🍎 "In che modo i fact-checker e le campagne anti-disinformazione limitano la libertà di parola"

💰 Pubblicato da Bitcoin Report Italia, 07/02/2024 💰

🌕 Storicamente, la libertà di parola è stata limitata attraverso la coercizione diretta. Ma oggi, ciò viene fatto in modi più subdoli: "fact-checker", governi che esercitano pressioni sulle società di social media affinché censurino, campagne anti-disinformazione e leggi sull'"incitamento all'odio".

🌕 Le insidiose restrizioni sono diventate così gravi che in alcuni paesi europei le persone hanno paura di esprimere le proprie opinioni.

🌕 Le attività dei censori sono diventate importanti durante la crisi del Covid, quando molti critici delle misure di potere autoritario hanno avvertito la stigmatizzazione dei verificatori dei fatti e la conseguente cancellazione. Nel frattempo, la disinformazione e la propaganda da parte delle autorità spesso non sono state seguite da verifica dei fatti, moderazione e responsabilità.

🍎 Le nuove forme di censura nelle democrazie odierne: pressioni sulle società di social media e leggi sull'incitamento all'odio

🌕 Mentre nei regimi totalitari la libertà di parola è limitata da una coercizione diretta e rigorosa, nelle democrazie odierne ciò avviene in modi più subdoli. L'ultima tendenza, sia nell'UE ma anche negli Stati Uniti, è quella di fare pressione sulle società di social media affinché attuino la censura su un'ampia gamma di questioni (migrazione, clima, minoranze, salute, ecc.) quando le opinioni critiche non corrispondono a quelle approvate dalle autorità. Inoltre, diversi paesi europei hanno leggi sull'incitamento all'odio per proteggere le "minoranze", che limitano esplicitamente la libertà di espressione e minacciano i critici con sanzioni penali.

🌕 In Germania, il paese più grande d'Europa, negli ultimi dieci anni le autorità hanno adottato una linea particolarmente dura nei confronti della libertà di espressione, portandola a un livello senza precedenti: già il 44% dei tedeschi ammette di dover stare attento nell'esprimere le proprie opinioni e solo il 40% pensa possono ancora esprimere liberamente le proprie opinioni.

🍎 La libertà di parola viene ridotta nelle crisi

🌕 La libertà di parola è una delle prime vittime quando una società precipita in crisi o quando viene evocata una crisi, soprattutto una crisi duratura. Se a tale crisi viene data una dimensione globale, ci sono tutte le ragioni per aspettarsi che chi è al potere attaccherà duramente la libertà di parola e i suoi critici. Giustificazioni sociali e psicologiche vengono addotte per giustificare la censura, ma molte crisi hanno dimostrato quanto siano fuorvianti tali giustificazioni.

🌕 Nick Hudson, il creatore di PANDA, ha giustamente concluso che quando un fenomeno o un evento viene presentato come una crisi globale con solo soluzioni globali, accompagnata dalla censura del dissenso, è sicuramente ed esclusivamente una truffa.

🌕 Negli ultimi dieci anni, il mondo occidentale è passato da una crisi all'altra, e ogni volta che le autorità cominciano a limitare la libertà di parola, trova sempre una giustificazione addolcita - che si tratti della lotta contro la "disinformazione" o della difesa delle "minoranze". Ma il nocciolo del danno rimane senza risposta, con poca attenzione al danno causato dalla restrizione della libertà di parola nella società.

🍎 I fact-checker e la diffusione della disinformazione

🌕 Gran parte dell'etichettatura di disinformazione si basa sul lavoro dei cosiddetti fact-checker, il cui numero è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi 15 anni. Il giornalista investigativo Paul D. Thacker ha sottolineato i pregiudizi dei fact-checker, evidenziando come essi possano contribuire a diffondere piuttosto che a fermare la disinformazione. La loro funzione sembra essere quella di confutare opinioni e fatti inappropriati nelle aree più problematiche per l'élite al potere, etichettandoli come "falsi", "errati" e "fuorvianti".

🍎 Miti e fatti durante la crisi del Covid: L'ombra della disinformazione governativa

🌕 Le attività dei censori sono diventate cruciali durante la crisi del Covid, quando molti critici delle misure di potere autoritario hanno subito stigmatizzazione e cancellazione. Secondo esperti come Vinay Prasad, Martin Kulldorff, Marty Makary e Jayanta Bhattacharya, le autorità hanno mentito su vari aspetti del Covid-19, mentre le Big Tech hanno contribuito a diffondere disinformazione.

🌕 In Europa, la campagna di "anti-disinformazione" si è diffusa nei corridoi del potere a Bruxelles, estendendosi a temi quali clima, migrazione, minoranze e salute. Tuttavia, la disinformazione e la propaganda delle autorità spesso non sono seguite da verifica dei fatti, moderazione e responsabilità.

🌕 La disinformazione può essere contrastata solo con fatti, maggiori informazioni e capacità di tollerare il dissenso, non con la censura o la minaccia di procedimenti penali.

🍎 Il punto di ebollizione del pianeta: Una narrazione distorta

🌕 La narrazione del cambiamento climatico antropico è stata inquadrata come una crisi globale con soluzioni globali, ma le restrizioni alle libertà individuali stanno diventando sempre più gravi. Gli esperti evidenziano incertezze nella ricerca sul cambiamento climatico, ma la narrazione unilaterale viene imposta con forza, impedendo un dibattito scientifico più ampio.

🌕 Al Gore e altri leader affermano che il cambiamento climatico crea migranti climatici, ma la storia mostra che guerre, regimi autoritari e politiche di "frontiere aperte" hanno un impatto maggiore sulla migrazione. Inoltre, le affermazioni apocalittiche su "ebollizione globale" e catastrofi climatiche sono sottolineate senza essere sottoposte a verifica.

🌕 In conclusione, durante la crisi della Democrazia, la libertà di parola è minacciata da forme subdole di censura, campagne anti-disinformazione e narrazioni distorte sulla crisi climatica. La società deve difendere il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni per preservare la democrazia.

🍎 A questo punto immagino vi stiate domandando cosa c'entra tutto questo con il focus portato avanti dalla nostra community e con gli argomenti trattati nei nostri articoli. Bene, Bitcoin è uno strumento e se visto come qualcosa che rende una persona non ricattabile economicamente, allo stesso tempo ci sono piattaforme social su cui la libertà di espressione è un valore inviolabile e sulle quali non esiste un controllo centralizzato che possa praticare censura.
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