Purtroppo non è una bufala

Si leggono tante cose e storie in giro sul web, e tante volte mi scatta il dubbio che siano delle invenzioni o delle notizie inventate di sana pianta, come quella della truffa dello specchietto, dai un'occhiata, passi e vai.
Non mi ero soffermato a sufficienza su questo aspetto, e sinceramente per come si sono svolti i fatti che sto per raccontarvi, non so se mi sarebbe scattata la scintilla di fare qualcosa di diverso, perché semplicemente sono arrivato un paio di minuti troppo tardi, ma veniamo all'accaduto, che ha dell'inverosimile, purtroppo la storia che si sente raccontare sulla truffa dello specchietto non è una bufala.

Ambientazione

Una domenica di inizio maggio, stranamente fredda, sono in auto e percorro una strada cittadina che mi porta ad uscire dalla città dove abito, in un punto rettilineo, lungo circa 500 metri. Uscendo dalla leggera curva che mi immette in questo rettilineo, vedo qualcosa nella corsia opposta che attira la mia attenzione, un'autovettura di colore bianco sta entrando in carreggiata dal campo limitrofo, in retromarcia, e saltella vistosamente a causa delle sconnessioni del terreno. Dopo qualche secondo, un signore, probabilmente anziano (ero ancora distante almeno duecento metri) appare da dietro un'autovettura parcheggiata poco più avanti, era in posizione piegata e sembrava mandare dei cenni di saluto alla vettura bianca, che ultimata la manovra di retro, ingranava la prima e si allontanava dal punto iniziale, incrociando la mia vettura, ma io proprio non mi curai minimamente di questa auto, perché la mia attenzione era fissa sul signore anziano.
Alzai il pedale dall'acceleratore all'avvicinarsi del soggetto, e la mia compagna mi fece notare che aveva il giubbotto sporco di terra, e mi intimò di fermarmi, perché potrebbe avere bisogno. Scendemmo e ci dirigemmo verso il signore, chiedendogli cosa avesse fatto, ed ecco l'amara scoperta.
Il signore non più di 5 minuti prima passava per strada con la sua auto, e mentre superava la vettura bianca sentì un colpo contro la portiera, e vide la vettura immettersi in strada, con un frequente uso degli abbaglianti. Dopo aver accostato, scesero due ragazzi, probabilmente non italiani, che sostenevano che il signore avesse rotto il loro specchietto, come in realtà era, a seguito dell'urto con la vettura. Il signore, che successivamente scoprimmo avesse 82 anni, nonostante fosse in età più che matura, era molto lucido mentalmente parlando, ed iniziò un contraddittorio con i 2 ceffi, dicendo che si era accorto della loro presenza ma che, al momento del sorpasso della loro autovettura, si trovava ad un distanza da loro non inferiore ai 2 metri (questa strada è molto larga), per cui era impossibile che li avesse urtati, e soprattuto che lo specchietto non poteva averlo rotto lui.

Tentativo di similazione urto

La questione si protrasse per alcuni istanti (sto sempre riferendo il racconto del signore), e ad un certo punto uno dei due delinquenti (presto capirete il perché di questo appellativo) cercò di distrarre il signore anziano, mentre l'altro con un pezzo di carta vetrata cercava di segnare la carrozzeria della Fiat Punto del signore anziano, in modo da dare forza e credibilità alla loro effimera simulazione. L'anziano, accortosi del raggiro, iniziò ad urlare contro ai 2 malandrini e disse che avrebbe chiamato immediatamente i carabinieri, ed a questo punto il racconto non fu più chiaro, perché quello che successe sconvolse profondamente questo poveretto, al punto che i suoi ricordi non erano limpidi come nel racconto delle altre parti del racconto.

Veramente meschini

Rendendosi probabilmente conto che la truffa non sarebbe andata a buon fine, e probabilmente temendo non si sa quale pericolo (2 ragazzi contro un signore 82enne), i maledetti salirono in macchina e provarono addirittura ad investire il signore anziano, riuscendo ad urtargli le gambe e facendolo sobbalzare sul cofano della loro vettura, per circostanza fortunosa il vecchietto non finì sotto le ruote ma cadde sulla terra, avendo provato a scappare nel campo ma fu inseguito dalla vettura fuori dal manto stradale (per questo motivo la macchina saltellava, perché era finita nel campo, che non era liscio e regolare), mi disse che l'arrivo della mia vettura li aveva spinti ad allontanarsi dal luogo del misfatto, per cui, anche se inconsapevolmente, l'avvicinarsi del mio veicolo è stato in un certo modo d'ausilio sin da subito. Le conseguenze del gravissimo tentativo d'investimento sarebbero potute essere molto più pesanti e gravi se l'anziano si fosse trovato sull'asfalto, il suo istinto lo ha guidato verso una relativa salvezza, in quanto è scappato verso il campo, e la terra ha notevolmente attutito l'impatto (essendo anche relativamente morbida perché nei giorni precedenti aveva piovuto).

