[rubrica - boardgames n.17] Quelli che.... "Unti e bisunti sempre!"steemCreated with Sketch.

in ita •  5 years ago 

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Eccoci alla seconda parte del nostro identikit che risponde al quesito

cibo ai tavoli: sì o no?

Oggi parliamo della seconda macrocategoria, ovvero il caciarone

Il Caciarone.


Lo riconosci subito... è quello che quando ci si raduna per giocare, mentre altri arrivano con sacchi pieni di giochi, lui arriva con le buste della spesa!

Basta che si mangi!


Se potesse porterebbe anche le salsicce ed il barbecue, purtroppo si deve accontentare di qualche bottiglia di birra e patatine.

Se organizza a casa, ti dice di non portare niente che ci ha già pensato lui, e quando ti apre la porta di casa, la prima cosa che noti è il tavolino accanto al tavolo dove le sedie fanno a gara per trovare posto, pieno di ogni ben di dio manco fosse Pasquetta.

Avesse potuto avrebbe organizzato in giardino con il telo steso, purtroppo la pioggia era stata veramente troppo abbondante ed il telo sprofondava nel fango.
Per lui non ci sarebbero stati problemi, ma l'amico esteta (chi non avesse letto l'identikit, può trovarla qui) alla sola immagine di terra e tabellone vicini, stava iniziando ad avere attacchi di cuore e ha dovuto presto rinunciare all'idea.

Tavolo verde chi?!?


Non ha idea di cosa sia il tavolo verde, ma e' un accanito ed orgoglioso membro del club della tovaglia!

Per chi non lo sapesse il club della tovaglia è quello in cui la passione per il gioco da tavolo incontra la nostalgia della tovaglia della nonna, creando effetti devastanti per la vista, tipo questo!

Il suo unico problema è la comodità dei suoi ospiti, e non appena vede qualcuno con il bicchiere vuoto è pronto a riempirlo nuovamente.
E' sempre in movimento, prima i bicchieri, poi le ciotole di salatini...

L'acqua è finita... per caso volete un po' di aranciata? Se volete la vado a prendere...

"Ovviamente non si fa in tempo a rispondere che lui si è già avviato verso il frigorifero."

"Ah giusto... c'erano anche queste..."

Torna con le pizzette e i rustici li poggia e si siede. Toccherebbe a lui giocare, ma prontamente si rialza e scappa via...

"Cavolo l'aranciata...., scusate. la prendo e torno subito!"

E' impaziente per natura.


Dai su... che cosa mai ci sarà da pensare così tanto! E' solo un gioco...

E' lui che in tutti i suoi spostamenti cucina-tavolo-cucina perde più tempo di tutti, ma NO!
Se qualcuno si mette a riflettere su una mossa, lui si spazientisce...

Il suo è un gioco istintivo (non potrebbe essere altrimenti visto che l'attenzione è sempre rivolta ad altro); preferisce il gioco dove non c'è da pensare troppo. Meglio se con turni e partite molto brevi, in modo tale che non conti agli avventori se ne salta qualcuno, mentre si occupa di tutt'altro.

La sua ludoteca è piena di party game.
Poco impegno, durata contenuta e tanta gente al tavolo. Meglio di così cosa si può desiderare?

E' un maniaco del passare del tempo.


Il suo mantra è:

"il gioco deve essere vissuto"

In questa frase c'è tutto quello che un'esteta non vorrebbe sentire.

I suoi giochi non prevedono alcuna protezione perché l'usura del gioco fa parte di un processo naturale dovuto alle tante partite giocate.
La qual cosa lo rende estremamente felice!

Ogni macchia di unto gli ricorda una serata, e utilizza gli eventi più disastrosi ed eclatanti come aneddoti divertenti da raccontare agli amici!

"Vi ricordate la faccia che ha fatto Gianni quella volta che Luisa ha rovesciato per sbaglio la birra sul tabellone?"

Tutti ridono tranne Gianni che ha una fitta al cuore.

Ed io?


Veniamo a me... anzi a noi!

Che tipo di giocatori siamo? Esteti o caciaroni?

Devo dire che il mio approccio è cambiato nel tempo!

Io ero un bel caciarone!
Tanta gente per casa, patatine, ma, per favore, no alla tovaglia della nonna!

usate sempre il panno verde (anche rosso va bene) da gioco, o almeno tovaglie a tinta unita! NIENTE QUADRI O FIORI!!!

Ed il gioco consumato mi faceva sentire bene.
Ancora adesso, aprendo la mia copia di Coloni di Catan guardo con molta nostalgia le carte scolorite dal tempo e dall'utilizzo.

Quando, però al piacere del gioco si unisce, il piacere della collezione, si capisce che non è solo una questione di serate tra amici.
Ogni gioco è una spesa per chi lo acquista, e, oltre al valore affettivo ha un valore economico importante, che in alcuni casi particolari può aumentare nel tempo fino a diventare quasi pari ad un investimento.

Io ed Ila imbustiamo tutti i nostri giochi, cercando di tenerli al meglio delle nostre possibilità. Senza essere maniaci del controllo, che tanto gli incidenti possono sempre capitare.
Consigliamo a tutti, in caso succeda, di riderci sopra; tornare indietro non si può, e lo scopo ultimo di un gioco da tavolo deve rimanere sempre quello di essere giocato e di passare belle serate tra amici.

Per finire con la grande domanda sul cibo e sul bere... beh...
Esteti o caciaroni, noi ad una sana birra non rinunceremmo mai! :)

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Alla vostra salute, e alla prossima settimana!


I Numeri Precedenti

  1. Il contagio.
  2. Fieri della Fiera. Play a Modena.
  3. Che gioco mi consigli? L'Alba di una passione.
  4. Giochiamo insieme ai giochi di parole.
  5. A carte scoperte!
  6. Strategia, Abilità e Fortuna..
  7. Cubetti contro Miniature.
  8. Boardgames e Spazio parte 1: Colonizzare Marte.
  9. Boardgames e Spazio parte 2: In una galassia lontana lontana...
  10. Lo compro o non lo compro?
  11. Introduzione alle "meccaniche" di gioco
  12. Le meccaniche: i Meeple e il piazzamento lavoratori.
  13. Le meccaniche: Il "roll and write" e le sue varianti
  14. Le meccaniche: Il "Draft"
  15. Le meccaniche: Il "Set Collecting"
  16. Quelli che.... "Unti e bisunti mai!"
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Bellissima dissertazione anche questa, anche io sarei un incrocio tra le 2 tipologie, ci deve essere un gioco che mi prende tantissimo, per non cercare il mangiare, mentre per giochi normali un po' di birra e di patatine, cercando possibilmente di non sporcare il tavolo da gioco, non hanno mai ammazzato nessuno!!!

Esatto! Ovvio che se un gioco prende, saremo concentrati su quello e non .sul mangiare, ma la scelta deve essere nostra! E poi oh... le carte sono pure imbustate... se proprio la bustina è unta tanto, si cambia bustina alla carta! :)

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