La casa di Carta è diventato un fenomeno virale in tutto il mondo.
Ad oggi è probabilmente la serie non in lingua inglese più seguita del pianeta.
Eppure quando la tv spagnola lo rilasciò 4 anni fa non ebbe un grosso successo in patria. L'approdo su Netflix ha sparigliato le carte e l'ha fatta conoscere a tutti.
Non sarà una serie da grandi premi e rassegne ma ha dimostrato rapidamente di essere una serie cult con tutte le carte in regole per diventare un fenomeno planetario.
Ingredienti semplici ma efficaci, commistione di generi, mescolanza di riferimenti a capolavori della serialità e del cinema ne hanno fatto un esempio di come col giusto approccio sia possibile creare un prodotto trasversalmente riconoscibile e capace di attrarre pubblico.
Le maschere di Dalì sono state da subito un chiaro riferimento a quelle di Guy Fawkes di V per Vendetta.
La composizione di un gruppo di rapinatori con nomi in codice presi da nomi di città mondiali un'evidente strizzata d'occhio ai componenti della banda tarantiniana vista in "Le Iene".
Un underdog geniale come il professore chiara ispirazione al Walter White di Breaking Bad.
Una canzone come "Bella ciao" a fare da soundtrack. La resistenza, la rivolta al sistema, il cattivo che diventa buono agli occhi del popolo, i rimandi a Robin Hood.
Insomma tanti riferimenti che hanno permesso al pubblico di ritrovarsi nella rivalsa della banda del professore e sognare per un attimo di vivere in un mondo dove è possibile ribellarsi al sistema e livellare finalmente le disuguaglianze sociali, o almeno avere la percezione che questo possa essere possibile.
La terza stagione continua sulla strada delle prime due e lo fa rischiando grosso, rischiando di cadere nella ripetitività.
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La sfida lanciata è stata infatti quella di reiterare la stessa formula, identica a se stessa. L'effetto dejavù è stato purtroppo presente lungo la terza stagione depotenziando molto il ritmo e la percezione dello spettatore verso la serie.
A questo si è affiancato un chiaro sbilanciamento della serie verso il lato "romance" con le varie storie d'amore fra i personaggi che hanno occupato gran parte del minutaggio.
Fortunatamente i difetti, almeno quelli più evidenti, si fermano qui con molti spunti e novità che hanno invece saputo regalare molte emozioni e momenti adrenalinici.
L'introduzione di nuovi personaggi come Bogotà, Palermo ed i nuovi componenti delle forze di polizia hanno giovato alla serie. Nuove sfaccettature e nuove dinamiche che prima mancavano.
E' inoltre tornata prepotentemente sullo sfondo l'idea di una banda che si fa portatrice dei disagi della gente e che si propone come forza antisistema deflagrante. La resistenza, insomma, è tornata in campo, specie negli ultimi 2 episodi.
Si sono ampliate le difficoltà nel mettere a segno il nuovo colpo e molto azzeccata è stata l'idea di rivivere la preparazione del colpo anche con gli occhi e la voce del defunto Berlino con dei flashback azzeccatissimi.
La terza stagione della serie può dunque considerarsi un successo, acuito anche dai tanti cliffangher disseminati negli ultimi 10 minuti che hanno tenuto col fiato sospeso lo spettatore aggiungendo hype spropositato per l'approdo della quarta stagione nel 2020.
Niente male per una serie spagnola a basso budget che senza Netflix nessuno avrebbe visto, no?
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Inevitabilmente trovo un parallelismo con l'attualità pensando al tentativo e la voglia di boicottare il sistema bancario centralizzato, nella fiction colpendo i concetti di produzione di banconote e riserva aurea, nella realtà con la tecnologia blockchain e le cryptovalute. Sistemi di agire completamente differenti ma con lo stesso obiettivo.
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Finita questo weekend.
Sono arrivata all'ultimo episodio e dicevo "perché non va avanti?!" Ero talmente presa che non mi ero resa conto di essere arrivata alla fine della stagione.
Sicuramente ho notato delle differenze rispetto alle altre stagioni: come dici tu è molto incentrato su varie storie d'amore, i flashback li ho adorati. Molto probabilmente perché incentrati sul mio personaggio preferito.
Diciamo che è stata una stagione sia simile a quella precedente, sia anche diversa, sotto alcuni aspetti.
Comunque aspetto con ansia la prossima stagione! :)
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