Non sbranarmi

in writing •  5 years ago 

leonessa 2.jpg

No!
Muoviti piano…sta fermo…muoviti piano…criniera…
Guarda…guarda…non guardare…quello, uomo, con la telecamera…leone…leoni…safari, ma che safari?!
Non dimenticherò mai più.
Anche stanotte…tutte le notti…mi appare quell’uomo, con la macchina fotografica o era una telecamera?!
Ma chi se ne frega cos’era!!!!
Tutte le notti, vedo…non guardare…guarda, morboso, violenza, sangue zanne, denti, fauci con bava, pelle strappata…
Leonesse sonnecchiano…afa…tutto giallo arso di savana…vedo uomo…sempre mi ritorna nelle notti che non riesco a dormire per più di due ore…che ho paura di addormentarmi che arriva quell’uomo, là, più in là di me, che sto sulla macchina in quel safari di un tempo disgraziato…
Fermo…non avvicinarti.,..ma sto zitto…temo risvegliare dal torpore leonesse e criniere.
Ma lui…no!
Cammina tranquillo, cauto…leonesse sonnecchiano…sonnecchiano…ma come si fa a dire sonnecchiano come se fossero esseri umani nel pisolino del pomeriggio…
Uomo, sahariana, cappello contro sole brillante e nebbioso, scarpe che passeggiano verso leonesse, sono cinque le leonesse…
Dormi, dormi, dormi sottoterra, dormi più che dormire, dormi nel profondo della dimenticanza…dai! Ce la fai! Questa notte, no, non torna il sogno, stai a casa sogno, stai laggiù nella savana, con le leonesse…non dormire, dormi ma non sognare, sogna che sogni, sogna che stai per sognare ma che arriva il giornalaio che ti porta le parole crociate, sogna che stai per sognare l’uomo con la telecamera, ma non lo sogni perché arriva la nonna che ti prepara gli agnolotti al brasato e tu sogni quel gusto e non sogni quel laccio che ti stringe lo stomaco vedendo nel sogno l’uomo con la telecamera e il gusto diventa di sangue come quando ti mordi per sbaglio la lingua…no!
Eccolo è arrivato il sogno, quel sogno, il sogno che doveva stare in vacanza per una notte, ma quel sogno è puntuale come…come…come…la morte.
Lo vedo: l’uomo, con la telecamera…si avvicina alle leonesse…lo conosco…dorme nel mio albergo…a Nairobi…e poi nella tenda vicina…mi fa vedere i suoi filmati…non avvicinarti..che ha filmato la carica degli elefanti e il rito di corteggiamento delle giraffe, e la gazzella inseguita dal leopardo…ora è lì…fermati ci beviamo una capirinha…dai!
Sussurro, nel sogno, dai! Indietreggia, gli sussurro indietreggia amico, non uno scatto, non un respiro più forte, non un suono di clic o di ronzio di macchina…
Uomo, conosco, capirinha, cappello, mani nude, nudità delle leonesse, non avvicinarti amico…finisci sogno, svegliami, svegliati, sveglio, no, sono nel sogno e non posso evadere, sono recintato nel mio sogno…
Lo guardo, non riesco a voltare lo sguardo, il collo è impietrito come colonna di marmo, anzi di pietra se sono impietrito, gli occhi incollati laggiù, alle leonesse…
E lui cammina, sempre più vicino, sempre più vicino, sonnecchiano, occhi socchiusi, parte ronzio, telecamera in azione, motore, partito! ciak, azione!, ronzio, ronzio…
Movimento, corpi di leonesse, come un mare in tempesta, come un’onda unica, come veli scompigliati dal vento, come eruzione di soffione, sorgono le leonesse, fermati sogno, sogno non sognare, si sollevano le leonesse, come zombie dalle tombe,sembra tutto al rallentatore in questo sogno incubo dimenticanza non possibile, si alzano come risvegliate da pace interiore felina…ferme, leonesse, ferme, tornate a sonnecchiare, vi prego…
No!
Gli balzano sopra come sudario, come valanga molle, come tentacoli viventi, unghie nel sole, luccichio di occhi non più socchiusi, zampate, sangue, nel ventre, uomo scappa non può, scompare nel mucchio, senza un grido, alla gola fauci, denti negli occhi, gola, ancora gola di sangue, sbranato, sbranato, sbranato, sbranato, sbranato
Rotola di lato la telecamera.
Gambe ancora spuntano dal mucchio selvaggio muovendosi e scalciando, laceri pantaloni, una mano scivola su un collo di leonessa quasi accarezzandolo, ingoiata, muso insanguinato solleva sguardo verso di me, brevemente ma quanto basta per vedere un ignoto messaggio che mi lancia…non guardare…
Sbranato, sbranato, sbranato.
Sogno non sognare, non tornare, non tormentare, non ripetere, non sbranarmi.

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I disegni sono dell'autore

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