La coperta (racconto breve)

Quella notte Nicola non riusciva a dormire! Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, ma a ogni suo movimento le molle squittivano mentre la coperta si accorciava, lasciando i piedi di Gino scoperti nell'aria fredda della notte.
Lui (Gino), d’altro canto, per tornare al calduccio, si rannicchiava su se stesso in modo da coprire i suoi piedi, senza accorgersi però di lasciare meno spazio a Mirko e a Heidy che dormivano sottosopra all’altro capo del letto.
Mirko e Heidy erano perciò anche loro costretti a posizioni incomode: Heidy dormiva con una gamba e un braccio fuori dal letto verso sinistra, mentre Mirko dormiva con un piede e una mano fuori dal letto ma verso destra.
In questo modo, cercavano tutti e quattro, scomodi e infreddoliti, di aggrapparsi alla notte, di aggrapparsi alle stelle, perché seppure in tanti in quel piccolo letto di quella piccola casa di quel piccolo paesino di montagna, avevano ancora e comunque tutti lo spazio per i loro sogni! Nessuno, certo, poteva sentire il sogno degl’altri ma insieme, in un letto così ridotto, potevano, inconsciamente, farsi coraggio, creando connessioni e bilanci importanti.

Quello che non si riusciva a capire però, era perché Nicola quella notte non riuscisse a dormire?
Perché continuava a girarsi tra le coperte?

Nicola non dormiva perché era in cerca delle parole! Le parole che avrebbe utilizzato per dire ai suoi fratelli e ai suoi genitori la realtà: che l'indomani sera sarebbe andato via!
Via da quel letto stretto e via da quella casa piccola, perché finalmente aveva trovato la sua strada nella quale avrebbe potuto continuare a sognare ma da solo, lontano dagli altri.
Questo era il motivo per cui Nicola non dormiva quella notte, non dormiva perché cercava le parole...quelle giuste! Quelle per poter raccontare alla sua famiglia le sue paure e quelle per potergli dire quanto li amava e quanto gli sarebbero mancate quelle notti "a mezza coperta"! Per questo Nicola quella notte non dormiva: non dormiva perché voleva che quella notte non finisse troppo in fretta!

Il racconto di oggi è nato con le 2 parole "sogno e realtà" suggerite da Santina. Inviatemi anche voi le vostre 2 parole e le utilizzerò per scrivervi un racconto! :) A presto gigli

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