Imparare a diventare consapevoli delle proprie emozioni, dal momento in cui iniziano a formarsi, ci permette di poter mettere in atto una corretta gestione dell'emotività stessa, evitando di commettere errori relazionali che inevitabilmente che sta nascendo dentro di me una forma di attrazione, che poi inevitabilmente trasmuterà in innamoramento, nei confronti di una persona che dal punto di vista logico-razionale rifiuto, è evidente che in questa fase sono ancora in grado di bloccare il fluire dell'emozione verso un bersaglio emozionale palesemente sbagliato e di dirottare questo potenziale emozionale verso bersagli riconosciuti positive dall'istanza logica. L'obiettivo è quello di espletare, di vivere delle emozioni (di questo l'essere umano ha un bisogno imprescindibile: le emozioni costituiscono il sale della vita), canalizzandole però su idee, cose o persone che la nostra parte logica riconosce come positive e appaganti. Siccome è la parte della nostra razionalità, in modo tale che la nostra vita proceda sui binari del bene e del piacere e non su quelli del male e della sofferenza. Come procedere: mettersi seduti in posizione comoda, con la schiena eretta appoggiata allo schienale della sedia. Tenere le gambe non incrociate e le mani appoggiate sulle cosce. Chiudere gli occhi. Mantenendo gli occhi chiusi pensare all'ultima volta che abbiamo sfogliato un album di foto che hanno cristallizzato momenti della nostra esistenza. Immaginare di vedere con gli occhi della mente un album fotografico (è possibile eventualmente aiutarsi con il ricorso di fotografie realmente scattate) che ritrae momenti importanti a livello emozionale (momenti cioè in cui abbiamo vissuto delle emozioni), partendo dai periodi più recenti e andando gradualmente indietro nel tempo. Soffermarsi solo sui ricordi che hanno prodotto emozioni positive (gioia, felicità, serenità, euforia, contentezza). Nella remota ipotesi che qualche lettore non avesse ricordi di questo tipo, egli potrà procedere tranquillamente immaginando di averne avuti, ricreandoli con la sua fervida immaginazione. È importante, una volta che si è andata con il nostro pensiero su un particolare ricordo, percepire la nascita dell'emozione e tutte le fasi del suo sviluppo. È importante rendersi conto di come l'emozione, dapprima quasi impercettibile, è poi cresciuta fino a diventare chiaramente osservabile e percepibile. Un po'come guardiamo un film esilarante. Sul principio la risata è molto contenuta, quasi un accenno, sappiamo che volendo potremmo contenerla. Se però non lo facciamo gradualmente, diventa sempre più fragorosa fino a prendere il sopravvento sulla nostra volontà. A questo punto, che ci piaccia o no, dobbiamo per forza ridere, per quanti sforzi possiamo fare non riusciamo più a contenere l'emozione (il riso in questo caso), che ha completamente preso il sopravvento sulle nostre capacità di controllarlo. È bene dunque, a livello immaginativo, ripercorrere tutte le fasi in cui un'emozione si sviluppa, per poterle poi successivamente riconoscere nella vita reale . È bene acquisire anche la consapevolezza e la sensibilità di capire fin dove potremmo ancora regolare l'emozione, modificarla, dirottarla su altri bersagli.
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