Road To Bosnia #2 - no Frontiers, no Countries - [ITA/ENG]

in travel •  7 years ago  (edited)

Slovenia

Slovenia on the Road

hey … sveglia!

Il sole era già alto e quello che ci aspettava era un altro giorno di viaggio. La colazione del giorno prima ci ha spinto a rimandare quel momento sacro della giornata a dopo varcato il confine. Avevo bisogno di un caffè, ma ero anche curioso di sapere cosa si beve solitamente al bar in Slovenia. Prima di partire ci eravamo ripromessi di tuffarci del tutto nelle realtà locali, e questo prevedeva in primis l’uso di strade statali, mulattiere e viottoli. Non avevamo ancora idea di quanti chilometri avremmo percorso, se ci fossimo stufati dopo 48 ore volevamo essere liberi di tornare indietro, se il viaggio ci avesse preso avremmo seguito il nostro istinto seguitando a scendere verso sud. Nessuna data di ritorno prestabilita, nessun vincolo di budget. Volevamo sentirci liberi.
Su internet avevo letto che uscendo dal confine Italiano a Trieste si imboccava immediatamente l’autostrada, e per evitarla, chi ha scritto la guida si era prodigato in tutta una serie di indicazioni e foto che sapevo mi avrebbero fatto perdere la testa. Le autostrade Slovene non hanno caselli ma possono essere percorse solo a fronte del pagamento di un ticket onnicomprensivo, se le avessimo imboccate per sbaglio senza ticket e ci avessero beccati…

The sun was already high and what was waiting for us was another day of travel. The breakfast of the day before, prompted us to postpone that sacred moment of the day, after crossing the border. I needed a coffee but I was also curious about what you usually drink at the bar in Slovenia. Before leaving, we had promised to plunge completely into the local realities, and this involved first of all the use of state roads, mule tracks and paths. We still had no idea how many kilometres we would travel, if we had been stubborn after 48 hours we wanted to be free to go back, if the journey had taken us we would have followed our instinct and continued to descend south. No fixed return date, no budget constraints. We wanted to feel free. On the internet I had read that when leaving the Italian border in Trieste, the highway was immediately taken, and to avoid it those who wrote the guide had worked hard in a whole series of directions and photos that I knew would make me lose my head. Slovene motorways do not have toll booths but can only be used for a comprehensive ticket payment if we accidentally entered them without a ticket and had slipped in....

E che il viaggio abbia inizio

Il giorno prima di partire mi ero scaricato tutte le mappe offline Slovene, Bosniache e Croate. Impostiamo quindi Google Maps per evitare tratti con pedaggio, correggo poi qualche tratto manualmente sul tragitto, e partiamo. Non lo sapevo ancora, ma forse l’impostazione che del navigatore era un pochino troppo estrema. Persi tra i boschi su una mulattiera, dopo appena 20min, e siamo ancora in Italia!!! Ma il punto è che perdersi fa proprio parte della mia idea di viaggio e allora decidiamo di non demordere e andiamo avanti.
E finalmente eccola là, la nostra prima frontiera! Il bello di attraversarla tra le montagne sperdute è che non c’è fila, la polizia è rilassata e vedere qualcuno la mette di buon umore. Così ci sorridono amichevolmente e ci chiedono i documenti. Io passo la mia patente, quella di Beibb e i documenti dell’auto, poi fisso il volto del poliziotto aspettando una reazione che puntualmente arriva. Apre la mia patente e non riesce a trattenere un sorriso, alza un pochino imbarazzato lo sguardo e mi scruta, poi di nuovo gli occhi sulla patente, la gira come ad accertarsi che non sia uno scherzo e fissandomi di nuovo sgrana gli occhi come a cercare consenso e chiedermi “ma sei proprio tu?”. E’ un classico, in realtà un mio cavallo di battaglia per sciogliere il ghiaccio, una foto del mio periodo rockettaro con i capelli lunghi fino al sedere e lo sguardo sognante perso nel vuoto che solo un diciottenne può permettersi. L’ultima volta che mi fermarono i carabinieri, una notte di qualche anno fa, un omaccione in divisa tutto d’un pezzo, di cui non vedevo il volto, si abbassa sul finestrino e mi fa: “Aho… Bei tempi eeeehhh!!!” e abbiamo passato i successivi 20 min a chiacchierare di musica. Non capisco mai se è un “complimento” per la foto… o un “offesa” per la mia condizione attuale. Mi rimarrà sempre il dubbio.
Perdersi tra le montagne Slovene è piacevole, ogni volta che mi ritrovo in un posto nuovo finisco sempre per cercare di capire se c’è qualche particolare che me lo potrebbe far chiamare CASA. Le differenze maggiori che ho sempre trovato con le nostre montagne? E’ che da noi si percepisce siano una lingua, come le due lingue di terra che le costeggiano e che compongono tutta la penisola. Dove sono ora invece se ne percepisce la vastità, lo spessore. Sembrano durare per sempre. Ma poi come sempre accade, inizia la discesa.

