Focus: Come Mantenersi Concentrati Nell'Era Della Distrazione C.2 [ITA]

in ita •  7 years ago 


LE BASI


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[Foto personale]

L'autore comincia il capitolo con un anedotto di quando era ancora giovane e scriveva per il New York Times; il suo "studio" era della grandezza di un'aula piena però di scrivanie e di persone. Disse che anche con tutto il casino che rimbombava lì dentro, lui riusciva comunque nel concentrarsi sul suo lavoro.

Questo tipo di attenzione è chiamata attenzione selettiva, questo perché si riesce a focalizzarsi su una sola azione/cosa senza farsi distrarre da nient'altro. William James l'ha descritta come:

L'improvvisa possessione della mente, in modo chiaro e vivido, di uno di quel che sembrano molti pensieri simultanei alla volta.

Ci sono due tipi di distrazioni: sensoriale ed emotivo. Le distrazioni sensoriali sono semplici: mentre stai leggendo queste parole ti stai direzionando allo stesso tempo anche all'esterno di questo schermo, oppure, noti la sensazione che ti da la lingua che tocca il palato. Questo è solo uno degli stimoli che il cervello da.

Le distrazioni emotive fregano di più. Anche se potresti, ad esempio, riuscire a rispondere ad un'email nella confusione di una caffetteria, una volta sentito pronunciare il tuo nome, è quasi impossibile allontanare dalla nostra testa quella voce poiché l'attenzione andrà a catturare quel che si va a dire di noi. (L'ho notato su di me)

Una sfida ancora più difficile, anche per chi si riesce a concentrare facilmente, viene data dall'agitazione nella nostra vita come la fine di una relazione ti riempe la mente di pensieri. Come dice l'autore, il pensiero entra in azione per una buona ragione: farci pensare su quel che abbiamo da fare per rimediare a quel che ci disturba.


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[Immagine presa da Pxhere]

La differenza tra il riuscire nel lasciar andare o meno sta nel fatto di trovare la soluzione.

Un continuo venire tirati fuori dalla nostra concentrazione, può portare con se risultati non molto buoni in quello che facciamo. Più forte è, invece questa concentrazione selettiva, e più tempo possiamo stare assorbiti senza essere disturbati da nulla in quello che facciamo.

Avere una forte concentrazione ci permette anche di rimanere calmi in situazioni nella quali di solito si potrebbe essere stressati, questo perché si mette in moto le parti regionali prefrontali del cervello, che hanno come abilità, da quello che ho capito, di fortificare il segnale di quello su cui vogliamo concentrarci e diminuire quello che invece vogliamo ignorare.

CONCLUSIONE

Gia da questi primi due capitoli il libro credo che mi darà tanto, non ne sono certo, però, le informazioni lette fino ad ora, mi sembrano piuttosto interessanti visto che si parla di qualcosa che ci riguarda direttamente ogni giorno della nostra vita.

Questo capitolo, credo di averlo scritto meglio del primo, e di aver inserito più o meno quelle che credo siano le parti più importanti di quel che l'autore cerca di comunicare.

Per ora il libro mi sta piacendo e sto avendo l'occasione di rileggere le pagine più volte per capire meglio quel che ha da dire. Ora non resta che aspettare domani per il terzo capitolo.



Ti ringrazio per il tempo dedicato alla lettura di questo mio piccolo post!
Alla prossima :)

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Utile il tuo post, sono uno dalla distrazione facile e mi conforta che ci siano delle motivazioni fisiologiche...grazie per le info! 😉

Di nulla, sono contento sia utile! :D