Un'altra strage di innocenti negli Stati Uniti di America. Follia individuale e malessere sociale.

in follia •  7 years ago 


Il sogno americano è finito, l'America vive ormai un incubo perenne. Le vittime sono sempre innocenti, colpevoli di andare ad un concerto a Las Vegas, di divertirsi in una discoteca o di andare semplicemente a scuola.

Dalla scuola dove si è perpetrato l'ultimo teatro di orrore, una una madre grida di dolore al presidente Trump: "Abbiamo bisogno di agire, non possiamo lasciare che questo accada di nuovo" "Presidente faccia qualcosa, lei può fare qualcosa!"

La maggior parte di cittadini Statunitensi inizia a chiedersi il motivo di tutto ciò e del perchè il resto del mondo sia più immune da questa ordinaria follia. Noi ci chiediamo lo stesso: quando troveranno la forza di cambiare? I cari fratelli Statunitensi sono divisi tra il secondo emandamento della costituzione che garantisce il diritto di possedere armi ( da Wikipedia come molti altri emendamenti, anche questo affonda le sue radici nelle occupazioni da parte degli imperi britannico e spagnolo. Il possesso di un'arma da parte delle milizie cittadine, durante gli anni delle grandi colonizzazioni europee, era l'unico strumento che gli Statunitensi avessero per difendere territori, case e famiglie.) e il desiderio di vivere in una società senza armi.

Il mondo interconnesso continua ad assistere impotente a questo scempio di vite e alla mancanza di azioni croncrete della società americana per porre un termine a questa sofferenza. Personalmente mi domando cosa ci vorrà ancora (credo che già hanno avuto abbastanza episodi) per condurre gli Stati Uniti ad agire e deviare questo corso di follia, come ha fatto l'Australia, paese che dopo varie stragi ha finalmente proibito le armi d'assalto.

Infatti non si parla di proibire le pistole ma le armi d'assalto, armi costruite per uccidere più gente possibile velocemente e appunto la costituzione americana si riferisce alla difesa del territorio e delle famiglie, ma queste armi moderne sono più adatte per andare a combattere una guerra, non per difendersi dai vicini di casa o dai ladri. Queste armi potrebbero essere utili ad un cittadino solo durante un attacco zombie, cioè mai.

Zombie... chissà se chi commette queste atrocità percepisca le persone come degli zombie da eliminare. Certo nell'oscurità di queste menti, la percezione della preziosità della vita, l'importanza di queste persone come individui e come figli, amici, fratelli, è assente. Il killer è il vero zombie della situazione.

Gli americani si chiedono se sia giunta l'ora di introdurre delle leggi rigide per l'acquisto delle armi, su Twitter l'hashtag è Gun control, ma il mio parere è che ci vorrebbe molto di più di questo.

Bisognerebbe iniziare a chiedersi, come consigliava il filosofo Eric Fromm, nel suo libro The sane society: siamo sani?

Are We Sane?
We... have created a greater material wealth than any other society in the history of the human race. Yet we have managed to kill off millions of our population in an arrangement which we call "war."

A few days after the mutual slaughter is over, the enemies of yesterday are our friends, the friends of yesterday are our enemies and again ... we begin to paint them in with appropriate colors of black and white.


Eric Fromm in un ritratto.
The fact that millions of people share the same vices does not make these vices virtues, the fact that they share so many errors does not make the errors to be truths, and the fact that millions of people share the same forms of mental pathology does not make these people sane.
Se volessimo seguire i passi compiuti da Fromm nel riflettere estensivamente sulla nostra società, troveremmo facilmente che la nostra società è veramente violenta.

Non mi riferisco soltanto alla violenza dei videogiochi, dei film, dove pistole, zombie, bombe, guerre sono sempre il nocciolo della questione. La violenza fa parte anche di aspetti della vita che a primo sguardo sembrano innocui.

Questo è un problema umano, non solo americano. Un problema che probabilmente l'umanità non risolverà mai durante questa esperienza terrena, dove tutto è temporaneo e precario.

Ma se potessimo veramente riflettere sulla qualità della nostra vita come individui e come società, potremmo cercare di ristrutturare maggior parte di essa e oltre a stabilire un divieto all'acquisto di armi, si potrebbe anche pensare di:

inserire nelle scuole ore di meditazione, di yoga, di ricerca di sè
eliminare le armi non solo dai negozi ma anche dall'immaginario, vietare film con armi, come per le sigarette. (guardate un film di decenni fa e notate quanto la sigaretta fosse al centro della ripresa, ora non lo è più. Anche le armi potrebbero fare la stessa fine).
abbandonare nazionalismi, creare un'idea di umanità globale (e di mercato... la più difficile ma speriamo che un giorno ...)
supportare un mercato etico, che si tratti di cibo, della persona.

Insoma creare una società sana perchè è vero che le armi non uccidono da sole, ma bisogna creare un contesto in cui le armi non vengano usate, fino a non avere il bisogno di produrle. Bisogna creare un'umanità non violenta e per quanto tutto ciò possa essere visto come utopico... John Lennon Imagine ci scuote l'animo ogni volta che l'ascoltiamo:


John Lennon
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion, too
Imagine all the people
Living life in peace... You...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

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