IL PARLAMENTO EUROPEO APRE ALLE VALUTE DIGITALI
Molto scalpore ha generato lo studio “Virtual currencies and central banks monetary policy: challenges ahead” sulle valute digitali che il Parlamento Europeo ha commissionato e che ieri è sto presentato ufficialmente.
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immagine autoprodotta, screenshot dell’autore
Alcuni mesi fa Marek Dabrowski e Lukasz Janikowski sono stati incaricati dal Parlamento Europeo (dipartimento economia e affari monetari) di redigere uno studio approfondito sulle valute digitali.
Questo studio tratta diversi argomenti, vediamo i principali:
- Definizione di Valute Digitali
- Analisi dell’andamento storico delle principali 5 monete (Bitcoin, Ethereum, Ripple, Bitcoin cash e Litecoin) valutandole sia in termini di capitale globale che di volumi giornalieri e analizzando anche la loro struttura interna.
- Potenziali rischi e vantaggi economici derivanti dal loro utilizzo
- Evoluzione della regolamentazione nelle principali nazioni
- Possibile impatto delle monete digitali rispetto al monopolio delle banche centrali
- Conclusioni finali
La cosa più interessante sono le conclusioni che i due autori portano all'attenzione del Parlamento Europeo, pare subito evidente, anche leggendo in dettaglio lo studio, che la visione generale è molto positiva.
Nello specifico le cripto valute vengono definite una forma contemporanea delle monete private, il supporto fornito dalla tecnologia blockchain a reso queste nuove monete più sicure, trasparenti e veloci se comparate con i tradizionali competitors cartacei del secolo scorso.
Un’altra differenza fondamentale, sempre evidenziata nella conclusione di questo documento, è che le monete digitali possono essere usate globalmente superando così i tradizionali confini geografici che legano invece le monete tradizionali.
Un altro passaggio fondamentale riguarda la visione che dovrebbero avere gli economisti nazionali e non riguardo l’introduzione futura delle cripto, nel testo vengono additati come “in errore” tutti coloro che attualmente tendono a sminuire, denigrare o assimilare a frode questa nuova tecnologia e le sue possibili applicazioni, queste nuove monete rispondono solamente ad una crescente domanda del mercato e che con molta probabilità non solo vedranno la loro applicazione adesso ma rimarranno con noi anche nel futuro.
I governi europei e le autorità di regolamentazione non dovrebbero ignorare le monete digitali o tentare di vietarle, anzi, dovrebbero facilitarne l’ingresso. Gli autori raccomandano anche gli stati membri di armonizzare i loro regolamenti interni al fine di non creare attriti e di trattarle, anche tassativamente, come un qualunque altro strumento finanziario.
Non vengono fatti misteri sul fatto che ne adesso ne tanto meno in un prossimo futuro le monete digitali potranno insidiare il monopolio delle banche centrali in quanto in termini di capitalizzazione totale sono ancora molto distanti da una qualsiasi moneta statale. Altro discorso invece per quanto riguarda i paesi emergenti dove la svalutazione, la scarsa stabilità sia delle monete sovrane che dei relativi governi potrebbe favorire un grosso flusso di conversione verso le monete ditali.
Lo studio conclude dicendo che non è da escludere che con i futuri progressi derivanti dalle nuove evoluzioni delle blockchain in arrivo rendano le cripto valute ancora più sicure e semplici da utilizzare gettando le basi per un uso quotidiano e che quindi possano avere una impennata di utilizzo a discapito delle monete cartacee tradizionali.
CONCLUSIONE
Anche questa volta notizie positive.
Qui non si parla di visionari o cripto entusiasti, ma di uno studio ufficiale del Parlamento Europeo.
I tempi delle demonizzazioni e delle censure sono finiti, anche la principale istituzione europea approva e apprezza le valute digitali e richiede ai suoi stati membri di uniformarsi verso l’inevitabile regolamentazione propedeutica ad un ingresso di massa.
Certamente non sono tutte rose e fiori, nello studio emergono problemi legati alla capitalizzazione, alla scarsa regolamentazione e controllo, ai possibili rischi derivanti dalla perdita di monopolio delle banche centrali.
A mio avviso l’avvertimento è chiaro, ho si salta sul nuovo carro e si tenta di condurlo oppure questo carro chiamato blockchain potrebbe travolgere tutto.
Speriamo che questo serva a chi di dovere per dare una bella accelerata alla necessaria regolamentazione che porterà all’adozione di massa delle valute digitali!
Fonte notizia: http://www.europarl.europa.eu/cmsdata/149900/CASE_FINAL%20publication.pdf
Immagini di sfondo:
CC0 Creative Commons - https://pixabay.com/it/bandiera-dell-unione-europea-brexit-2108026/ - https://pixabay.com/it/bitcoin-logo-valuta-denaro-liquide-225079/
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grazie bella spiegazione, mi iscrivo subito alla tua pagina FACEBOOK!!
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Io come sempre osservo e spero....grazie per il tuo contributo
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Questa volta la notizia è grossa però!
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Non posso che confermare il rapido ma preciso commento di Dave, anche io sono in osservazione e spero, che le criptovalute si diffondano e si affermino sempre più (Steem su tutti!!!)
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speriamo!!
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