Una storia mai scritta - RECENSIONE

Oggi vi propongo una recensione. Non una recensione di un film visto o di un libro letto bensì la recensione del romanzo dinamico del nostro coraggioso e poliedrico @serialfiller.

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Il romanzo è un genere che ha antichissime origini e col tempo è entrato nella vita quotidiana, e questo romanzo ne diventerà sicuramente il manifesto nel nuovo millennio, se non del millennio, almeno di Steemit.

La storia, nascosta dietro ad un monologo, lascia il segno. Il lettore dovrà essere pronto ad un viaggio all'interno dei dieci capitoli di questo eclatante romanzo, dovrà essere pronto ad ascoltare e a lasciarsi andare.

Si parte pensando di leggere una storia qualunque di cloni, siamo nel futuro e tutto sembra normale. Ma così non è. Il clone si pone una domanda, una domanda che tutti nella vita, prima o poi ci troviamo davanti:

Chi sono io? Chi sono io, davvero?

Per rispondere a questa domanda il protagonista torna indietro nel tempo. Spiega che sono i libri, manifesti liberi, che hanno cambiato la storia.

Racconta inoltre :

La gente aveva smesso di credere in se stessa ormai da un po' e aveva sempre più bisogno di qualcuno che le dicesse cosa fare, come vivere, come perdonarsi, come risollevarsi. L'avvento delle intelligenze artificiali aveva fatto il resto, spersonificando qualsiasi cosa.

Ma non tutto è perduto. Dall'iniziativa di alcuni ragazzi del sobborgo di Jacksonville, chiamati in seguito i pirati dell'anima, per via di un oscuro segreto, nasce la prima comunità che reagirà a tutto questo, dando il via alla nascita di molte altre comunità similari.

Ed è proprio da questo oscuro segreto che il protagonista metterà in guardia. Parlando dal futuro ma tornando indietro nel tempo, confessa:

Noi cloni non siamo altro che la somma delle vostre memorie accumulate nel tempo.

Il protagonista mette in guardia da un futuro distruttivo per l'essere umano. Rivela che è diverso, avendo memoria, essendo sopravvissuto a sua volta a un destino scritto, ma che forse riuscirà a cambiare.
Rivela che lui ama l'essere umano nelle sue più svariate sfaccettature e proprio per questo offre una via di fuga cercando di cambiare un futuro che sembra inevitabile.
Invita a godere del libero arbitrio, a vivere appieno la propria esistenza, a gioire insieme alle persone care ma soprattutto a vedere la bellezza dell'umanità e del mondo.

E' da ognuno di voi che dovrà partire il presente per fermare il futuro.
Non serve tanto, non serve affatto tanto.
Serve soltanto ricordare...

E racconta quello che si prospetta nel futuro: un futuro grigio, fatto di macchine, un futuro noioso e senza attese, senza la gioia dei bambini e senza l'ansia di scoprire la sorpresa dentro un regalo, un mondo senza pranzi di famiglie e senza abbuffate o litigate, un mondo vuoto e senza diversità, un mondo senza colori.
Allora invita ad ascoltare. Ascoltare noi stessi e gli altri. È questo il segreto, l'arma segreta dell'umanità.

E mentre il protagonista invita ad ascoltare e riflettere, a sua volta si ritrova ad ascoltare se stesso e a farsi una severa autoanalisi.

Possibile che il mio tentativo di dissuadere l'uomo da vendere la propria essenza in nome dell'immortalità abbia generato in alcuni il desiderio opposto?

Racconta come l'essere umano, anzi, come tutti gli esseri umani, si siano uniti sotto un fronte comune : la lotta alla sopravvivenza. E le armi non furono la tecnologia, ma bensì la sola forza interiore e la fiducia nella natura.
Racconta della loro vittoria, domandandosi se dietro le quinte fosse stato proprio lui e le sue parole a dare il via a questa rivoluzione vittoriosa.
Ma si domanda anche se non avesse condannato il mondo al futuro inevitabile da cui stava cercando di far fuggire l'intera umanità.
Si sofferma a raccontare in particolar modo il 2050.

Un anno di transizione, un anno di speranza e di illusione in un mondo in bilico fra vero e falso, fra giusto e sbagliato, fra umano e disumano, fra certo ed incerto.

Racconta la storia di un uomo e le scelte compiute con i suoi due animali domestici.
Quell'uomo farà la differenza.
È colui che sarebbe stato il precursore dei pirati dell'anima e dell'avvento del terribile futuro da scongiurare.
Colui che l'umanità combatterà per sopravvivere.

Il protagonista, con una sorta di preghiera, invita l'essere umano a vedere la loro storia. E con un inno alla razza umana, ne elogia la forza avuta nel sopravvivere alle miriadi difficoltà, raccontando come avesse camminato nel mondo, in lungo e largo, attraverso le ere accanto agli esseri umani.

Ed è qui che il protagonista mette in sospeso la storia.
Sarà l'uomo a vincere? O sarà il futuro a prendere il sopravvento? Il suo interferire nel passato, causerà cose inimmaginabili anche per lui?

E allora si chiede:

Sono un paradosso che sta per estinguirsi o un crononauta che mai si dissolverà?

Questa domanda avrà risposta nell'ultimo capitolo di questo romanzo, è qui infatti che il viaggio del lettore e del protagonista avrà termine.
Ma è davvero la fine?

Adesso sto tremando.
Tremo perchè ho capito.
Piango perchè ho capito.
Sorrido perchè ricordo.

Come ogni buona recensione che si rispetti, non vi svelerò il finale. No, niente affatto.
Questo romanzo sicuramente ha creato molto scompiglio nel mio essere, portandomi a delle domande molto introspettive, mettendomi spesso e volentieri davanti alle verità del nostro mondo e delle nostre scelte.
È sicuramente un romanzo che va letto e sicuramente ognuno di noi ne trarrà i propri benefici.
Perciò, che fate ancora qui? Correte a leggere "Una Storia Mai Scritta".

...e imparate ad essere gli Eroi della vostra Storia Ancora Non Scritta.

Partecipo con questa recensione, al secondo punto del contest matrioska di @serialfiller.

_{Sottostante potrete trovare le altre mie proposte:}

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