Siamo in pieno trambusto politico, cosa ormai sempre più frequente… Grandi, piccole coalizioni nascono, si evolvono, si estinguono. Centro-destra, centro-sinistra, moderati mi fanno tornare in mente pomeriggi assonnati del periodo universitario in cui, tra una materia di dubbia utilità ed un libro scritto male, ti imbattevi in teoremi economici che ti aprivano gli occhi e ti restavano impressi. E’ questo il caso del teorema dell’elettore mediano.
Secondo questa teoria, a cui hanno contributo diversi studiosi dei fenomeni politici, il sistema politico fa si che la maggior parte dei votanti si schieri sempre in una posizione ideologicamente piuttosto centrale e moderata.
Anthony Dows, politologo statunitense, notò un’analogia tra la sfera politica e quella economica. Lo studioso importò in particolare il fenomeno economico della competizione strategica spaziale delle imprese ipotizzando che i contendenti politici si muovano per analogia all’interno di uno spazio ideologico in cui alle due estremità abbiamo due visioni politiche completamente opposte.
Per comprendere meglio, facciamoci aiutare dal modello di Hotteling, che vedete rappresentato nella figura sottostante:
Immaginiamo un villaggio che si sviluppa lungo una strada con un equa distribuzione di case su entrambi i lati. Ci sono due panettieri, A e B.
Partiamo da due assunti di base: entrambi i panettieri offrono la stessa qualità di pane allo stesso prezzo e il consumatore razionale cercherà di limitare i suoi sforzi recandosi nel negozio più vicino.
Come si può vedere dal posizionamento dei punti A e B, B coprirà una più vasta area del mercato: la sua zona di competenza va dall’estrema destra fino al punto M che cade esattamente al centro tra i punti A e B. L’area della panetteria A va dall’estremità sinistra al punto M. Per aumentare le vendite il panettiere A si sposterà nel punto AA guadagnando , così, nuove zone di mercato. Il panettiere B a sua volta sposterà il suo punto vendita nel punto BB riguadagnando la parte di mercato precedentemente perduta. Entrambe le attività, spostandosi verso il centro, cercano di ottimizzare la loro capacità di vendita.
Ma a questo punto sorge una domanda: gli abitanti che sono posizionati alle estremità del grafico, come reagiranno allo spostarsi verso il centro delle due panetterie? Adesso devono fare più strada per andare a comprare il pane… Tale problema introduce il concetto di elasticità della domanda.
C’è il rischio che compaia una panetteria C, che copra la zona che va dal punto N all’estremità destra!
In modo analogo politicamente parlando, gli elettori estremisti non si sentiranno più rappresentati da partiti ideologicamente sempre più moderati che si spostano verso idee sempre più centriste proprio come le due panetterie che sono situate in posizioni sempre più centrali.
Un’ultima considerazione sulla teoria dell’elettore mediano può essere fatta analizzando il grafico di Dows:
Una retta su cui sono rappresentati gli elettori con le loro posizioni ideologiche. Ne nasce un grafico a campana in cui abbiamo il maggior numero di elettori esattamente alla metà della retta. Man mano che ci si sposta alle estremità della linea, anche il numero di votanti scende gradualmente fino a non averne nessuno.
In tale situazione abbiamo un modello di competizione centripeta in cui i contendenti non sono politicamente molto schierati; questo fa si che le fazioni presentino all’elettorato programmi molto simili (se non praticamente uguali). Gli elettori posti al centro, inoltre, sono anche quelli più indecisi e i più disponibili a cambiare idea su come spendere il proprio voto dimostrandosi molto più flessibili rispetto a coloro i quali si posizionano alle estremità fortemente legati alle loro ideologie e poco inclini al cambiamento.
I partiti dunque punteranno, ruffianamente, sull’elettore incerto che è molto appetibile ai loro occhi e cercheranno di proporre programmi che risultino a questo particolarmente appetibili.
E via con i moderati, il centro, il centro-destra, il centro-sinistra…
I tuoi post li trovo interessanti. I complimenti
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