Parole sospese #10

Perchè regolarmente tendiamo ad essere egoisti, e pensare solo a noi stessi. Anzi, forse più che egoisti sarebbe meglio usare la parola egocentrici: non è che siamo cattivi o poco generosi, è che mettiamo noi stessi al centro di tutto e ci dimentichiamo che non siamo soli.
Dare agli altri può essere inteso sia in senso materiale che spirituale: è bello fare un regalo, soprattutto se inaspettato, oppure offrire un qualcosa a una persona che ne ha bisogno.
Ma ancora più significativo è poter dare la nostra presenza, il nostro “io ci sono”: essere vicini a chi è in difficoltà per dare supporto, aiutare chi sta male, correre da un amico nei guai, scrivere una cartolina, aiutare una signora anziana con la borsa della spesa, lasciare il posto in bus a chi ci sembra averne più bisogno di noi.

Sono piccoli gesti che però ci fanno stare meglio, perchè sappiamo di aver fatto una cosa buona e fare del bene sembra essere contagioso.

Non solo ne deriva una naturale gratificazione ma anche dal punto di vista scientifico è stato dimostrato che i centri del piacere nel nostro cervello si accendono come se fossimo noi a ricevere quel dono che stiamo facendo a un'altra persona, e inoltre il corpo produce endorfine e ossitocina, sostanze in grado di farci sentire meglio, abbassando lo stress e aumentando il senso di empatia.
Sembra che tale stato di benessere possa durare fino a 2 ore.

E allora cosa aspettiamo? Impariamo a pretendere meno e siamo i primi a donare senza riserve, senza volere nulla in cambio, se non magari un sorriso.

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