Soccorsi tempestivi

Chiamammo immediatamente i soccorsi, che furono molto veloci nel loro intervento, ma nel frattempo mi adoperai, lasciando il signore in custodia della mia compagna, per rimediare dell'acqua e del ghiaccio perché aveva molto male al ginocchio destro, e pochi minuti dopo l'ambulanza giunse, seguita a ruota da una pattuglia della polizia municipale. Riuscimmo anche a chiamare la famiglia del signore, cercando di tranquillizzarli che, ad una prima occhiata, la situazione era fortunatamente sotto controllo, fatto parzialmente confermato anche dai sanitari, che operarono senza grossi affanni, facendo i canonici controlli scrupolosamente ma con la collaborazione dell'arzillo vecchietto, che nel frattempo si era ulteriormente rinfrancato. Venne trasportato dopo alcuni minuti all'ospedale per ulteriori accertamenti, ed nei giorni seguenti, quando andammo a trovarlo a casa, fummo informati che venne trattenuto per 8 ore, dove fu sottoposto ad attenti e scrupolosi esami, che evidenziarono solo una cosa, un fortissimo stato di spavento ed ansia, al punto tale che per ben 3 volte gli operatori sanitari chiesero ai famigliari se il signore non prendesse la compressa per la pressione alta, in quanto per alcune ore presentò valori notevolmente superiori alla media (con un picco di 230/180!!!!). Dopo una settimana circa, il signore si presentò a casa nostra in compagnia della moglie, per ringraziarci ulteriormente, accompagnando i ringraziamenti con l'omaggio di una graziosa pianta ornamentale.

Conclusioni

Questo fatto mi lascia senza parole, non riesco a trovare nessuna giustificazione nell'operato di quei 2 bastardi figli di buona donna che hanno compiuto una tale serie di gesti così efferati.
Non bastava il meschino tentativo di truffa e raffiro per spillare i soldi ed approfittarsi della buona fede dell'anziano, vedendo sfumare il loro piano ed obiettivo principale non riesco proprio ad immaginare da quale parte del loro cervello da interdetti sia scappata fuori l'idea di investire il vecchietto, è oltre la mia capacità di comprensione.
Nel caso che questi balordi fossero stati fermati dalle forze dell'ordine, quale pena avrebbero potuto scontare? Nulla, quasi nulla, ma vi rendete conto di quello che ha rischiato il nostro anziano signore, che può davvero accendere un cero ai suoi santi perché gli è andata davvero bene, non avendo riportato nessuna conseguenza permanente o transitoria di una certa entità dall'operato dei delinquenti con cui è venuto in contatto, quelle sono persone che andrebbero semplicemente linciate.

Ultimo consiglio

Nel malaugurato caso che abbiate anche il solo minimo sospetto di essere caduti/e nella trappola della truffa dello specchietto, vi consiglio di fare poche, fondamentali cose, e mi riferisco principalmente al pubblico femminile di tutte le età, in quanto, a parte i casi tipo quelli dell'anziano signore che ho descritto, questi bastardi maledetti preferiscono le donne, per cui:

• evitate assolutamente di appartarvi in zone isolate, soprattutto se siete sole, in quanto il primo obiettivo è quello di rendervi vulnerabili e passabili anche di eventuali violenze di qualsiasi genere, nel caso di vostro rifiuto nel dare il denaro richiesto;

• non scendete per nessun motivo dalla macchina e tenere il motore acceso, con la marcia inserita, pronte in caso di malpartita anche all'ipotesi di una fuga;

• in caso di contatto verbale con questi "signori", dite che eventualmente darete scarico all'assicurazione, prendete in mano il cellulare e dite che state chiamando i carabinieri per i rilievi, normalmente sentendo la parola carabinieri se la danno a gambe mandandovi a quel paese;

• cercate di prendere il numero della targa del loro veicolo, anche se spesso di tratta di autovetture rubate.

Immagine proveniente da pixabay