La traccia degli sci, cos'è e a cosa serve?

Per chi non ha la fortuna di conoscerlo o di esserne appassionato, lo sci alpino è uno sport che si gioca sul filo dei centesimi di secondo. Magari ci sono piste lunghe 4 o 5 kilometri, e la differenza tra la vittoria e la sconfitta può essere di un solo centesimo! Addirittura, negli anni '70, ai tempi della valanga azzurra, erano stati implementati i millesimi di secondo e pensate che Gustav Thoeni, campionissimo italiano e tra i più grandi di tutti i tempi, è arrivato secondo nella discesa libera di Kitzbuhel, ancora oggi la più famosa e difficile del mondo, per un solo millesimo!

Questa piccola introduzione per illustrarvi come ogni piccolissimo dettaglio può fare in modo di cambiare la vita di uno sciatore agonista. A partire ovviamente dal gesto tecnico, per passare alla struttura fisica dell'atleta, alla sua potenza e resistenza, ma anche e soprattutto dagli sci. Sci veloci possono farti guadagnare anche mezzo secondo per gara. Gli sci possono nascere veloci o lenti già in fabbrica, a volte due sci prodotti lo stesso giorno, con le stesse caratteristiche, quando sono messi sulla neve hanno velocità completamente diverse! E' sufficiente una leggerissima differenza di pressione atmosferica, o temperatura, o umidità, che la soletta in grafite viene "cotta" meglio o peggio. Gli atleti di Coppa del Mondo e alcuni "tester" selezionati, infatti, passano intere giornate a testare appunto gli sci: si hanno a disposizione 50 paia di sci e, uno per volta li si usa facendo un pezzo di pista cronometrato, tutto dritto, per 20-30 secondi, senza spingere. Da qui se ne selezionano 10 o 20 e si rifa la stessa procedura il giorno dopo, o con un altro tipo di neve. Alla fine, l'atleta avrà a disposizione un "parco sci" di 50 paia, suddivisi per tipologia di neve. Ci sarà quello che "rende" di più con temperature "canadesi", quindi -25°, altri su nevi più alpine, altri su nevi più umide, altri su nevi più secche. Per esempio, quest'anno a Febbraio ci saranno le olimpiadi a Peyong Yang, in Korea, e sicuramente il lavoro più grosso sarà stato fatto per trovare il miglior sci adatto a quelle nevi, generamente molto secche.

Se non si fa parte di questa élite di altissimo livello, ma si svolgono comunque gare importanti, non si hanno a disposizione tutti questi sci...ce ne sono due o tre per stagione, di cui uno sarà da allenamento e gli altri due si cercherà di fare qualche test per vedere quale può essere il più veloce o il più bello da sciare.

Si può comunque cercare di rendere lo sci più veloce attraverso la tracciatura della soletta: la traccia dello sci è un disegno della soletta, composto da tante fessure, che hanno la funzione di far scivolare verso la coda le microscopiche goccioline che vengono a formarsi tra la neve e lo sci a causa dell'attrito e che rendono possibile lo scivolamento.

La traccia varia quindi a seconda del tipo di neve: una neve più fredda avrà dei cristalli molto fini e le goccioline saranno piccolissime. Una neve più calda e più umida invece ha dei cristalli molto più simili a granuli, ricchi di acqua, quindi le goccie saranno più grandi. Pensate alle gomme delle vostre macchine: più hanno il battistrada "alto", più acqua riescono a far defluire; al contrario, se avete delle gomme consumate, che hanno quindi poco battistrada, rischiano di farci fare acquaplaning e farci perdere l'aderenza. Nello sci è la stessa cosa, con la differenza che l'acqua deve essere fatta defluire in maniera corretta per poter andare più veloce!

Traccia per nevi medie, si può vedere che le scanalature, non molto larghe, incanalano l'acqua verso le code, per farla defluire in linea retta

Traccia per nevi più fredde. Si vedono le scanalature molto più fini e con un disegno a "v" rovesciata, che permette di creare più attrito e quindi scaldare la neve che altrimenti non produrrebbe le goccioline d'acqua

Come potete immaginare, quindi, la scienza che sta dietro a questo sport è di altissimo livello. Nelle prossime puntate, se vorrete, vi spiegherò altri "segreti" di questo fantastico mondo, di cui faccio parte fin da bambino.

Ecco il video esplicativo, fatto con Fabio De Crignis, ex atleta di Coppa del Mondo nell'epoca di Alberto Tomba, con due podi all'attivo. Buona visione!