Quello che segue è una riflessione fatta a voce bassa, senza pretese né condizioni.
E' un susseguirsi di congetture che (forse) chiunque può avere in testa. Quell'Uno, chiunque, che ci portiamo dentro, un passeggero caotico che sussura alle orecchie durante le faccende quotidiane.
Quando cerchi un cambiamento, grande; forte; vero.. tagli con il passato e con le persone che ti ti riportano indietro.
E' un pò come tagliarsi i capelli; elimini le doppie punte dell'incertezza, il malefico bivio del "ho fatto.. avrei potuto.. avrei dovuto..fare..".
Relazioni così secche che nonostante gli impacchi d'ottimismo e compromessi, non sei riuscito a portare in vita: le estensioni di noncuranza longeva che si imbriglia in un torpore coatto: pesavano sulle spalle come macigni.
Coprivano la schiena dalla sua forza e si impigliavano immancabilmente tra le risposte giuste che ti portavi legate al collo o tra le resposabilità che ti vestivano i polsi.
Che noia ogni volta che si annodano i capelli.. è uno schianto tra la tortura ed il masochismo.
E' vero, mi piace ornarli di fiocchi e cerchietti, ma del resto, è l'unico modo per sopportare tanta pochezza..
Non vale la pena arginarsi il cuore legandolo alle persone..
i loro comportamenti sono volatili ed estenuanti.
Ci sono due tipi di persone (o almeno mi pare di aver letto così):
coloro che cambiano e coloro che si rivelano.
Le prime scoprono che il loro vero Io è lo specchio di chi sta loro attorno, nel bene e nel male; si rivela chi stupisce cuore e mente davanti ad un'ostacolo nuovo, togliendo il velo.
Ognuno ha imparato ad amare a proprio modo, in maniera diversa.
Forse è proprio questo ciò che ci rende uguali in genesi, con altre personalità o con il viso coperto da una Maschera:
tutti amiamo, tutti odiamo.
Se cominci a costruire La maschera ti soffermi sui dettagli:
hai tempo, un giorno la sfoggerai nel profilo migliore, ma del resto, hai tempo.
Colorita d'insania; sfumature d'inquietudine e maestria di verità.
Quando tocca la pelle assume La forma.
E' tua.
Quando cominci a vivere la tua maschera ti soffermi sulle incrinature, non hai tempo.
Un giorno la spoglierai del suo vigore, ma ora.
Ora non hai tempo.
E rifugi nella monotona transumanza di eventi, ti nascondi da te per tornare reduce del fato; e volti le spalle, in silenzio.
Ma Osserva:
Una persona parla molto di se nelle piccole cose.
Nelle lettere non aperte, lo schermo del portatile lasciato a metà, la merenda poggiata sul pianale e lì dimenticata.
Ogni piccola azione di quella mente lascia tracce invisibili e silenziose ai più.
Non al tuo occhio.
Hai imparato che per conoscere qualcuno è indispensabile osservare ciò che è invisibile:
L'Abitudine.
L'abitudine ti racconta i suoi pensieri, le sue passioni, ancor prima delle coccarde spillettate per la casa; le sue paure inconfessabili perfino a se stessi; i modi fi fidarsi e diffidare.
Le piccole azioni sbugiardano la storia di
Chiunque
Fonti: Tutte le immagini sono da Pixabay
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