In uno studio pubblicato sul Biochem. Biophys. Res. Commun. viene presentata una innovativa e non invasiva terapia non farmacologica contro il Melanoma. Si descrive che campi elettrici a pulsazioni con corrente maggiore di 20 mV/cm con incrementi di 30 ns penetrano nelle cellule tumorali riducendo rapidamente la crescita del nucleo producendo inoltre l’arresto del flusso sanguigno tumorale. Il melanoma così trattato si riduce del 90 % nelle due settimane successive ad un tempo di esposizione che arriva a superare la soglia dei 120 μs. Un secondo trattamento effettuato dopo questo accumulo può produrre la remissione completa del tumore. A quanto pare questa scoperta del 2006 non ha avuto un seguito nell’applicazione clinica e non certo a causa dell’inefficacia della metodica... Probabilmente un dei motivi è che la tecnica non è stata ancora debitamente sperimentata a 12 anni di distanza ma, poiché la sperimentazione a lungo termine non è mai stata effettuata per molte terapie farmacologiche, sia di uso comune (es. aspirina) che non (chemioterapia o altro), che vengono comunque utilizzate, forse una simile terapia contro il melanoma, per di più non farmacologica, varrebbe la pena di essere seriamente considerata in campo medico. Che sia entrata nel dimenticatoio proprio perché non prevede l'utilizzo di farmaci e quindi di profitti?
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