The day before I left, I had downloaded all the offline maps of Slovenia, Bosniakia and Croatia. Let's then set Google Maps to avoid toll sections, then fix some stretches manually on the route, and we start. I didn't know yet, but perhaps the navigator's approach was a little too extreme. Lost in the woods on a mule track after just 20min, and we are still in Italy! But the point is that getting lost is just part of my idea of travel and then we decide not to demoralise and we go on. And finally there, our first frontier! The nice thing about crossing it in the remote mountains is that there is no queue, the police are relaxed and seeing someone puts you in a good mood. So they smiles us friendly and ask us for the documents. I pass my driving license, that of Beibb and the documents of the car, then fix the face of the policeman waiting for a reaction that punctually arrives. He opens my driving license and doesn't manage to keep a smile, he raises his eyes a little embarrassed and looks at me, then he looks at me again on the driving licence, turns it around to make sure that it's not a joke and fixing my eyes again as if he were looking for consent and asking me "but are you yourself? It's a classic, actually my battle horse to melt the ice, a photo of my rocket period with long hair up to the seat and the dreamy look lost in the void that only an eighteen years old can afford. The last time the Carabinieri stopped me, one night of a few years ago a little hammer in uniform all of a piece of which I did not see his face, lowers on the window and makes me: "Aho... wonderful times eeeehhh!" and we spent the next 20 minutes chatting about music. I never understand if it's a "compliment" for the photo... or an "offense" for my current condition. I will always remain in doubt. Getting lost in the mountains of Slovenia is pleasant, every time I find myself in a new place I always end up trying to understand if there is any detail that could make me call it HOME. The greatest differences I have always found with our mountains? It is that we perceive them as a language, like the two tongues of land that border them and make up the whole peninsula. Where are now, instead, one perceives its vastness, its thickness. They seem to last forever. But then, as always, the descent begins.

La Croazia e buoni propositi

“Ma avevamo detto di non farci zone turistiche…”
“Si lo so… ma guarda che mareeeee!!!”
Croazia

Un Tuffo in Croazia

E così i buoni propositi (che anche qui erano più un canovaccio che una regola) cedono il passo, come faranno di continuo durante tutto il viaggio, allo splendore di mare e isole che stiamo costeggiando, e al desiderio di immergersi per riprendersi un po’ dal caldo. Dopo un giretto nei dintorni di Fiume, troppo industrializzati per tuffarsi in acqua, ci spostiamo più verso sud e ci agguantiamo la nostra caletta dalla quale non vorremmo più andar via. Ma comincia a farsi tardi, e non abbiamo ancora un posto per passare la notte. Sappiamo di voler vedere Rastoke, un piccolo paradiso nell’entroterra Croato. Le immancabili app ci vengono incontro e così troviamo un posticino fattibile, non troppo lontano dal sito. Comodo, sicuramente, ma mi manca l’emozione di dover girare per i vari b&b a chiedere se avessero un posto libero, rischiando di passare la notte in macchina, cosa per altro che puntualmente almeno una volta succedeva sempre.

"We said: not tourist areas....". "Yes I know.... but look at the seaaaa!!" And so, the good intentions (which were more a path than a rule) give way, as they will do it again throughout all the journey, to the splendor of the sea and islands that we are coasting, the desire to dive to recover a little bit from the heat. But it starts to get late, and we still do not have a place to spend the night. We know we want to see Rastoke, a small paradise in the Croatian hinterland. The inevitable apps help us and so we find a workable spot, not too far from the site. They makes you comfortable, surely, but I miss the excitement of having to shoot for the various b&bs to ask if they had a free place, risking to spend the night in the car, something else that punctually at least once always happened.

1000 e non più 1000… app (una divagazione sul tema)

Mi chiedo dove finiscano i rapporti umani quando c’è un’app per ogni nostra esigenza. Ma mi sento vecchio soltanto nel pensarlo… figuriamoci quando poi mi balena in testa: “era meglio prima di internet”. Booom prendo 100 anni in un sol colpo. Comunque diciamo che almeno adesso hai la possibilità di scegliere, ma dentro di me so che non è vero, e che vecchio o non vecchio, tutte queste app mi hanno tolto il novanta percento dell’avventura e del divertimento.
Quando bazzicavo il mondo delle startup, conobbi dei tipi che volevano fare un’app per far incontrare in viaggio viaggiatori SOLITARI, con cui condividere il viaggio stesso. “Fico… da paura!” la reazione di tutti. Ma come fico… Santa madre ma questo è un ossimoro, una contraddizione in termini! A me piace viaggiare da solo. Come lessi una volta, in solitaria il tempo tra pensiero ed azione è nullo. Non devi cedere a compromessi.

