Photo-Symphony

Quando un artista riesce ad esprimere il proprio talento impegnandosi in diverse attività, allora si crea una sorprendente corrispondenza tra le differenti discipline.
Proprio nel momento in cui la musica svanisce, ha inizio la vicenda relativa a questa breve storia.
Non conoscevo ancora l’autore delle fotografie esposte alla mostra che stavo visitando; ricordavo soltanto di avere sentito dire che si trattava della sua prima "personale" e che suonava regolarmente in una grande orchestra.
In effetti, osservando la precisione delle stampe proposte, mi accorsi che non cessava di essere un abile musicista neppure nel momento in cui impugnava la macchina fotografica.
In qualsiasi osservatore si sarebbe potuto insinuare il dubbio che i soggetti sereni, forse addirittura ingenui, avessero qualcosa di irreale e che le fotografie fossero state realizzate in un luogo inesistente o idilliaco in cui l’uomo viveva accudito da leggiadre fanciulle e circondato da una Natura benigna. Invece era tutto vero, tutto così come appariva. Il fotografo aveva “eseguito” una composizione priva di contrasti forti, senza stonature, ed era riuscito a introdurre nella medesima inquadratura il primo piano, lo sfondo e gli altri elementi con estrema armonia. Non poteva trattarsi solo di un caso; per quel fotografo-musicista ogni scatto rappresentava l’assolo di uno strumento dell’orchestra durante il Concerto Grosso della vita reale.

La locandina della mostra, che ritraeva un ruminante col quale il fotografo aveva incrociato lo sguardo in uno scenario dalla atmosfera “pastorale”, non riportava, però, alla mente la “Sinfonia del Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák né una composizione brahmsiana, ricordava, invece, la copertina di un vecchio disco dei leggendari Pink Floyd, “Atom Earth Mother”, del 1970. Ma, nonostante il vitello fosse tanto diverso dalla mucca fotografata più di quaranta anni prima, gli osservatori provavano una strana emozione e venivano percorsi nuovamente dalle famose “buone vibrazioni” di una volta.
Attualmente, il solista della fotografia espone spesso e pubblica abitualmente. I suoi lavori hanno raggiunto delle valutazioni interessanti e, naturalmente, non smetterà mai di suonare le grandi sinfonie immortali.

Non dispongo della vera locandina, ma un vitello, bene o male,
lo abbiamo fotografato tutti (perfino io).

Il testo e le fotografia sono di adinapoli (s)
Le fotografie sono di proprietà dell'autore

ENG
When an artist manages to express his talent by engaging in different activities, then a surprising correspondence is created between the different disciplines. At the very moment when the music ends, this brief story begins. I did not know the author of the photographs exhibited at the exhibition I was visiting; I only remembered hearing that he was also playing in a large orchestra. In fact, observing the accuracy of the prints proposed, I realized that he did not cease to be a skilled musician even when he was holding the camera. In any observer the doubt could have crept up that the serene subjects, perhaps even naive, had something unreal and that the photographs had been made in an unreal and idyllic place where man lived cared for by graceful girls and surrounded by a benign Nature. Instead it was all true, everything as it appeared. The photographer had "executed" a composition free of strong contrasts, without tone, and had managed to introduce the foreground, the background and the other elements with extreme harmony in the same frame. It could not be just a case; for that photographer-musician every shot represented the solo of an instrument of the orchestra during the Concerto Grosso of real life. The poster of the exhibition, which depicted a ruminant with which the photographer had crossed his gaze in a scenario with a "pastoral" atmosphere ", However, did not bring to mind the" Symphony of the New World "by Antonín Dvořák nor a Brahmsian composition, he recalled, however, the cover of an old record of the legendary Pink Floyd," Atom Earth Mother ", 1970. But, although the calf was so different from the cow photographed more than forty years ago, the observers felt a strange emotion and were again rediscovered by the famous "good vibes" of the past. Currently, the soloist of photography exhibits and publishes regularly. His works have achieved interesting evaluations and, of course, will never stop playing the eternal universal symphony.