Quando si supera il confine della libertà altrui

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Sono dell'idea che si può discutere e dire la propria, di qualsiasi argomento si tratti.
Qualche giorno fa c'è stato uno scambio di opinioni su un articolo di un altro steemian, @mad-runner, io ero tranquilla, avendo risposto anche ad un altro commento. Almeno per me era tutto pacato, e se ero sembrata scortese chiedo venia.

Credo di aver trattato tutti con rispetto, conscia che ero in casa di qualcun altro.

Torniamo a quello che mi ha dato maggiore fastidio. L'altro giorno pubblicai un'articolo di una mia recensione, recensione del codice da vinci, e un caro signore, che di tale non ha nulla, è venuto a casa mia con fare arrogante, che mi credevo chissà che.

Mi sono presa anche la ramanzina a casa mia che non devo essere maleducata, quindi io devo subire a casa mia e stare zitta? No, affatto. non sto zitta per nulla, rispondo a tono, per come vengo trattata.

Dato che quando scrivo un articolo cerco sempre di essere obiettiva o di riportare notizie giuste, tipo articoli di storia o di architettura.

Quando ho pubblicato quella recensione, l'altro ieri tra l'altro, ho cercato di informarmi al meglio, e di essere obiettiva, non mi va che il mio lavoro venga messo in cattiva luce.

Quindi se per un utente ho scritto inesattezze, c'è anche il buon senso e l'educazione di scrivere in maniera garbata, non a spalare m...a perché si è afflitti da chissà quale fragilità emotiva.

Anche perché dietro ad uno schermo c'è una persona, con propri problemi, il proprio carattere, quindi mi chiedo se anche coloro che trattano così degli sconosciuti sul web, lo facciano anche nella vita reale.

Vi pongo una domanda, vi piacerebbe se la gente per strada vi tratti a pesci in faccia? non credo proprio.
Infatti esiste un proverbio, su cui molta gente deve riflettere: Non fare agli altri, quello che non vorresti fosse fatto a te