Sostituzione etnica

in sostituzione •  2 years ago 

Quanti di voi hanno Netflix? Questa piattaforma televisiva ha fatto un “docufilm” su Cleopatra in cui la famosa regina ha le fattezze di una donna dell’ Africa subequatoriale.

In seguito a ciò gli Egiziani hanno presentato una petizione contro la Cleopatra di questo film perchè a loro avviso sta falsificando la storia.

Come hanno ampiamente dimostrato i documenti storici, Cleopatra non era nera: la sua parentela di sangue era con Tolomeo, generale macedone al servizio di Alessandro Magno che aveva fondato l’ impero tolemaico.

Pare che la petizione sia stata rimossa per incitamento all’odio razziale, dopo che aveva raccolto ben 85.000 firme.

A questo punto mi chiedo: chissà quanti testi scolastici o documentari televisivi sono stati falsificati anche se in buona fede per rendere la storia più interessante e accattivante agli occhi di chi la legge o peggio di chi la studia?

Ogni periodo storico ha avuto i suoi scribacchini per raccontare i fatti accaduti. Chissà quanti sono stati veramente neutrali raccontando le cose come stavano…

Se Cleopatra era bianca e oggi viene rappresentata come nera, forse qualcuno vuole fare in modo che la civiltà bianca perda importanza.

Non a caso si parla di sostituzione etnica. Anche il ministro Lollobrigida ha detto che dobbiamo fare più figli per evitare che questo accada.

A parer mio gli occidentali danno fastidio perché abbastanza colti e ricchi da desiderare la felicità e di non essere più schiavi del lavoro.

Quindi sono persone poco inclini a farsi sottomettere.

Penso che l’ immigrazione, più che pericolosa per la nostra etnia, sia pericolosa per i diritti acquisiti sul lavoro, con paghe decenti e orari vivibili. Gli immigrati sono sotto pagati e fanno orari impossibili. Quindi porteranno indietro di cinquant’anni il mondo del lavoro italiano.

Inoltre, persone che arrivano da lontano portano nel nostro territorio culture e abitudini diverse cambiando ulteriormente il nostro stile di vita, le idee religiose, le abitudini culinarie ecc.

Credo che se non conosciamo bene la nostra storia vivremo senza una vera identità lasciandoci trasportare a destra e a manca dalle nuove culture senza un pensiero critico o una scelta dettata dalla consapevolezza di chi siamo.

Per rispettare le culture altrui finiamo per far torto alla nostra: vedi

l’ episodio della maestra che la scorsa settimana si è permessa di pregare un’ Ave Maria in classe con i suoi alunni ed è stata sospesa dall’insegnamento perché la scuola, essendo laica , non deve insegnare la religione.

Laica non vuol dire atea, e comunque l’insegnante aveva avuto il permesso da tutti i genitori per poter fare questo tipo di attività, ma quanto pare portare i nostri figli a un attimo di introspezione e preghiera è quasi un reato. Le nostre radici cristiane devono essere smantellate dalla mente di chi incomincia un percorso di formazione.

Ricordo quando da bambina prima di iniziare la giornata scolastica si faceva il segno della croce e si diceva un Padre Nostro o un’ Ave Maria: era come un buon auspicio per la giornata.

Adesso sono accettate le pratiche di altre religioni ma le nostre stanno diventando tabù.

Sembra che la scuola non voglia formare persone consapevoli ma forse dei semplici automi senza un pensiero proprio. Un tempo quando studiavamo un testo dovevamo esporlo a modo nostro, per far comprendere cosa avevamo capito e cosa pensavamo di ciò che avevamo letto o studiato. Oggi i nostri ragazzi si studiano ma per esaminarli gli insegnanti fanno loro dei veri e propri quiz. Devono rispondere alle domande con crocette. Non fanno un lavoro di critica e di riflessione. Devono solo avere delle nozioni da non mettere mai in discussione.

E’ ovvio che poi prenderanno per buono ogni “docufim”che la tv o qualsiasi altro apparato gli propinerà come quello della regina Cleopatra nera, senza porsi domande.

Il 25 aprile è la festa della liberazione d’Italia.

Gli Americani ci hanno aiutato a liberarci da una spaventosa dittatura ma 78 anni dopo siamo ancora una colonia americana e non abbiamo scelta alcuna sul nostro territorio. Dobbiamo obbedire ai loro ordini andando anche contro la nostra Costituzione che ripudia la guerra: non ci sono soldi per le pensioni o gli ospedali ma si stanziano soldi per gli armamenti da mandare in Ucraina come testimoniato dai video del passaggio su treni alla stazione ferroviaria di Udine di carri armati diretti in Ucraina.

Ci passa sotto gli occhi la realtà che non vogliamo vedere e della quale siamo responsabili con la nostra passività.

Impegnamoci in prima persona a combattere ciò che è falso e ingiusto, diventiamo re e regine autentici del nostro mondo.

Lisa Ermacora

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