Cavalierati della Repubblica a iosa per le forze dell'ordine caorlotte.

Dopo l'esimio Stefanutto ecco un altro bel cavalierato del lavoro per un certo maresciallo Francesco Lambiase. E si che a me non risulta siano mai state portate a termine imprese particolarmente eroiche contro la delinquenza e la criminalità nella ridente località balneare. Per quella che è stata la mia personale esperienza la missione più eroica alla quale abbia mai assistito da parte del comando dei Carabinieri di Caorle è stata quella di... "mandare una persona al gabinetto", affrontando nientedimenoché, il sottoscritto.

Era l'estate del 2009 e dopo una ennesima giornata dove mi sono visto letteralmente passare sotto il naso (non esagero) decine di persone che entravano nel mio ristorante per andare dritte al gabinetto senza dire buongiorno/buonasera/grazie ad un certo punto verso sera mi sono preso la briga di segnalare all'ennesimo impertinente che il gabinetto sarebbe stato riservato ai clienti del locale. Questo va su tutte le furie e chiama il 112 dicendo che gli stavo impedendo di esercitare il suo diritto di cittadino italiano ad usare il gabinetto del mio ristorante. Io basito ho pensato vabbèh immagino che l'operatore del 112 gli stia ridendo in faccia. Fra l'altro in piena stagione turistica immaginarsi i Carabinieri (pensavo) di che ben altro si staranno occupando. Ebbene nel giro di neanche 10 minuti mi si presenta davanti al locale una pattuglia con (ben!!) 3 agenti, tra l'altro in pieno centro storico zona pedonale, il che vuol dire che si sono fatti largo con la macchina fra due ali di folla il che rende la tempistica ancora più straordinaria. Questi assolutamente risoluti e determinati mi intimano di far usare il gabinetto a questo (diciamo) signore. Dopo un primo attimo di sbigottimento mi permetto di chiedere a uno degli agenti: "mi scusi, ma esattamente in base a quale legge state facendo questo?". Risposta sbrigativa e infastidita: "la legge esiste, non preoccuparti". In realtà io mi stavo preoccupando di subire un abuso di autorità ed il giorno dopo mi sono recato presso la locale stazione dei Carabinieri per chiedere spiegazioni, e neanche in questo caso (ho parlato con quello che sembrava un superiore in grado dei tre eroi ma non saprei dire se fosse il Lambiase o altri) ho avuto alcun chiarimento in base a quale legge mi sarebbe corso l'obbligo di far usare i servizi igienici del locale a tutti i cafoni che passavano per la strada.

Passano le settimane, passano alcuni mesi, e nel marzo 2010 ecco che si vanno a verificare due eventi che non possono che ridurre ulteriormente la già pochissima stima e fiducia che a quel punto nutrivo nei confronti di questo bizzarro distaccamento caorlotto della benemerita a guida del cav. Lambiase: I) Sentenza 691/2010 del TAR Toscana che sancisce incontrovertibilmente l'insussistenza di qualsiasi obbligo per i gestori di bar e ristoranti di mettere a disposizione i servizi igienici anche ai non clienti. Quindi rimango ancora in attesa di scuse formali da parte del cav. Lambiase e dei suoi sottoposti; II) 9 marzo, subisco un'aggressione fisica. Nell'immediatezza del fatto memore di cotanta efficienza nel "mandare una persona al gabinetto" procedo fiducioso a comporre il 112 (ci stavano dei testimoni e quindi era importante raccogliere le loro deposizioni). Ora, se tanto mi da tanto e fatte le dovute proporzioni, a fronte di un fatto di tale gravità (sanguinario, letteralmente) mi aspettavo che entro massimo 5 minuti si sarebbe palesato un elicottero con un reparto tipo SWAT o qualcosa del genere: ebbene, se ne fosse fatto vivo almeno uno, almeno in cartolina, di carabiniere.