L'Urbanistica ha fallito (anche) per un "bug"- History of City Planning in Italy

in ita •  7 years ago  (edited)

(English version here)

La pianificazione urbanistica in Italia ha largamente fallito. Con alcune felici eccezioni, l'attività di progettazione del territorio, iniziata a livello nazionale con la legge del 1942, è stata vanificata da un bug strutturale nel rapporto tra Urbanistica e Pubblica Amministrazione. In questo articolo parliamo di quel bug.

L'Urbanistica non è una disciplina semplice né intuitiva. Tuttavia la sua efficacia - necessità, potremmo dire - nello sviluppo di una territorio è enorme. Le città di domani, con le infrastrutture tecnologiche che oggi possiamo solo immaginare, avranno ancora più bisogno di una progettazione accurata a livello di aree medio-grandi (di ciò parlammo brevemente mesi fa con @voronoi nei commenti dei suoi post sul city planning).

Ma restando al passato e al presente, la Pianificazione urbanistica dei territori, come si è sviluppata in Italia dal Dopoguerra, ha una caratteristica di fondo: richiede decenni. Un buon Piano Regolatore, attuato al meglio, comincia ad avere effetti sul territorio che gli compete dopo almeno una decina d'anni. Il tempo della sua attuazione, nell'Italia della seconda metà del '900, si calcola in decenni. Questo significa che il governo del territorio (parliamo di Amministrazioni comunali, dato che la gestione della Pianificazione urbanistica è sostanzialmente affidata ai Comuni) deve poter avere una volontà ferma e forte, a sostegno di quel dato PRG, per almeno 15-20 anni. Se pensate alle dinamiche della politica, anche a livello di Comuni, in Italia, ecco che il "bug" di cui dicevo saltà agli occhi: le Amministrazioni comunali hanno un orizzonte che arriva con fatica alla durata del loro mandato (e ricordiamo che, fino alla Legge 25 marzo 1993, n. 81 (Elezione diretta del Sindaco), il mandato di una Giunta comunale era costantemente a rischio di sfiducia e rimpasto). Anche con un Sindaco forte e con un consenso certo difficilmente la Pianificazione del Territorio ha superato indenne le pressioni del succedersi di sindaci, assessori, giunte, consigli comunali. 

È una bug fisiologico, intendiamoci: la democrazia rappresentativa richiede un ricambio che non può essere troppo dilatato. E la Pianificazione urbanistica raramente è cosa popolare e facilmente comprensibile da cui ottenere consenso. Il consenso, come si sa, si ottiene meglio assecondando gli interessi individuali tangibili.

Effetto di tutto ciò è stato, per la gran parte dei Comuni italiani, che il lavoro di progettazione urbanistica è stato continuamente stravolto, modificato, ridiscusso o semplicemente ignorato per 70 anni. Con le felici eccezioni di cui sopra.

Non rientra tra le felici eccezioni la mia città, Pistoia. Le carte sottostanti mostrano lo sviluppo della città nel corso di un secolo.


Ciò che appare evidente anche all'occhio profano, è come, alla fine la città sia cresciuta a "macchia d'olio", riempiendo cioè semplicemente gli spazi liberi attorno al nucleo storico, seguendo la domanda del mercato. Che è come dire senza alcuna pianificazione. (Non del tutto, ma ora non entro nei dettagli)

Eppure i piani regolatori c'erano. E anche la continuità di "colore" politico nella gestione del Comune. Cosa è successo? Semplicemente si è andati avanti facendo eccezioni, varianti  e infrazioni (poi condonate dai vari Condoni edilizi elargiti dal Governo nazionale fino a una quindicina di anni fa) ai Piani regolatori approvati. Il risultato è un tessuto cittadino a cui si può solo mettere delle pezze e aspettare che ci siano abbastanza soldi per riqualificare (demolendo e ricostruendo, se occorre).

Le immagini di questo post sono tratte dai libri di Giuliano Beneforti sull'Urbanistica pistoiese, scaricabili gratuitamente dal sito (da me creato) Urbanistica Pistoia.


Authors get paid when people like you upvote their post.
If you enjoyed what you read here, create your account today and start earning FREE STEEM!
Sort Order:  

Can't wait for the english translation, this looks great! (lover of maps, travel, and colors)

translated now ;)