Non toccarmi!

in ita •  7 years ago  (edited)

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Foto: CC0 Creative Commons - Pixabay.com

Non avresti dovuto toccarmi lurido porco!
Ho sempre creduto che fossi un amico... Quante volte sei venuto a casa nostra a mangiare? Papà e mamma avevano fiducia in te! Loro non potevano immaginare cosa saresti stato in grado di farmi. Quanto dolore...

Tre anni fa siamo rimasti soli a casa tua, ricordi? I miei avevano avuto un imprevisto e ti chiesero se potevo restare da te, il vicino di casa gentile, quello buono.

Lo ricordo come fosse ieri. Ricordo il mio vestito bianco a fiori verdi regalatomi da mia madre pochi giorni prima per il mio decimo compleanno. Ricordo la tua gentilezza, le tue attenzioni, i tuoi abbracci diventati improvvisamente sempre più stretti. Ho in mente i tuoi occhi bramosi quando mi dicesti <<ti insegno un nuovo gioco...>>
Strano quel gioco che vedeva le tue mani infilarsi nervose sotto il mio vestito. Sento ancora la forza con cui afferravi il mio braccio mentre portavi la mia mano tra le tue gambe...

Maledetto maiale... tornai a casa e tenni tutto dentro. Avevo paura di dire quello che mi avevi fatto. Non mi avrebbero creduta.

Cercavi ogni occasione per stare da solo con me, per trasformarti nel mostro che eri. Cercavo ogni scusa pur di sfuggirti, schifoso, ma non sempre riuscivo.
Ricordi quando ti offristi di darmi un passaggio verso casa? Io non lo dimenticherò mai!
E' accaduto lo scorso anno... avevo già le chiavi di casa, ero grande! Che stavo diventando donna lo sapevi pure tu e per questo non mi accompagnasti a casa ma in questo vecchio casolare.
Ti sei sentito forte quando mi hai obbligato a seguirti sapendo che non potevo opporre resistenza?
Ti sei sentito uomo quando hai violato il mio corpo di ragazzina?

Non passa notte lurido verme che non pensi a quel giorno, alle tue botte, al tuo pesante corpo sudato sopra il mio, al mio inutile tentativo di difendermi... Più cercavo di allontanarti più diventavi violento. Alla fine, sopraffatta, desistevo e mi abbandonavo alla tua violenza.
Quanto dolore nel corpo e nell'animo.

Quanto ti ho maledetto!
Non ho più avuto il coraggio di guardarmi allo specchio. Tutto questo per colpa tua!
Ho pensato di essere io il problema, di essere io la causa di tutto questo. Che sciocca che sono stata...
Hai rovinato la mia vita per sempre!

Ma oggi sono venuta io a cercarti. In questo vecchio casolare dove hai abusato del mio corpo e rovinato, per sempre, la mia esistenza.
Cosa hai pensato? Che fossi venuta per stare con te? Per farmi fare ancora del male?
Avevi la faccia sorpresa quando ti ho abbraciato... Un po' meno quando, con quella scheggia di vetro che tenevo nascosta, ti ho tagliato la gola.

Sai, lurido porco, che con questo vetro stavo per tagliarmi le vene e farla finita? Ma non volevo dartela vinta, non potevo!

Adesso sei qui a terra accanto a me. Non sei eccitato, non provi a molestarmi...
Sei in una pozza di sangue e rantoli qualcosa. Sono le solite porcherie che mi urlavi quando ero sopraffatta o stai chiedendo pietà?

Voglio godermi ogni attimo di questo momento. Ti prego, non morire adesso... soffri ancora un po'.

A cosa ti serve il tuo pene, adesso, lurido bastardo?

Dedicato ad Elena

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Condivido ció che ha scritto paw...
É molto forte , se ne parla sempre troppo poco. Una violenza su una persona é mille volte peggio di infliggere la morte. Mi dispiace dirlo ma in italia , un paese che nel 2018 doveva essere civilizzato, non si é fatto ancora niente per educare le nuove generazioni. A oggi si contano ancora numerosi casi di violenza su bambini , ragazze e donne. Educare e dare buoni esempi resta ancora la miglior luce da dare a un mondo pieno di anime nel buio.

Sante parole @ventodisardegna. Purtroppo resta ancora tantissimo da fare. Ma è cambiamento culturale necessario che va affrontato con determinazione.

Si, sono d'accordo , a questo proposito io nel mio piccolo parto dalle basi. Esempio, se io vedo un atteggiamento "aggressivo" da parte di un bambino cerco sempre di far capire ai genitori che c'è qualcosa che non va e la risposta é sempre la stessa "é piccolo é normale" , normale un corno! Penso io.
Le conseguenze di tanta superficialità si vedono sempre troppo tardi! , il ruolo del genitore é difficile, su questo non ci piove, i problemi sono tanti ma spesso non ci si rende conto che un genitore resta un punto portante dello sviluppo di un individuo.
Loro sono il nostro futuro , assorbono ogni singola parola o gesto che noi facciamo.
Ho sentito donne giudicare l'operato di altri genitori (della serie "sino a ché non é successo a me posso lodarmi") per me é inaccettabile. Tutto ció che noi diciamo , senza pensare! si ripercuote sul carattere del minore da adulto...é sbagliata anche la mentalità...alle volte sento giustificare dei fatti di una gravità assurda! e sinceramente a me terrorizza mettere al mondo un figlio in mezzo a questa società.
Non posso pensare che i genitori insegnano i figli all'autodifesa , io voglio insegnare a un figlio il rispetto per diventare un adulto responsabile e che le mani le tende per aiutare, non per picchiare o fare violenza sul prossimo.
Questo argomento mi tocca l'anima nel profondo e cerco sempre di dare il via a un effetto domino che possa salvare più "anime" possibili.

Hai toccato un tema molto forte..ma l'hai fatto in modo impeccabile. Testo molto forte, frustrante, diretto, arrabbiato, intenso..
Bravo, complimenti davvero.

Grazie @pawpawpaw ho cercato, per quanto possa essere difficile, di immedesimarmi nella storia.
Purtroppo, come avrai capito, ho preso spunto da una storia vera accaduta ad una amica, sebbene con un finale diverso.
Sono contento ti sia piaciuto!

Moltissimo.. Hai trasmesso diverse emozioni con la tua storia, ti è riuscito benissimo immedesimarti in quello che stavi raccontando..
Molto bravo davvero, complimenti

Molto diretto...un pugno allo stomaco!!! Bravissimo!

Un pugno nello stomaco ancora più forte se pensiamoa quante ragazze e ragazzi vivono situazioni simili...

Senza parole. Sei riuscito a descrivere tutto in un modo che lascia senza parole.
Complimenti davvero.

Ti ringrazio @acquarius30. E' la prima volta che scrivo qualcosa non in terza persona. Avevo un po' di timore anche e soprattutto per la delicatezza del tema trattato.

È proprio vero, come diceva T. Terzani, che

Violenza produce Violenza?

O è possibile un mondo non violento, come ha dimostrato con i fatti p.e. il Mahatma Gandhi?

Grazie per il racconto, @marcuz: ti seguo con curiosità e interesse!

Se è vero non lo so @amico. Ritengo che bisogna trovarsi in determinati contesti per decidere come debba concludersi una vicenda. Ovviamente nessuno di noi tollera la violenza, ma bisogna capire chi, dopo aver sofferto, prende decisioni che, a mente lucida, sembrano impensabili.
Grazie per essere passato di qui a lasciare una tua testimonianza!