Nel lungo mese di vacanza che ho passato in Romania l’estate scorsa, ho avuto la possibilità di recarmi all’immobile e silenzioso Lago Rosso, il lago più grande del Paese situato nel distretto di Harghita, nel cuore dei Carpazi orientali.
Questo particolare lago è caratterizzato dalla presenza di ceppi d’alberi morti che spuntano dall’acqua, la quale appare calma e ricca di alghe che sfiorano la superficie. La sua formazione è avvenuta nel 1837, a causa di alcune frane che provocarono il blocco di tre ruscelli, e il suo nome deriva dal suo colore rossastro, dovuto alla presenza di depositi di ossido di ferro in sospensione, nonché dal nome di uno dei ruscelli dai quali fu creato, il ruscello Rosso.
Accanto al lago si trovano le Gole di Bicaz, ovvero una stretta gola lunga 8 km che collega la Transilvania alla Moldavia (intesa come regione della Romania, non come Paese). Queste gole, createsi a causa dell’erosione della roccia calcarea, formano un paesaggio spettacolare con pareti alte più di 300 m, che vi faranno sentire piccoli davanti a tanta grandezza. È un luogo unico che vale la pena di visitare se vi trovate nei paraggi. Le pareti rocciose vi appariranno minacciose e imponenti e vi faranno capire quanto questa meravigliosa terra possa essere selvaggia e affascinante al tempo stesso, d’una bellezza magnetica che vi conquisterà.
Ma, tornando al Lago Rosso, va detto che esso è conosciuto anche come il Lago Assassino a causa di alcune leggende riguardo il motivo della sua nascita. Secondo una leggenda esso si formò con il sangue di un gruppo di giganti, i quali erano seduti sotto il fianco della montagna quando questa franò, provocandone la morte. Un’altra leggenda invece racconta di una fanciulla di una bellezza senza eguali, snella come un pioppo al vento, con capelli neri e occhi del colore del fogliame d’un abete bianco, che viveva nella città di Lăzarea. Essa, ad una fiera, incontrò un ragazzo coraggioso e dalle molte abilità del quale si innamorò subito. Il giovane allora le domandò di sposarlo regalandole un fazzoletto di seta, ma purtroppo il matrimonio non ebbe luogo poiché il ragazzo venne convocato dall’esercito.
La ragazza rimase ad attenderlo ogni giorno alla sorgente, ma una sera passò di lì un brigante che si innamorò di lei e che la caricò sul suo cavallo per portarla nella sua caverna tra le montagne. Il mascalzone le promise enormi ricchezze se l’avesse sposato ma la fanciulla rifiutò. Così il brigante decise di sposarla nonostante il suo rifiuto e la ragazza, disperata, chiese aiuto alla montagna, la quale provocò una tempesta che spazzò via tutto, così i due rimasero intrappolati sotto le rocce dall’inondazione. La morte del brigante rattristò molto i suoi due amici, uno dei quali si dice che da quella volta guardi con nostalgia il lago nella speranza di ritrovare il suo amico.Il Lago Rosso è quindi un luogo ricco di mistero e naturale bellezza. Uno stretto sentiero ne costeggia le rive e, se lo percorrerete nel silenzio, potrete sentire tutti i rumori della natura; inoltre vi potrà capitare che tante piccole ranocchiette vi attraversino la strada nel tentativo di raggiungere il verde del bosco, perciò attenzione a dove mettete i piedi!
È possibile anche noleggiare una barca per mezz’oretta per fare un giro sul lago e apprezzarne appieno le profonde acque custodi di antichi segreti. Quando ho immerso lo sguardo nelle loro oscure profondità un ancestrale senso di tranquillità mi ha pervaso, mentre l’aria fresca del placido venticello estivo mi sferzava il viso con delicatezza. Lì, tra il suono dei remi che muovevano piano l’acqua e il rilassante sottofondo della natura proveniente dalla foresta circostante, ho davvero capito cosa volesse dire sentirsi in pace.
Fonti immagini: tutte le immagini sono di proprietà dell'autore.
wow che posto affascinante.
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