I cartoni animati degli anni '80

Vi va di ripercorrere con me un pezzo di storia ricordando i cartoni animati degli anni ’80? Partiamo.
Chi, come me, ha vissuto la televisione per ragazzi di quell’epoca, sa che sedersi di fronte alla TV era l'inizio di una fantastica avventura, fatta di imprese eroiche, buoni sentimenti, battaglie che valeva la pena intraprendere, storie d'amore e missioni per il bene dell'umanità.
È difficile dimenticare quei giorni quando, tornati da scuola, stanchi, annoiati e bisognosi di liberare l'immaginazione, non si aspettava altro che di vedere il proprio cartone preferito. Era quasi una questione di vita o di morte piazzarsi di fronte allo schermo.
Valevano a poco gli ammonimenti dei miei genitori contro quei cartoni che, a dir loro, erano troppo violenti. La voglia di immergersi in realtà alternative era troppo forte e spesso ogni scena di lotta un po' troppo veemente passava completamente in secondo piano di fronte alle imprese eroiche dei protagonisti, alla loro sete di giustizia e ahimè anche alle scene romantiche dei cartoni animati “da femmina”.
Per i maschietti la scelta era molto vasta. Come si possono dimenticare Goldrake , Mazinga, Jeeg Robot e compagnia bella. Le immagini di questi eroi in grado di pilotare robottoni e macchine enormi era sempre uno spettacolo ipnotico per me. Assistere alle loro imprese era un po' come prenderne parte e dare loro una mano a sconfiggere i cattivi, per proteggere l'umanità.

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Ripetiamo insieme cantando ad alta voce:

• “Vai distruggi il male vai” (Goldrake)
• "Trema, il regno delle tenebre e del male" (Mazinga)
• "Quando il domani verrà', il tuo domani sarà , coi tuoi poteri tu salvi il futuro dell'umanità" (Jeeg)

Lacrimuccia?
Continuo?
Ricordiamo l' Uomo Tigre allora , il giovane wrestler esperto di arti marziali e che giorno dopo giorno affrontava i nemici dentro e fuori dal ring. E dove lo mettiamo Ken il guerriero ? il combattente alla ricerca disperata della fidanzata (gran gnocca tra l’altro), ma costretto a combattere contro banditi che cercavano di sopraffare gli innocenti. Nonostante l' Uomo Tigre e Ken il Guerriero siano, probabilmente, stati i cartoni animati più avversati da mia madre, per le scene di combattimento e di violenza (come dimenticare i corpi esplosi dall’ interno al tocco di Ken), i tentativi per toglierli dal mio cuore non sono valsi a nulla. E sapete perché? Perché l' Uomo Tigre non impiegava la forza per un tornaconto personale, ma per aiutare gli orfani dimenticati da tutti, donando loro i proventi dei suoi incontri. E Ken ? con i suoi muscoli d'acciaio e le mosse invincibili aveva come obiettivo la salvezza del suo amore e la difesa costante di chi non aveva la forza di ribellarsi ai malvagi. In loro, io, come credo anche gli altri bambini di allora, vedevamo non un modello di forza bruta, come alcuni genitori credevano, ma un esempio di tenacia e buoni sentimenti.

Purtroppo esistevano anche i cartoni per bambine e ragazzine, quelli amati da mia sorella. Come dimenticare, per le amanti della pallavolo Mila e Shiro , oppure per le appassionate di musica e storie d'amore Kiss me Licia. Vabbè dai, Kiss me Licia piaceva anche a me, ma Licia era troppo casa e chiesa, invece Lamù e le ragazze di Occhi di gatto si che erano delle gran p...rotagoniste.
Bene o male, in quelle storie ti ci ritrovavi perchè rappresentavano i drammi, i dubbi, le cotte e le indecisioni tipiche di quell'età. A differenza di Mirco io però andavo sempre in bianco. Forse perché non avevo il ciuffo colorato.
E ci vogliamo dimenticare i virtuosismi atletici di Holly e Benji ? I loro campi da calcio erano lunghi 300 Km, infatti si intuiva la curvatura terrestre. Facevano delle cose assurde e, provando a replicare la doppia rovesciata con un mio amico, mi sono rotto un braccio. Ken era pericoloso?! Ma seee !. Era pericoloso Holly e Benji ve lo dico io.

C’erano poi i cartoni per tutti, maschi e femmine, senza litigare. Chi non ha amato Pollon "combina guai" con tutti gli strampalati dei dell’Olimpo. E la fatidica domanda su cosa fosse la polvere bianca che metteva l’allegria trovò risposta qualche anno più tardi.
Un cartoon che non ho mai sopportato invece è Lady Oscar, mi dava quell’effetto telenovela che mi procurava l’orticaria. Ovviamente mia sorella ne andava pazza e il telecomando in media durava una settimana perché la lotta per averne il controllo era furente.

Le sigle poi erano qualcosa di fenomenale....

Insomma, era bello accendere la televisione e sapere che avremmo trovato i nostri eroi a mettere ordine nel mondo, a rimediare alle ingiustizie e a difendere i deboli. I cartoni di adesso penso siano ancora così ma i miei erano più belli.