La storia di "Prog Man" (parte terza)

La storia di “Prog Man” (parte terza)

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Era un mercoledì , uno dei tanti in cui Prog Man si alzava di prima mattina già col buonumore , il mercoledì infatti era il giorno in cui sin da quando frequentava le scuole medie si recava in edicola dove ritirava una copia della rivista Ciao 2001 , una settimanale prettamente musicale , a quei tempi era l'unico che immancabilmente usciva ogni settimana e Prog Man ogni mercoledì non mancava all'appuntamento, nella zona di Milano Ciao 2001 veniva distribuito appunto di mercoledì.
Eccovi quindi svelato un particolare di quel mondo in cui il buon caro Prog Man amava stare , adorava leggere le recensioni sulle nuove uscite discografiche , informarsi sulle tendenze musicali , sulle varie influenze che hanno segnato lo stile di un cantante o di una band , tutte le news nel mondo del rock , ma la rivista presentava anche sezioni di cultura prettamente socio-politica , cosa che non guastava nel periodo in cui erano da poco passati gli scossoni del 68.
Quello che più gli piaceva di Ciao 2001 erano gli articoli sulla storia di un genere musicale , la biografia di nomi prestigiosi della musica rock e questa rivista recensiva solo musica rock.
Qui Prog Man ha scoperto gruppi di cui poi si é innamorato a tal punto da voler approfondire sulla loro storia e procurarsi piano piano tutta l'intera discografia , per citare qualche nome qui ha scoperto la Premiata Forneria Marconi i King Crimson il Banco del Mutuo Soccorso i Deep Purple i Black Sabbath Ricordo che quando un mercoledì leggendo sul nuovo numero di Ciao 2001 la recensione del nuovo disco dei Deep Purple "Burn" ha rischiato di prendersi una nota sul registro di classe dalla maestra di matematica che aveva notato Prog Man assorto a testa bassa a sfogliare la rivista sotto al banco.
Ecco , questi erano quei momenti in cui lui viveva nel suo mondo , un mondo fatto di musica dove tutto attorno a lui si spegneva , ogni rumore svaniva per fare spazio all'assolo di una chitarra , alla rullata di una batteria oppure al suono emozionante dell'organo Hammond , nulla poteva scaldare la sua anima quanto l'assolo di Jon Lord col suo Hammond in Burn.


E la storia continua