23 luglio 2014 - Bogotà

in travel •  7 years ago 

Oggi dopo la colazione con un giovane teologo che ho anche avuto come guida sono andato al centro per visitare la città. Grazie a lui ho potuto prendere i due transmillennio giusti per giungere al centro. Sono rimasto a bocca aperta nel vedere il traffico eccezionale e nel constatare i bus strapieni. Come prima cosa siamo andati a vedere la chiesa di San Francesco D’assisi che è stupenda come architettura e che mi ha lasciato strabiliato per la sua ricchezza di addobbi dietro l’altare maggiore. Non ero abituato in Colombia a vedere strutture di questo genere che mi ricordano molto quelle osservate in Messico.
Da lì siamo usciti ed abbiamo visto il centro della della Candelaria che riunisce un insieme di antichi quartieri che raccolgono un importante patrimonio architettonico
Tutto il settore si sviluppa intorno alla Plaza Bolivar con al centro la Statua di Simon Bolivar il Libertador.
E’ stata chiamata Plaza Mayor utilizzata in passato per rappresentazioni civili, militari, come mercato, circo dei tori e luogo di esecuzioni. Sulla piazza si affacciano diverse costruzioni rappresentative di vari stili ed epoche architettoniche, prima di tutte la Cattedrale, che fu costruita nel luogo dove venne innalzata la prima chiesa di Bogota nel 1539.

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Dopo aver visitato la piazza grande eravamo indecisi se visitare i musei o andare al santuario di Monserrate, facilmente raggiungibile da Bogotà, che regala una favolosa vista su tutta la città ed i suoi dintorni.. Dopo aver ponderato le varie possibilità ed il tempo rimasto siamo andati a visitare il Museo Botero ove sono esposte in modo intelligente le opere di questo artista. Oltre alle sue trecento opere si trovano opere di altri artisti. Picasso, Dali, Miro, Silsley, Renoir, Giacometti, Manzu.
Usciti da lì abbiamo potuto vedere le varie fasi del processo della coniatura delle monete nei vari periodi storici. Nei pressi c’è una mostra della pop-arte della seconda metà del novecnte che forse non siamo riusciti a comprendere.
A questo punto visto che non c’era il tempo di andare al santuario siamo andati a visitare il Museo dell’indipendenza in cui si parla degli evento che scatenarono la proclamazione dell'indipendenza nel 181. Nell’esporre i vari periodi si seguivano gli avvenimenti locali collegati con quelli dei vari continenti attraverso una mappa concettuale ben strutturata.

Subito dopo siamo andati a visitare il Museo che ha una collezione di piu di 36.000 pezzi dì oreficeria precolombiana e 20.000 di oggetti di pietra, ceramica, tessili e di pietre preziose appartenenti alle culture pre-colombiane. E’ considerata la più importante del mondo nel suo genere. Visto che era l’una del pomeriggio abbiamo cercato di vedere velocemente gli ultimi piani del museo e per dire la verità bisognava impiegare alcune ore a vedere tutto per bene.
Dopo siamo rientrati nel seminario per il pranzo e per iniziare a preparare lo zaino in quanto domani dovrò partire per la Finca fino a domenica.
Ho trascorso in santa pace questi due giorni tra questi ragazzi che stanno preparando il loro futuro.
Avrei potuto visitare il santuario i Monserrat da dove si può ammirare tutta la città e il museo nazionale; purtroppo il tempo trascorso a Bogotà è stato molto breve.

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MI ha sempre affascinato un viaggio in Colombia, in particolare vedere Bogotà. Questo articolo risale alla data nel titolo?

Si, sto riportando il mio diario degli ultimi 3 anni che mi ero sempre promesso di scrivere e che non avevo mai fatto!