Nel mondo videoludico ormai i vari PlayStation VR, Oculus Rift e HTC Vive, ovvero i 3 principali visori per la realtà virtuale, non sono quasi più una novità.
Quello che potrebbe invece essere qualcosa di davvero nuovo è uno degli utilizzi che ne è derivato da questo tipo di visori: i film in VR (Virtual Reality).
[Immagine CCO creative commons](Link)
Sono nati, nel corso dell'ultimo anno, in alcune delle più grandi città europee i primi cinema che permettono la visione di brevi documentari, cortometraggi a sfondo storico-scentifico, scene di animazione e altri tipi di contenuti che con il tempo dovrebbero aumentare di quantità e di qualità.
Questa esperienza viene effettuata in una sala senza alcun maxischermo ovviamente (anche se per il concetto di cinema a cui siamo abituati non è che sia tanto ovvio in realtà), ma saranno forniti un visore e un paio di cuffie ad ogni persona che prenderà parte alla visione. Anche la poltrona non sarà esattamente come quelle a cui siamo abituati: ad esempio nella nostra Milano è già presente uno di questi cinema, in cui il numero di posti a sedere è notevolmente ridotto rispetto alle normali sale, e uno dei motivi e che lo spazio tra le varie poltrone aumenterà dato che queste avranno la possibilità di essere girevoli, così da facilitare la visione a 360° dello spettatore.
Si dovrà comunque rimanere seduti al proprio posto ovviamente, per non rischiare eventuali scontri durante la visione.
Le cuffie ci serviranno per dare un maggiore senso di immersività all'esperienza permettendo ad ognuno degli spettatori di godere di un suono con un senso di spazialità il più realistico possibile in base, ovviamente, al loro punto di vista nello spazio della scena.
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Io non ho ancora preso parte a questo tipo di esperienza purtroppo, però pensadoci mi vengono in mente due grandi cambiamenti.
Il primo, il più ovvio, sarà per noi spettatori i quali saremo i veri e propri artefici della nostra esperienza: saremo noi a decidere su quale dettaglio soffermarci e sicuramente non tutti in sala vedranno le stesse cose, ma ci sarà chi avrà notato alcuni dettagli e chi invece altri. Anche la posizione in sala cambierà, anche se di poco, il nostro punto di vista e si spera che con questa tecnologia le prime file non siano più quelle meno preferite dal pubblico.
Il secondo grandissimo cambiamento sarà per coloro che il film lo dovranno creare. Fino ad oggi il regista aveva la possibilità di incanalare il nostro sguardo nel punto che lui riteneva più opportuno tramite inquadrature e cambi di scena.
Ma in questo tipo di cinema dovrà tener conto di un intero spazio davanti e dietro lo spettatore che, non sapendo cosa guardare, potrebbe anche perdersi degli elementi importanti utili alla comprensione di una determinata scena del film.
Questo sarà un compito e una sfida ardua per i registi che si cimenteranno con la realtà virtuale perchè dovranno trovare comunque il modo di indurre il pubblico a puntare lo sguardo verso l'elemento che loro riterranno più opportuno.
Pensate poi al movimento che acqusiranno le scene, che inizieranno magari davanti a noi, per finire alle nostre spalle. Il tutto diventerà tremendamente più dinamico e vivo e la percezione che avremo sarà totalmente differente rispetto a quella a cui siamo abituati.
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Non vedo l'ora di provare questa tecnologia abbinata al mondo cinematografico e penso e spero vivamente che questa sia una fusione che possa funzionare, al contrario dell'ormai deceduto cinema 3D.
Nel momento in cui prenderò parte ad un film di questo tipo vi farò sicuramente avere un mio responso più pratico!
Alla prossima!