💀 Lo sviluppo di un chip per il mining di Bitcoin da 3 nanometri da parte di Block, la società di Jack Dorsey, rappresenta un potenziale punto di svolta per l'industria mineraria di Bitcoin. Questo evento potrebbe portare all'ingresso di Block nel settore del mining, creando un proprio sistema di mining decentralizzato.
💀 Analisi:
💀 Aumento della concorrenza: L'ingresso di Block nel mining di Bitcoin potrebbe aumentare la concorrenza nel settore, potenzialmente abbassando le commissioni di mining e favorendo una maggiore decentralizzazione.
💀 Sviluppo di hardware efficiente: Il chip da 3 nanometri sviluppato da Block potrebbe migliorare l'efficienza energetica del mining di Bitcoin, riducendo l'impatto ambientale e i costi operativi.
💀 Potenziale per un sistema di mining decentralizzato: Se Block decidesse di creare un proprio sistema di mining decentralizzato, potrebbe contribuire a ridurre la centralizzazione del mining di Bitcoin e a rafforzare la sicurezza della rete.
💀 Azioni da intraprendere:
💀 Monitorare lo sviluppo di Block: È importante seguire gli sviluppi relativi al chip per il mining di Bitcoin di Block e alle sue potenziali implicazioni per il settore minerario.
💀 Supportare l'innovazione nel mining: La comunità Bitcoin dovrebbe incoraggiare l'innovazione nel settore minerario, promuovendo lo sviluppo di hardware più efficiente e di soluzioni di mining decentralizzate.
💀 Promuovere la sostenibilità : È fondamentale collaborare per trovare soluzioni di mining di Bitcoin sostenibili che riducano l'impatto ambientale e promuovano un uso responsabile dell'energia.
💀 Ricordiamoci però che Jack Dorsey, non più tardi di 4 anni fa, è colui che ha accettato i ricatti dei servizi segreti USA, per far censurare dalla sua piattaforma Twitter l'account del presidente Trump, ancora in carica. Ed inoltre, da come è emerso dai "Twitter Files", le collaborazioni con la CIA e con la FBI erano "di casa" e questi enti potevano decidere quale linea ideologica dovesse mantenere il social network, contribuendo alla discriminazione ed alla censura di una grande fetta di utenti.
💀 Nel 2016, la collaborazione tra Twitter ed i servizi di intelligence americani, hanno portato alla ribalta la fake news che vedeva i fantomatici hacker russi, aiutare Donald Trump a vincere le elezioni presidenziali. Questa vicenda è poi venuta alla luce quando Elon Musk ha aperto i server di Twitter, appena ne è diventato proprietario, a dei giornalisti indipendenti i quali scoprirono che i tanto nominati bot ed hacker russi non erano mai esistiti e quella era un operazione creata a tavolino dalla candidata Dem Hillary Clinton, per cercare di screditare il vincitore delle elezioni, nonché inquilino della Casa Bianca.
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