“Come se il tempo avesse una qualche importanza, come se i legami nascessero per decisione, come se le parole potessero essere urlate e ascoltate allo stesso tempo, come se tutti fossero diversi ma nessuno lo pensasse per se stesso, come se il vento lasciasse le cose come prima del suo passaggio, come se io avessi trovato il mio posto nel mondo!”
La finestra era aperta quando Laura rientrò in casa.
Odore di caffè in un’aria statica.
“Lo? Dove sei?”
Non le rispose nessuno.
“Lo?”
Disse di nuovo avvicinandosi alla camera da letto, poi al bagno, alla cucina, attraversando il corridoio, sempre più rapidamente, più nervosamente, fino a trovare questo biglietto sulla scrivania nel salone.
Lo lesse rapida e poi il foglio le cadde dalle mani.
Corse, prima con gli occhi e poi con il corpo, verso quella finestra aperta e senza un attimo per respirare profondamente guardò in basso, per strada, sul marciapiede….e quello che vide fu:
migliaia di petali bianchi, rossi, rosa, sparsi. erano ovunque!
Non capiva!
Chiamò ancora: “Lorenzo?”
Alzò lo sguardo e di fronte a lei, nello specchio, lo vide dietro di lei: stava per abbracciarla.
Dedicato a Carlo Vitti con le parole finestra e attimo. Inviami anche tu 2 parole qui nei commenti, scriverò un racconto anche per te!
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