I wonder where human relations end when there is an app for all our needs. But I feel old only thinking about it.... let's face it when I hang my head: "it was better before the internet". Booom I grow 100 years in one go. However, let's say that at least now you have the choice, but inside me I know it's not true, and old or not old, all these apps have taken me off ninety percent of the adventure and fun. When I went through the world of startups, I came up with guys who wanted to make an app to bring together solitary travelers, with whom I could share the journey. Fico.... from fear "the reaction of everyone. But as fig tree.... Holy mother but this is an oxymoron, a contradiction in terms! I like to travel alone. As I once read, solitary there's no time between thought and action. You do not have to compromise.

Rastoke un piccolo paradiso

Rastoke

Rastoke

La squadra del Motel che abbiamo trovato è formata tutta da giovani, anzi giovanissimi. Sembrano così affiatati che non solo fa venir voglia di rimanere a dormire, ma anche di lavorare con loro. Quando chiedo il nome al ragazzo che ci mostra le camere ci dice “mi chiamo Dorian, come Dorian Gray, ma potete chiamarmi: The little Boss”.
Persa in una valle del tutto anonima, e con una urbanizzazione discutibile, quando approdi a Rastoke ti sembra di aver aperto un varco nella pellicola de Il Signore degli Anelli e di essertici catapultato dentro. Uno squarcio nella terra costellato di bellezze naturali e artificiali perfettamente armonizzate tra loro. Un dipinto impressionista grazie alle particelle d’acqua in sospensione dovute all’impatto delle innumerevoli cascatelle. Le foto panoramiche non renderebbero giustizia. Penso che lascerò solo qualche particolare, altrimenti se poi ci arrivate e lo avete visto in foto vi perdete lo spettacolo della sorpresa. Un consiglio però, vedetelo di sera. Il buio regala a questo angolino una poesia e un mistero che la luce dell’alba svela irrimediabilmente.
Ci prendiamo il nostro meritato caffè in piccolo bar sopraelevato, una delle tipiche strutture del luogo.

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Finalmente il nostro caffè

Ho voglia di parlare con la gente del posto, ma è un posto turistico, quei pochi autoctoni che sono rimasti ti vedono come un fastidioso portafogli da cui attingere. Qui siamo turisti, non siamo ancora FORESTIERI. Non vogliamo rimanere più di una notte. Non è ancora questo il nostro viaggio. Sono sicuro che domani le cose cambieranno in meglio.

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The Motel team we have found is made up of young people, or rather very young people. They seem so close to each other that not only does it make you want to stay asleep, but also work with them. When I ask the name of the guy who shows us the rooms, he tells us "my name is Dorian, like Dorian Gray, but you can call me: The Little Boss". Lost in a completely anonymous valley, and with a questionable urbanization, when you land in Rastoke you seem to have opened a door in the film The Lord of the Rings and to be catapulted into it. A glimpse into the land studded with natural and artificial beauties perfectly harmonized with each other. An impressionist painting thanks to the suspended water particles caused by the impact of countless waterfalls. Panoramic photos would not do justice. I think I'll leave just a few details, otherwise if you get there and you've seen it in the photo you miss the show of surprise. However, I suggest you see it at night. The darkness gives this corner a poetry and mystery that the light of dawn unveils irremediably. We take our well-deserved coffee in a small raised bar, one of the typical structures of the place. I want to talk to the locals, but it's a tourist place, those few locals who have remained see you as an annoying wallet from which to draw. Here we are tourists, we are not yet foreigners. We do not want to stay more than one night. This is not yet our journey. I am sure that tomorrow things will change for the better.

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pppss… hey, vi rivelo questa cosa, non perdetevi il racconto di domani. Sarà quello forse più significativo di tutto il viaggio, non per la strada, ma a livello umano! Uno ragazzetto sconosciuto fino a qualche ora prima, ci aprirà gli occhi sulla storia di un popolo e su come questa ci venga raccontata. Vero o falso che sia, quello che sentiremo ha cambiato radicalmente il mio punto di vista. Chissà cosa farà al vostro… magari vi spingerà ad andare ad indagare meglio! Me lo auguro proprio.

ppss.... hey, I tell you this thing, don't miss the story of tomorrow. It will be perhaps the most significant of all the journey, not about the road, but about humans! A little boy who is unknown until a few hours before, will open our eyes to the story of a people and how it is told to us. Whether it is true or false, what we will hear has radically changed my point of view. Who knows what it will do to yours.... maybe it will push you to go to investigate better! I hope so.

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Bravo, bel post, bella anchebla digressione sulle app. Io mi domando spesso ma come facevo senza alcune app xD E a come mi sia cambiata la vita con l ' avvento dello smartphone . Bello anche il pezzo sull' albergo. Ma era tipo ostello? Che questa cosa mi e sfuggita . :)

Grazie del commento.
Quanto alla tua domanda la risposta è No, era un B&B/Hotel credo, oggi è tutto uguale cambiano solo i nomi per questioni fiscali. Ma sotto aveva il ristorante, per quello abbiamo potuto guardarli all'azione. Non l'ho mai fatto perché sono una frana con queste cose, ma credo gli scriverò una bella recensione.

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