in news •  6 years ago 


I druidi erano i sacerdoti della religione celtica, su di essi si conosce molto poco e quello che si sa è frammentario e filtrato dalle fonti antiche; grazie a Cesare conosciamo le loro doti e il loro diritti nella società lateniana del I sec. a. C.: essi erano esonerati dal servizio militare e dal pagare i tributi, conoscevano il greco scritto, che usavano per i loro affari, erano esperti nell'astronomia e nelle scienze naturali, praticavano i sacrifici umani, erano giudici e presiedevano conflitti sia pubblici che privati, erano i detentori della storia del loro popolo, ma non la mettevano per iscritto, come non scrivevano i passaggi dei loro rituali ed insegnavano che, dopo la morte, l'anima si reincarnava.

Sempre da Cesare sappiamo che vi era un druido che rappresentava la massima autorità della casta sacerdotale e che aveva il comando di essa fino alla sua morte; considerata la loro autorità suprema come giudici all'interno delle tribù e la presenza di un capo druidico supremo, è probabile che i druidi avessero un'autorità globale all'interno del mondo celtico, cioè che il loro potere trascendesse le singole tribù. Cicerone racconta di conoscere Divitiacus, un druido degli Edui, che conosce la natura “che i Greci chiamano fisiologia” e la divinazione.


Illustrazione ottocentesca del wicker man, il metodo di sacrificio umano descritto da Cesare; William Duncan.

Le fonti tardo repubblicane parlano dei druidi come uomini autorevoli e di cultura, esperti delle scienze naturali e arcane, ma anche barbari che praticano il sacrificio umano. Le fonti imperiali invece si soffermano solamente sull'aspetto barbarico dei druidi e considerano l'abolizione della casta come una necessità per la civiltà.

Non sappiamo quando esattamente i druidi abbiano cessato di esistere in Gallia, le fonti antiche riportano due versioni: Svetonio scrive che prima Augusto vietò ai cittadini romani di prendere parte ai rituali druidici, poi Claudio li abolì definitivamente; invece Plinio il Vecchio afferma che fu Tiberio a bandire i druidi, costringendoli a fuggire in Britannia. Entrambi i loro scritti sono abbastanza dubbiosi considerato che secondo Tacito i druidi furono i maggiori promotori della rivolta del 69; un secondo esempio, anche se dibattuto, potrebbe provenire dal calendario di Coligny, datato II sec. d. C., che riporta il sistema lunisolare celtico in



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