Leggendo diversi autorevoli cultori del campo, sembra, che il problema della globalizzazione, sia riconducibile esclusivamente alla finanziarizzazione dell’economia.
La finanziarizzazione, senza tediare il lettore con un panegirico giro di parole, è una quota che vale forse nemmeno il 30% del problema, ma esiste un 70% e oltre del medesimo nefasto problema, che il cultore finanziario puro tende ad ignorare. Il motivo? Dove collega costui il silos finanziario ( una banca ad esempio )? Dove collega la questione reddito? Dove collega la questione lavoro? Lo vorrebbe collegare alla sola efficienza per caso, il puro cultore finanziario?
E' la sola efficienza finanziaria? Perché alla fine dei lunghi ragionamenti, seguendolo passo passo, si arriva solo a questo e a null'altro.
Ma L’efficienza è un corollario di un concetto ancora più ampio che sta sopra ad ogni altra fattispecie, che è di proprietà esclusiva all'ente preposto ad esercitare una funzione di ammortizzatore delle istanze, che genera, se fosse corretto solo l’intervento pubblico in economia.
L’intervento pubblico in economia, è il vero motore dei popoli e deve ESSERE IMPERFETTO non efficientato. Se fosse efficientato, non genera più travasi di risorse, perchè tenderebbe sistematicamente a zero fra dare e avere.
Nel mezzo, se genera squilibrio o non lo generasse affatto, al cultore finanziario non interessa.
In più, è matematicamente impossibile, tenere l’equilibrio e armonizzare le risorse ,appunto perchè non ha nessun mezzo per bloccare i prezzi in epoca di libero e assurdo “credo” delle onnipotenti leggi di mercato ( immense asimmetrie create ad arte).
Senza un fermo del prezzo ( imposto ) il surplus va sempre nel ‘silos’ che esiste, ma nessuno pensa ad un efficace sistema che obbliga o a “svuotarlo” o a neutralizzarlo.
Questo è sempre stato il problema dell’economia Americana, che ha generato per un eccesso di libertà ( apparente, come dimostrato da miliardi di parole scritte in centomila libri di famosi autori mondiali, che è inutile leggere, per trarre delle constatazioni fini a se stesse ) mostri di multinazionali che da sole fatturano quanto un quarto del pil Italiano e dentro hanno forze lavoro infinitesimali rispetto alla quota di reddito prodotto.
Queste piovre, si muovono esclusivamente per l’efficienza unilaterale del capitale, che comporta la sistematica acquisizione di altri sistemi che generano a loro volta, ulteriori capitali e non guardano più alla collateralità economica.
Collateralità economica, che comporta che il primo che ti consuma efficacemente il tuo prodotto, è proprio il tuo operaio ( se sostituiamo il termine operaio con cittadino in cui è immerso il tuo operaio,o la comunità’ composta dai cittadini in cui è immerso sempre il tuo operaio definiamo lo stesso soggetto e non cambia mai il concetto per definizione ) al quale, se non gli fai arrivare il reddito, è il primo che non lo consuma e vai fallito!!!!!!!! ( cioè va fallito il suo mercato di riferimento da cui è primordiale la sua nascita in quanto tale)
Alcuni imbecilli, ben han fatto e si sono trovati nel mondo nuovi acquirenti dei loro prodotti, che nel loro mercato non sono nemmeno più abbordabili dagli operai ( nell’accezione di cui sopra ) che li dovrebbero comprare, in quanto ridotti e costretti alla miseria dagli stessi che li hanno spolpati, ma questo non centra un fico secco con le ideologie, perchè il processo nefasto, è di uso devastante tanto nelle economie capitalistiche, quanto in quelle pianificate e non esiste verso per fermare questo procedere, nemmeno con delle guerre più ( forse )
Il non aver imposto a queste mega strutture del male, di distribuire i fatturati in base a coefficienti fissi, che avrebbero implicato avere obbligatoriamente la forza lavoro o nel caso contrario fortissime deterrenze impositive, che abbattevano a valle i fatturati, ha dato definitivamente in oltre 120 anni di economia moderna la possibilità di potersi costruire un ulteriore mostro che è per l’appunto il sistema della grande finanza mondiale di affari.
Finanza mondiale di affari, che ha preso in gestione queste risorse, ma non per investirle nell’economia reale, ma per lucrare immense fortune con i derivati, con le cartolarizzazioni, con l’acquisto dei beni pubblici e con altre diavolerie partorite da menti malvagi ( la mente malvagia è quella che ti produce un ordigno nucleare sapendo perfettamente che uccide milioni di esseri viventi all’istante, tanto per far un esempio calzante ), in quanto è assolutamente vero, che è una piovra che deve autoalimentarsi con altra moneta da rastrellare sui mercati, ma lo mette in atto ESCLUSIVAMENTE per non dare a nessun’ altro “silos” alcuna possibilità di costruire una ipotetica concorrenza contro se stesso!
Il silos è esattamente quella azienda, che attraverso il suo fatturato arricchisce un solo soggetto o pochissimi.
Domanda al cultore del solo aspetto della finanziarizzazione < E chi lo stabilisce che quel soggetto debba investire?> AVREBBE UN OBBLIGO? AVREBBE UN DOGMA? AVREBBE UNA SPECIE DI NAVE SPAZIALE, CON CUI SAREBBE OBBLIGATO PER LEGGE A SOCCORRERE I POVERI DA CUI HA SUCCHIATO RISORSE NELLO SPAZIO SIDERALE IN CUI ESISTE?
SE E’ UN MISERABILE NO ( E LO SAPPIAMO TUTTI FRA I VOLPONI che e’ la sola risposta ) DI COSA SI SCRIVE ALLORA?
Se è sempre no, la risposta che resta da dare, è che o si agisce nel togliere il silos di forza a chi lo ha truffaldinamente costituito, oppure bisogna trovare un sistema, affinché nel silos non vadano più a finire i surplus di reddito.
All’interno degli stati, occorre esclusivamente fermare la concorrenza sui prezzi per generare surplus che vanno ai popoli e non solo ricche distribuzioni di utili, ma che vanno sempre nella stessa tasca.
Quello che succede a valle o a monte del processo di armonizzazione delle istanze è una conseguenza, non la causa del problema.