18 luglio 2018
Nei primi mesi di ricovero nella casa di riposo non ero attrezzato. Nessun audiovisivo, nessun documento a supporto delle mie parole. Una cosa che non mi perdonerò mai, sopratutto nei 15 giorni nell'ospedale di Saluzzo. Nella casa di riposo il discorso invece cambia. Se da un lato è imperdonabile il non essere andato subito ad acquistare una videocamera dall'altro c'era la paura di rappresaglie verso mia madre. Paura non immaginaria. In quella casa di riposo le persone morivano da un giorno all'altro e nessuno avrebbe mai potuto affermare che quella persona stava benissimo. Sarà il tempo a confermare i miei timori. Alcuni ricoverati andranno al cimitero e non si capirà mai il perchè visto come sono state le circostanze di questi decessi. Questo diario racconterà in loro onore, anche la loro storia.
Passiamo al primo esempio per far capire le cose. Episodio accaduto il 17 dicembre 2011. Ecco un estratto del post originale. In tutto il diario userò un tono ironico nel descrivere le vicende. La scelta non era dovuta al mio divertimento ma per accentuarne la gravità.
17/12/2011
Questa mattina sono saltati i nervi a un'infermiera, buon segno. Non un giorno qualunque, no, un giorno dove non c'erano testimoni. Mi correggo, erano rimasti in sei al secondo piano, gli altri si erano trasferiti nel salone al pian terreno per il pranzo di Natale. Erano rimasti i ciechi e i sordi, più mia madre. Oltre alle inservienti e alla suddetta infermiera che le farà dopo la polenta, l'insulina. Presa da una improvvisa quanto misteriosa crisi di nervi butterà per terra dal tavolo la mia preziosa borsa che mi accompagna da cosi tanti mesi. Vi farò vedere il contenuto appena avrò scattato qualche foto. Il fatto è che dentro ci sono oggetti molto delicati e questa infermiera lo sapeva. Che peccato. Rovinare una giornata cosi bella! Vi descrivo la scena perchè ne vale la pena, avevano portato l'antipasto, ossia un pezzo di polenta. Cosa? Non è l'antipasto? Cosi hanno detto. Erano rimasti due soli tavoli in tutta la stanza, evidentemente tutti gli altri erano stati portati al pian terreno. Al tavolo ci sono due persone da un lato e una persona dall'altro. Ho preferito posizionarla in punta ma distaccata dal tavolo in quanto la sedia ha il suo bel davanzale che serve da tavolo. Non è il caso di stringersi l'un l'altro con tutta la stanza deserta. Sto dando da mangiare a mia madre, intronata fin dalle ore 9, come potete vedere nel video su You tube, quando fa la sua comparsa questa infermiera. Casualmente avevo la borsa sul tavolo. Senza dire parola fa un gesto deciso come se dovesse pulire il tavolo dalle briciole. Ovviamente un gesto voluto, la borsa la vedrete sotto ha un discreto peso. Contiene un computer portatile e una videocamera. Non decolla ma plana sul pavimento con mio terrore visto il contenuto. Pur nella gravità della situazione non mi sono trattenuto dal sorridere talmente la scena era assurda. Mi viene spontaneo dirle "che bel caratterino" al posto di qualcos'altro. Lei puntualizza che viene dall'Albania e che "un giorno mi si spaccherà la testa, vedrà". Le dico che ha fatto male i conti al che lei replica "vedrà" "le conviene trattarmi bene". Detto cosi potrebbe sembrare che io l'abbia trattata male mentre io non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con la suddetta. Riprendo solo le testuali parole dal file.
Prendiamo atto del suo suggerimento gentile signora o signorina. Pubblicamente. E' tutto scritto in digitale, non si preoccupi, anche il suo volto. Mi permetto solamente di ricordarle, nel caso mi leggesse, avendo questi aggeggi un discreto valore e sempre che avessero subito dei danni le leggi da applicare saranno quelle italiane e non quelle albanesi. Tutto li.
E pensare che la mattinata era iniziata e trascorsa cosi bene ..... per gli altri. A metà mattino erano passati dei volonterosi a portare un piccolo sacchettino con dentro dei cioccolatini. Lo presumete, non l'avete ancora aperto. Sempre un bel pensiero sopratutto per coloro che sono soli. Voi non ci crederete ma nel durante questi cordiali signori erano entrati nella vostra stanza, questa signora aveva il sonno pesante. Ce l'aveva già fin dal vostro arrivo verso le ore nove. Il tempo necessario per la consegna e poi sarà nuovamente libera di urlare. Ma che strano, vero? Gioca brutti scherzi la tempistica. Poi durante il cambio di sedia, si, perchè questa mattina la signora in questione ha cambiato sedia, ve la farò vedere prossimamente, gli altri compagni di viaggio sono stati trasferiti con l'ascensore al pian terreno per il pranzo di natale. Voi è il primo anno, quindi non sapete nulla. Non ci sareste comunque andati, partecipare a questi appuntamenti bisogna stare bene di salute altrimenti si rischia di dare perfino fastidio. E come vi ho già fatto vedere per questa signora in nove mesi non si è ancora trovato una cura stabile. Eravate comunque in compagnia, maggior silenzio e le persone presenti valevano tanto quanto le assenti. Oltretutto le portate erano differenti dal solito risotto e minestrina. Le hanno portato perfino una fetta di panettone che panettone non era, ma pandoro.
Ascoltiamo per la prima volta l'audio originale delle minacce
audio
17 dicembre 2011
p.s. - ripeto ancora una volta che questo diario è identico come contenuti a quello sulla piattaforma di google. A questo indirizzo. L'idea di scrivere lo stesso diario anche su Steemit mi è venuta per la particolarità di questa piattaforma che non permette di modificare oppure cancellare nessun post in archivio. Neanche con l'accesso al proprio account. Un dettaglio importantissimo per me. Porterò alcuni esempi tra i quali quello del mio account WIND.