Dopo 24 anni di leggi ad Personam, conflitti di interesse, processi e condanne, processi e prescrizione, olgettine e nipoti di Mubarak, condoni e indulti, leggi bavaglio e decapitazione di principi costituzionali, porcellum e mille lire ai pensionati...potrebbe essere stata scritta finalmente l'ultima parola di questa vergognosa pagina "politica" del belpaese. Con il tonfo elettorale del 4 marzo 2018, il padrone della destra italiana dovrà abdicare all'estremista Matteo Salvini. Berlusconi non attira più, non convince più, non riesce più a abbindolare gli italiani. Ci ha provato anche stavolta, alla veneranda età di 82 anni a scardinare la politica italiana. Purtroppo per lui, e fortunatamente per noi, ha fallito.
Ho sempre pensato che se Forza Italia avesse preso più di 1 voto alle elezioni, sarebbe stata una sconfitta per il popolo. Votare un leader del genere è di per se vergognoso, votare una lista, un partito servile e privo di qualsiasi principio ancora di più. Berlusconi è una fake news vivente. Ha invaso talk show e tv nazionali per 3 mesi, millantando mille soluzioni ha problemi da lui creati. Il condannato per frode fiscale ha fatto campagna elettorale in giro per l'Italia e le tv italiane da condannato, da non candidabile, da persona interdetta ai pubblici uffici. Una fake news vivente come dicevamo. Una fake news vivente è anche chi lo ha votato. Chi ha espresso una preferenza per Forza Italia, infatti, ha votato o creduto di votare qualcuno che in Parlamento non potrebbe entrarci neppure da turista.
Gavin Jones, giornalista dell'agenzia Reuters, qualche giorno fa aveva rilasciato un'intervista nella quale dichiarava che "Berlusconi è in evidente stato di confusione, ma in Italia nessuno ne parla. E né destra né sinistra vogliono dargli il colpo di grazia". Se Berlusconi è politicamente risorto dalle ceneri più volte lo dobbiamo a Massimo D'Alema per la Bicamerale e Matteo Renzi per il patto del Nazareno.
Ma se Berlusconi ha dominato per anni è anche e soprattutto grazie alla stampa e al servilismo della gran parte del giornalismo italiano che si è preoccupata più di non perdere lo status quo che indagare, approfondire e informare. Sempre Jones dichiarava 5 giorni fa: "Mi sembra che Berlusconi sia trattato con straordinario rispetto. Quasi con reverenza. Quando è intervistato, non vengono mai citati i suoi problemi: la condanna, il conflitto di interessi, i processi ancora in corso. Sono temi che la stampa estera ha enfatizzato molto. Qui non esistono. In Inghilterra sarebbe inconcepibile che in tutta la campagna elettorale non sia mai citato il fatto che un leader politico sia a processo per corruzione dei testimoni. " E infatti da Fazio a Bruno Vespa, da Porro a Lilli Gruber, il Caimano è riuscito a imporsi sempre indisturbato, con dei monologhi assurdi e senza contradditorio pur essendo l'artefice del disastro politico, economico e sociale degli ultimi 24 anni e pur essendo un condannato in via definitiva per reati gravi e accostato dai giudici alla mafia siciliana tramite Marcello Dell'Utri.
Oggi insieme a Berlusconi crolla il derivato politico più celebre del cavaliere: Matteo Renzi. Un connubbio di incompetenza, arrivismo, avidità e spavalderia senza precedenti. Con o senza dimissioni Matteo Renzi è finito. Al contrario di Berlusconi, il rignanese non avrà tv e giornali a salvargli la pelle (anche se molta stampa in questi anni lo ha protetto al limite del ridicolo). Possiamo considerarlo al capolinea, con buona pace dei suoi sogni di gloria da guappetto di quartiere.
Ma cosa ha causato il Berlusconismo per voi?Che cosa è stato nel quadro generale? Che danni ha portato alla vita di tutti i giorni?
Per me non è stato solo un disastro politico ed economico ma anche sociale. Negli ultimi 20 anni è mancata la cultura dell'esempio, il valore della legalità, il perseguimento di principi di onestà e sacrificio. La società italiana è profondamente cambiata, una società allo sbando e priva di riferimenti morali e istituzionali. Un paese del Bengodi dove tutto è il contrario di tutto e dove tutto è quindi concesso.
Fabrizio De Andrè in una sua famosissima canzone diceva "Addio Bocca Di Rosa con te se ne parte la primavera", io mi permetto di dire "Addio Caimano con te se ne parte l'inverno più buio dell'Italia".
Vi lascio riferimenti ad altri miei post sulle elezioni politiche italiane di seguito:
https://steemit.com/ita/@serialfiller/elezioni-politiche-4-marzo-2018-the-day-after
In caso vi fosse piaciuto il mio articolo vi invito se ne avrete voglia e convizione a: