Continuano da sempre le diatribe su come stabilire cosa sia bene o male in assoluto.
In linea di massima, sarà sempre impossibile stabilire al 100% se un azione è buona o malvagia in assoluto, il mondo è troppo vario e presenta incertezze e cambiamenti imprevedibili che rendono questa analisi assoluta presso che impossibile.
Come singoli individui , nel nostro piccolo , possiamo però fare dei ragionamenti semplici ed efficaci per valutare le nostre azioni.
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Le domande da farsi.
La prima cosa da fare e forse la più importante, è chiedersi se l'azione che sto per compiere potrebbe recare danno a qualcuno, se potrebbe causare dolore fisico o sofferenza finanziaria.
All'estremo un azione potrebbe causare morte diretta o indiretta, dunque valutare anche questi aspetti.
Se la risposta a queste domande è positiva, allora la mia azione è sicuramente sbagliata e malvagia, anche se potesse avere al suo interno dei parziali risvolti positivi.
Dovremmo sempre chiederci in una certa misura, se quello che sto per fare o dire, io stesso lo potrei sopportare, mi farebbe male e quanto o lo potrei accettare per il bene comune?
Se la risposta è no, non potrei sopportarlo, allora la mia azione creerebbe un danno sociale molto grave.
Nello stabilire se un azione è buona o malvagia, dovremmo considerare che un danno alla società è un danno anche a noi stessi nel lungo termine, perché una società con gravi difficoltà al suo interno, renderà la mia vita all'interno di essa, peggiore o almeno meno confortevole.
I testi sacri e filosofici.
Uno degli sbagli peggiori che si fanno per stabilire il bene o il male è rivolgersi a testi sacri o filosofici.
I testi sacri e filosofici, spesso sono stati scritti per condizionare in una direzione o in un'altra da chi detiene il potere in quel momento e dunque spesso assolutamente inaffidabili e pericolosi.
Bisogna considerare che sono scritti in un certo periodo storico, che non è assimilabile al nostro e che sono stati scritti da uomini singoli o piccoli gruppi, che avevano interessi specifici e una visione di parte.
Possiamo riconoscere solo un ruolo, come letture adatte a favorire la riflessione, la valutazione, di esperienze del passato, per poter decidere sul futuro, ma sempre da non adottare assolutamente mai come dogma, come guida assoluta.
Noi tutti siamo capaci a livello intellettuale e dovremmo cercare soluzioni innovative, completamente diverse dalle dottrine fallimentari del passato, creando così, un mondo del tutto nuovo.
La necessità e la responsabilità.
La scusa della necessità, per compiere azioni orribili è stata usata da sempre per giustificare il male.
Dobbiamo fare questo, anche se molto doloroso etc..
Sappiate che queste situazioni non esistono se non forse durante una guerra o una pestilenza.
In ogni altra situazione, tutto dipende solo dalla volontà umana e non dalle circostanze.
La responsabilità è una bella parola che sostituisce spesso necessità, ma che tende a portare l'opinione pubblica dalla propria parte, tentando di dare un accezione positiva a qualcosa di malevolo.
Una cosa importante da ricordare è che quasi ogni cosa fatta con l'unico scopo di guadagnare denaro, si rivela essere un male.
Ricordare sempre che il denaro e il dolore umano sono strettamente legati, il denaro equivale a forza lavoro, un buono in termini di lavoro altrui, da utilizzare bene o potrebbe essere usato per rendere schiavi gli altri, anche senza la nostra diretta volontà.
Dette tutte queste cose, ora ognuno, rimane libero di sbagliare intenzionalmente o meno, ma penso di avere dato uno spunto per un ragionamento approfondito sul nostro stile di vita attuale e le scelte che facciamo ogni giorno e sulla società che vogliamo.