Guidare, una passione infinita

Mi è sempre piaciuto guidare, la patente è stato un sogno ed un obiettivo preciso, da conquistare al più presto, infatti a 18 anni e 3 mesi avevo già la mia bella patente di guida, perché volevo averla al più presto. Mi iscrissi subito alla scuola guida, un mese prima dei 18 anni iniziai a fare qualche giretto nelle vie limitrofe a casa mia (che all'epoca avevano scarso traffico), e quando feci la prima guida l'istruttore mi disse subito se avevo già dato la teoria, perché con un paio di guide ero già pronto per l'esame, giusto per insegnarmi quei 3/4 trucchetti dove poi essere bocciato dall'esaminatore, tipo sistemare gli specchietti quando si entrare nell'abitacolo e via discorrendo.

Vi mostro la foto del retro della vecchia patente, ora sostituita dalla nuova formato tessera sanitaria, con i famosi bolli della patente che le persone non più giovanissime come me sicuramente ricorderanno, nella parte interna c'è la foto di quando avevo 18 anni, ed il fatto che mi ha sempre provocato ilarità è che fino ad un paio di anni fa era utilizzata anche come documento di riconoscimento ed identificazione (veramente ridicolo, certo, quello nella foto sono io, 30 anni prima, 20 kg fa ed un bel po' di capelli fa!!!).

Sono una persona alla quale piace sentire il rombo del motore, in passato ho posseduto anche autovetture che avevano buone prestazioni in termini di velocità ed accelerazione (nulla di formidabile, tipo Ferrari o alta gamma, cosine di medio livello), ma allo stato attuale delle cose, un po' l'età che avanza, un po' il portafoglio che piange spesso ultimamente, mi hanno fatto alzare leggermente il piede e spesso adotto uno stile di guida più tranquillo: intendiamoci, nessuno mi ha mai suonato perché sono di intralcio al traffico, perché non vado in giro come un invornito a dare fastidio al prossimo, ma invece di cercare di abbassare costantemente il record su di un certo percorso stradale, viaggio spedito senza affondare più di tanto il piede, e questo si traduce sostanzialmente in un bel risparmio di carburante, e vi porto un esempio concreto.

Tutti sappiamo che aumentando la velocità il consumo aumenta di conseguenza, ma spesso risparmiare qualche minuto può costare parecchio, in termini di consumo di carburante.
Per lavoro mi trovo almeno 2 volte al mese a fare un percorso autostradale, di circa 370 km. tra andata e ritorno, ed un bel giorno mi sono ritrovato a provare a fare un calcolo di quanto mi costasse questo percorso, solo in termini di consumo di carburante.

La mia autovettura normalmente viaggia a metano, e con una media di circa 130 km/h, sul limite massimo autostradale consentito, non riuscivo a fare andata e ritorno con un pieno di carburante (che mi costa circa 22 euro), a 340 km. di percorrenza l'autovettura è passata a benzina, quindi le alternative erano 2: o fare i 30 km mancanti a benzina, oppure fermarsi in una stazione di servizio autostradale e rifornirsi di metano, ad un prezzo maggiorato del 20% circa, con attese abbastanza lunghe perché quando chiede il carburante alternativo in autostrada (GPL e metano), il più delle volte sembra che ti facciano un piacere a rifornirti. Mi scocciavano entrambe le soluzioni, possibile che non ci fosse una terza scelta? C'era, bastava pensarci un attimo.

Alzando leggermente il pedale dall'acceleratore, tenendo una media di 110 km/h in luogo dei miei soliti 130, le percorrenze sono molto, ma molto più elevate, in quanto non sono riesco a fare i 370 km dell'andata e ritorno tutti con un pieno di metano, ma anche 80/100 km di percosi cittadini, con il metano che rimane grazie all'andatura più contenuta, con un risparmio di circa 1/3 sul costo del viaggio (25 euro a 130, contro i 17 a 110). La contropartita da mettere sulla bilancia per un tale risparmio?? 30 minuti complessivamente, tra andata e ritorno, di tempo occorrente per percorrere il tragitto, con l'aggiunta che un'andatura più tranquilla genera anche minori pericoli potenziali.

Il discorso sul risparmio del carburante, e sull'andatura più rilassante, non significa che mi sento già da pre-pensionamento patentifero (mi sono preso una licenza poetica), ma semplicemente che cerco di stare attento anche al rivolto economico delle situazioni che si vivono, visti anche i miei ultimi 5 anni lavorativi che sono stati un mezzo disastro, per cui, se c'è bisogno e necessità, le mie capacità di guida sono ancora praticamente identiche rispetto a quelle di 33 anni fa quando conseguii la patente, e se lo stress della vita quotidiana prende il sopravvento, tutti i buonismi ed i discorsi sui consumi che ho fatto poco sopra vanno a farsi benedire, ed affondo senza pietà il pedale dell'acceleratore, tirando le marche fino al limite del fuorigiri, con buona pace del portafoglio!!

Immagini di proprietà scattate con il mio cellulare