10 luglio 2014 - Parco Arvi

Questa mattina ,in compagnia, si parte poco dopo le sette per andare al centro di Medellin dove si può prendere la metro fino al terminale per poi salire sulla cabina o sul metrocable che ci porterà fino ai 3000 metri. Appena saliti sulla cabina si avverti un piccolo dondolio come succede quando si prendono le cabine o le seggiovie nelle zone sciistiche. Nel primo tratto abbiamo avuto una visuale stupenda della città per poi vedere colline verdeggianti coltivate a mais che viene utilizzato per l’Arepa. Era una pietanza preparata e consumata dalle popolazioni indigene precolombiane residenti nei territori dell'attuale Venezuela, Colombia e Panamá, che ancora oggi lo considerano un piatto nazionale tradizionale, in particolare Venezuela e Colombia.

Dopo circa tre quarti d’ora abbiamo raggiunto il parco Arvi,ove gli addetti ci hanno detto che potevamo utilizzare il bus per il giro oppure andare con le guide a piedi per visitare questi posti.
Il parco è un progetto di Medellin che ha creato una delle più grandi riserve naturali della regione. L'attrazione recente è un'altra spinta per la città di Medellin, che ha recentemente subito una completa trasformazione e che attrae viaggiatori e turisti provenienti da tutto il mondo per vedere la città dell'eterna primavera. Parque Arvi si trova sul bordo orientale della città e si può accedere sia con funivia che con veicoli. La zona è piena di fauna lussureggiante spettacolare ed è un importante spartiacque per la zona così come importante riserva naturale biologica per piante e animali nativi della zona.
Mi hanno detto che il personale del parco mette a disposizione gratuitamente le guide a piedi o in bus per visitare la zona e far ammirare la natura in modo da attiare sempre più turisti. Fanno ciò anche per evitare che la gente possa perdersi come è successo in passato quando sono avvenuti gravissimi incidenti.
Dato il giorno lavorativo siamo pochissime persone; il sabato e la domenica giungono moltissimi gruppi. Partiti con la guida in un gruppo di una quindicina di persone ci siamo avviati lungo il percorso pedonale dopo aver fatto alcuni esercizi di riscaldamento dato che molte persone si muovono difficilmente a piedi abitando nei grandi centri.
La didattica è proseguita dopo aver percorso un tratto in quanto la guida ci ha diviso in gruppi dicendo di stabilire ad occhio nudo i punti cardinali nel caso in cui ci perdessimo nella foresta in modo da poter rientrare nel primo centro abitato. Abbiamo anche dovuto spiegare alla fine il perché della nostra scelta.
Abbiamo proseguito per un altro tratto e subito dopo la guida ci ha invitato a pensare come reagire nel caso in cui fossimo stati sorpresi dalle tenebre della notte. Il gioco è continuato perché dovevamo provvedere a costruire un piccolo rifugio per la notte senza danneggiare la natura. Alla fine ci ha spiegato che il rifugio migliore sarebbe quello basso e piccolo in modo da proteggersi dal freddo della notte.

Infine ci ha parlato delle proprietà nutritive delle piante in modo da sapere come procurarsi acqua e cibo in caso di bisogno evitando quelli nocivi come fanno gli animali.
Alla fine della passeggiata siamo ritornati al punto di partenza per preparare una scheda che la guida doveva consegnare alla sua coordinatrice universitaria perché si sta laureando nel campo del turismo.
Nella fase del ritorno in autobus mi sono fermato a Sant’Elena ove mi è stato parlato della festa dei fiori.
Sant’Elena è uno dei cinque distretti della città di Medellin vicino ai comuni di Copacabana, di Bello, di di Rio Negro e di Guarne. Si trova a 2.600 metri di altezza con elevata piovosità e basse temperature. Si tratta di un clima tropicale umido con influenza della montagna, con una temperatura media di 14,5 gradi.
La sua economia si basa sulla coltivazione di patate, fiori, more, fragole, produzione di latte e di prodotti forestali estrattivi. Molta importanza è data alle attività ricreative e al turismo.
Nella piazza del paese si svolge il festival per mostrare la cultura Silletero, dove i visitatori si riuniscono per vedere come la popolazione s’impegna a riempire di fiori le silletas di madera o sedie di legno.