Un tuffo indietro, per una svista... 1° parte

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Ieri passeggiavo in centro, stavo visitando un paio di contatti potenzialmente validi, ed ho visto dall'altra parte della strada una signora, che mi ha ricordato una mia ex, di tanti anni fa, con la quale avevo avuto una storia in un momento molto particolare della mia vita, ho fatto anche un post su questo specifico argomento, ma mentalmente ho ripercorso alcune tappe, che vorrei condividere con voi.

E' stata una storia breve, di pochi mesi, ma fu caratterizzata dalla contrapposizione delle nostre due personalità, in quanto era una persona buona di indole, ma estremamente testarda e molto attenta al rispetto delle formalità, quasi ossessionante in certi momenti, ero molto permissivo e tollerante all'epoca, per fatti che se succedessero adesso non mi ritroverebbero così accondiscendente.

Ricordo una situazione successa qualche giorno prima della fine del nostro rapporto, quando incrociando un posto di blocco dei Carabinieri, inveii contro un militare che teneva il mitra puntato all'altezza dei passeggeri delle macchine, scoppiò il finimondo, in quanto mi assalì verbalmente, dicendomi che ero un incivile, che erano espressioni che non si dovevano mai usare, che non ero capace a comportarmi, e tante altre frasi non proprio edificanti.

A nulla valsero i miei futili tentativi di giustificare, la morale della favola finale fu che per il pomeriggio e per la sera non ci saremmo né visti né sentiti, eravamo in epoca pre-cellulari, per cui i contatti erano già più difficili dei giorni odierni.

Non presi bene questa sua decisione, e cercai di farle cambiare idea, ma era determinatissima, in alcuni accadicamenti era una sorta di mastino, imperturbabile, e subii il suo volere.

Andò ancora peggio a distanza di qualche giorno, quando un sabato sera avvertii che c'era effettivamente qualcosa di strano tra di noi, eravamo andati in discoteca con la nostra compagnia ma lei era molto enigmatica, non riuscivo a sintonizzarmi sulla sua lunghezza d'onda, e questo fatto durò per tutta la serata, diverse volte le chiesi se ci fossero dei problemi ma la risposta, poco convincente, fu sempre no, che tutto era normale, era solo un po' stanca per il lavoro fatto in settimana, ma la cosa non mi convinceva affatto.

Ci salutammo sotto casa sua, e fece quasi fatica a darmi un veloce bacio, nessun abbraccio, nessun momento di ulteriore intimità, e fu un altro campanello d'allarme che squillò nella mia testa, della serie "una rondine non fa primavera" ma se sono due o più allora il discorso cambia e di parecchio.

Quella notte feci una gran fatica a prendere sonno, ripensai tantissime volte a tutto quello che era successo in quella particolare serata, e non riuscivo a venirne fuori, ma almeno avevo preso una decisione ben precisa, non appena l'avrei rivista, l'avrei sottoposta ad una specie di terzo grado, l'avrei costretta a confessare cosa stesse bollendo in pentola.

E fu così, il giorno seguente mi recai a casa sua, vidi il padre uscire di casa, gli chiesi se tutto andasse bene, e mi rispose semplicemente di salire, che lei mi stava attendendo...

Ormai avevo raggiunto il livello di massima allerta possibile, addirittura suo padre che mi diceva di salire, cosa stava succedendo??

Entrai in casa, la madre dalla cucina mi fece un saluto, e ci sedemmo nell'ampio salone, davvero immenso, lei su un divano, io sull'altro, feci la mossa per andarle vicino ma prontamente mi bloccò, chiedendomi di rimanere dov'ero, che preferiva così.

In TV c'era un Gran Premio di Formula 1, entrambi eravamo appassionati di questo sport, ma seguivo marginalmente le evoluzioni dei piloti, mi interessava molto di più quello che stava succedendo tra le mura domestiche, e la storia continuava a ripetersi, le mie domande erano sempre quelle, cosa stesse succedendo, se c'erano dei problemi, se tutto andava bene, e le risposte erano sempre le stesse, andava tutto bene, non c'erano problemi, era tutto ok, ma era falsa come una banconota da 300.000 lire.....

To be continued