Patrik Antonius confessa: "Mai tanti fan come in Italia, voglio migliorare l'immagine dei poker player!"

in poker •  7 years ago  (edited)

(Qui la prima parte dell'intervista a Patrik Antonius)

Ultima parte della lunga chiacchierata con Patrik Antonius, il campione finlandese intervistato la scorsa settimana in occasione PartyPoker Millions a Barcellona. Avevamo parlato dell'importanza nella ricerca della condizione migliore per affinare i sensi, tuttavia la scalata all'elite del poker mondiale non è solo una questione di 'salutismo' ma va di pari passo con le responsabilità. Cerchiamo di capire meglio cosa ci ha raccontato Antonius...

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Oltre alla forma fisica curi particolarmente il tuo modo di vestire: è solo una questione di stile?

Non mi piace la reputazione che i poker player hanno al di fuori del loro campo. Ricordo che quando cominciai, circa vent'anni fa, le persone non avevano nemmeno idea di cosa significasse essere un giocatore: 'stai facendo qualcosa di illegale'. Era questo il primo pensiero che passava nella testa della gente comune e prima del 2000 nemmeno si prendeva in considerazione l'ipotesi che il poker potesse essere affrontato a livello professionale.

Da quegli anni a oggi le cose non sono cambiate troppo sotto questo profilo. Se qualcuno mi presenta a un businessman che non conosce nulla di poker, introducendomi come un poker pro, nella maggior parte dei casi non avrà una bella immagine di me. Ai tavoli televisi ci si presenta con felponi e cappucci ed è questa l'immagine che percepisce il pubblico. Ecco, per quanto possibile, vorrei cambiarla...Siamo persone molto brave in quello che facciamo, sappiamo cosa fare e siamo smart, bisogna farlo percepire anche all'esterno.

Finora ho parlato esclusivamente dell'immagine, ma è solo uno degli aspetti che si possono migliorare nella nostra industria. Fino al blackfriday il poker stava entrando velocemente nei circuiti mainstream e ho fiducia che quell'ondata possa ritornare, che il poker possa aprirsi nuovamente. Al momento i media pokeristici sono un circuito chiuso, se non sei un appassionato i media non amplificano nulla. Sarebbe bello invece che venisse dedicato dello spazio nelle rubriche sportive.

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Una presenza maggiore di donne potrebbe agevolare questo processo di crescita?

Le donne sono un grande spor per il poker. Ci sono delle giocatrici molto competitive ai massimi livelli, soprattutto in Asia. A Macao ho visto un sacco di donne giocare cash e tornei, quattro in un tavolo, tre nell'altro...Non i soliti numeri insomma. Non c'è una ragione per cui le donne non possano eccellere nel poker, magari potrebbe essere meno indicato per le persone troppo emotive ma questo prescinde dal sesso, di sicuro per avere successo bisogna avere un carattere forte.

Ora che sei tornato sotto i riflettori, il poker giocato rimane il tuo focus principale o c'è dell'altro?

Sto lavorando a un progetto che non posso svelare al momento, ma nei prossimi quattro mesi ne discuteremo in modo più approfondito e penso che l'intera comunità possa trarne beneficio. Colgo l'occasione per dire qualcosa sull'Italia: è il paese che...

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(Qui la prima parte dell'intervista a Patrik Antonius)






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Final Table a Montecarlo... intanto

Si ho visto =) C'è anche Schemion che l'altra volta m'ha dato un passaggio da Rozvadov a Berlino =)