Un articolo davvero interessante e molto utile per tutti!
Ricordo che all'università, stavo partecipando ad un laboratorio di progettazione e non riuscivo a disegnare il mio progetto, perché nella mia testa c'era una vocina stridula che mi ripeteva continuamente: "Tu non sai disegnare". Ero paralizzata. Il mio professore, con cui avevo un rapporto amore-odio (era un grande insegnante ma anche un mezzo cafone, a volte), mi rimproverò, perché sapeva che c'era qualche forma di blocco nella mia testa. Mi disse proprio di affrontare il problema in un altro modo, di cambiare approccio: "Pensi di non saper disegnare? Sai almeno scrivere? Scrivi!". Ho riempito fogli e fogli di dettagli su quella mia idea, scrivendo tanto. Ho ottenuto un buon risultato, ho descritto quello che pensavo potesse risolvere il problema che ci era stato posto al laboratorio in modo mio. E ho trovato il modo per lasciare che la creatività ed il libero pensiero scorressero.
Certe volte penso che la creatività sia come un fiume che scorre, scorre sempre, noi siamo su una barchetta e possiamo remare contro quel flusso oppure lasciarci trasportare dalla corrente. Dobbiamo afferrare quel flusso, ma senza lo stress di doverlo afferrare a tutti i costi, con la serenità di chi si apre senza riserve alla propria interiorità. Le vocine stridule che ripetono tu non sai disegnare sono soltanto distrazioni dal vero problema: l'ansia da prestazione, la paura di non essere all'altezza.
Dovremmo riuscire a dialogare con noi stessi, a liberarci dall'incombenza auto-inflitta di "dovercela fare", del super-io che ci annienta con il suo controllo ferreo. ;)
Ps: ora disegno, tanto! In 2D e in 3D, mi piace e anche se non produco opere d'arte, ogni volta che disegno sono felice, rilassata, beatamente occupata!