PostIT - n.6

PostIT di oggi vi accompagna in mondi lontani. Drammatico quello dell’Afghanistan, anno 2011, guerra, desolazione, caldo, sabbia. Piccoli atti di eroismo e solidarietà. E domande, tante domande sul senso dell’essere al mondo, sul senso dell’aggressione, della solitudine e della morte. L’autore non le riporta, ma risuonano nella mente le parole scritte sul muro da un cittadino di Varsavia prima di un rastrellamento nazista “Credo nel sole, anche quando non splende / credo nell’amore, anche quando non lo sento / credo in Dio, anche quando tace”. Un tuffo nell’antichità alla scoperta della città etrusca di Ena, con una maieutica quasi socratica alimentata dal dubbio che porta a scoprire nuove storie sconosciute. Letterario e sfaccettato il mondo della mente colorata di Odisseo, l’eroe della ubris, dell’astuzia sensibile, dell’anima accecante e flessibile, del cuore luminoso. Ritroverete un eroe della giovinezza raccontato con le parole dell’arte e della filologia. Intrigante il mondo della conoscenza specialistica. Lontano anche quello, almeno per molti di noi. I vaccini contro il tetano, che i più giovani non sanno nemmeno bene cosa sia. E poi la musica, la musica del sax. Come produce il suo suono languido e avvolgente, come è costruito e, soprattutto: perché è accordato in mi bemolle? Emozionante e stupefacente il mondo della nostra stessa testa, l’evoluzione dei pensieri e la ricerca delle parole per dirli. Le parole della poesia, dolci, delicate e indirette e quelle dell’autobiografia, intime e a volte spietate per descrivere i propri pregiudizi e il modo in cui si è andati oltre. E per ironia vi proponiamo un articolo su ciò che rende possibile il nostro stesso dialogo: una riflessione sulla lingua italiana, quasi un vademecum per appassionati. Più che una lezione, una dichiarazione d’amore. Buona lettura.

"I sogni di carta" di Lenhadora.

Afghanistan, 2011. L'esperienza in missione umanitaria in una terra lontana, dilaniata dalla guerra. Una guerra che spesso ci appare distante, impalpabile, alleggerita delle sue più tragiche conseguenze e filtrata dalla distanza fisica ed emotiva. Una guerra che l'autore ha però occasione di vivere in prima persona e che descrive con puntualità quasi fotografica, tanto che le immagini evocate sembrano prendere vita e diventare esperienza tangibile nel corso della lettura: l'arrivo in quella terra calda e torrida, infinita distesa di sabbia rovente, capace di rendere ustionante anche le scorte d'acqua; il contatto con una cultura profondamente diversa da quella occidentale, in cui la donna continua ad essere relegata ad un ruolo secondario, quasi priva di ogni diritto, in cui i bambini diventano adulti prima ancora dell'adolescenza, in cui le case sono costruite con un miscuglio di fango e paglia. Le immagini che si susseguono mostrano una realtà sconquassata dal conflitto, in cui a pagare il prezzo più alto sono soprattutto i bambini, spezzati dalle bombe, dalla fame e dagli stenti, dalle atrocità subite ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Eppure, nonostante sia un evento terribile e nefasto, la guerra porta con sé anche piccoli e grandi atti di solidarietà, eroismi positivi, azioni d'umanità ritrovata; come l'aiuto umanitario alle popolazioni colpite, il supporto medico, la ricostruzione, la distribuzione dei beni di prima necessità. Lo sanno bene i nostri ragazzi italiani che, come @demiro86, sono partiti per una terra lontana, hanno messo a rischio la propria vita per partecipare alle missioni "di pace", hanno camminato sulla sabbia rovente del deserto e hanno preso coscienza in modo indelebile che la guerra, direttamente e indirettamente, ci danneggia tutti.

La lingua italiana è meravigliosa: parlare e scrivere correttamente sono un biglietto da visita sulla propria visione del mondo e di se stessi. Il parlato porta con sé una serie di elementi caratterizzanti che aiutano alla comprensione di un messaggio anche laddove si inciampi in piccoli errori. Quando si scrive è tutta un'altra storia. L'autrice prova a sensibilizzare i lettori sull'importanza della correttezza formale della lingua scritta e su quanto poco venga valorizzata e studiata. Oltre a considerare fondamentale l’indiscusso piacere della lettura di un articolo ricco di contenuti interessanti e potenzialmente di "qualità", bisogna rivalutare seriamente l'importanza della correttezza grammaticale, ortografica e lessicale della nostra bella lingua.

@thegotrader ci racconta, attraverso il testo di una sua canzone, le sue sensazioni nelle giornate “no”. Cosa fare quando si sta passando un brutto periodo? Lasciarsi andare ai problemi e vivere gli eventi che si susseguono? Reagire senza nascondersi o tenere tutto dentro fino a esplodere? “Affogare” il titolo del pezzo di @thegotrader. I nostri occhi iniziano a leggere delle parole struggenti che ci trasmettono il suo stesso stato d’animo, profondamente triste.
Affogo col mio impero/In questo mare nero/Sul fondo così scuro/In questo cimitero/Battiti più lenti/La vista che si annebbia/Battono i denti/Il cuore che rallenta.

Le scienze comprendono tante discipline, come si fa' a creare temi comuni che possano coinvolgerle tutte? Un contest originalissimo che invita gli utenti appassionati ed esperti di scienze a fare brainstorming, a condividere idee e soluzioni su uno stesso tema scientifico. Il tema è: La vita su Marte! Per partecipare al contest non dovete fare altro che individuare un problema che si potrebbe incontrare se dovessimo andare a vivere su Marte e proporre una soluzione scrivendo un post e usando il tag #davinci-contest.

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