Un saluto a tutti,
fino a qualche anno fa, il mercato delle schede video era una nicchia che apparteneva principalmente ai Gamers, ovvero i patiti di videogiochi che ricercavano le schede video più potenti e performanti per far girare i loro giochi. Lo sviluppo delle stesse era abbastanza regolare e trovarle in qualsiasi negozio specializzato, che fosse fisico o online, non era una grossa preoccupazione.
Persino le grosse catene di elettronica ed elettrodomestici avevano a disposizione i modelli più richiesti in una guerra al ribasso che aveva reso i prezzi dei modelli più pregiati, accessibili a tutti.
Ma nel 2016 e ancor più nel 2017 (con i picchi delle criptovalute), le cose sono cambiate in maniera drastica. Infatti il mining delle criptovalute ha spinto i miner a investire sempre di più nelle attrezzature necessarie, spingendo la richiesta delle schede video sempre più in alto. Parliamo in ogni caso di GPU ad alte prestazioni, proprio in sovrapposizione con le richieste dei Gamers.
Così in brevissimo tempo i pezzi più pregiati sono entrati in un vortice di scarsità e i prezzi di conseguenza hanno cominciato a salire.
CC0 Creative commons - Pixabay
Quindi il fenomeno del mining ha condizionato fortemente le vendite delle schede video, rendendole di fatto una merce rara. La situazione è peggiorata notevolmente con il picco delle quotazioni delle criptovalute, quando le scorte delle GPU sono andate letteralmente esaurendosi costringendo le due principali produttrici a correre ai ripari.
Parliamo della NVIDIA e della AMD che hanno consigliato i negozianti di cercare di favorire i clienti abituali, cioè i gamers, rispetto ai miner proprio perchè sono i primi a garantire una costanza di vendite.
Ma cosa ha comportato per le NVidia e AMD questo picco nelle richieste? Un aumento dei fatturati e delle quotazioni in borsa, soprattutto per NVidia che ha registrato un aumento dell’80% delle proprie azioni.
Anche il produttore ASUS ha registrato importati aumenti di valore azionario, mentre per tutte l’aumento delle vendite è stato costante e parallelo alle quotazioni delle Criptovalute. Ma questo, nonostante le ottime prospettive economiche, ha sempre lasciato le compagnie che producono le GPU molto incerte sul da farsi.
Infatti l'idea di concentrare la propria produzione cercando di assecondare le richieste dei miner poteva rivelarsi un arma a doppio taglio considerata la volatilità delle quotazioni delle criptovalute, che comportava il rischio concreto di lasciare i magazzini pieni di scorte nei momenti in cui le quotazioni sarebbero state molto basse; per questo i clienti preferiti restavano sempre quei gamers pronti a comprare sempre la novità per assecondare la propria passione, soprattutto con quella continuità che a una società fa comodo.
Nonostante queste perplessità la società produttrici di GPU hanno cercato di assecondare il mercato producendo schede con software dedicato al mining; infatti le stesse hanno ammesso incrementi di vendite considerevoli da quando il mining si è approvigionato dei loro prodotti.
Nonostante le buone intenzioni di tutelare i gamers, non si può ignorare il fatto che queste società hanno come indicatore ultimo il profitto ed essendo società quotate, hanno degli azionisti da accontentare.
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Altra mina vagante per i produttori di GPU è il rilascio di prodotti ASIC (Application specific integrated circuit) da parte di fornitori come Bitmain, molto performanti e studiati con lo specifico scopo di minare le criptovalute. Questo dovrebbe far calare la domanda di GPU da parte dei miner e di conseguenza anche i prezzi.
Convinto di questo epilogo è anche l’NVidia che si aspetta un ulteriore calo di vendite e che sta ponendo delle misure per riportare il principale obiettivo delle vendite consumer nel segmento che da sempre è quello che ha reso grande la società, ovvero quello del gaming.
Se dunque state programmando l’acquisto di una nuova GPU, credo che sia forse conveniente attendere tempi migliori, nei quali forse si riuscirà ad acquistare una scheda rimasta invenduta a un prezzo molto conveniente.
Un saluto, Carlo
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