Per chi come me ci vive con foto simili, è impossibile non porsi questa domanda che ahimè, non ha una risposta.
Forse la verità sta nel mezzo, come in tutte le cose.
LO FACCIO O NON LO FACCIO
I social, che gran cosa: permettono di collegarti in tempi record con persone che si trovano dall’altra parte del mondo, e assieme a loro, puoi goderti i momenti felici che decidono di condividere con gli altri.
Tutti noi possiamo sapere cosa sta facendo una qualsiasi persona, in qualsiasi momento, in qualsiasi ora. Con le dirette poi, possiamo vederlo in tempo reale.
Fino a che i social toccano solo la nostra vita privata, c’è poco da giudicare. “Vivi e lascia vivere”, dicono.
Il problema sorge quando si espongono minori come anche neonati soprattutto in quei social che ci sembrano tanto innocenti, ed ecco che anche a una persona come me sorgono diverse domande.
Non dobbiamo sentirci dei cattivi genitori se qualche volta lo abbiamo fatto, o abbiamo pensato di farlo, perchè nella maggior parte dei casi, ciò che ci spinge a farlo altro non è che “un’euforia benigna”.
Non è forse vero che quando ci accade qualcosa di bello lo vogliamo far sapere a tutti?!
Dobbiamo anche metterci un attimo nei panni del nostro bambino che un giorno sarà un uomo, e forse non sarà così contento di aver indirettamente subito un’invasione della sua privacy. Forse non ci teneva a far sapere a tutti di quella volta in cui gli era capitato qualcosa di intimo e magari di imbarazzante.
Per un fotografo, invece, non poter pubblicare i propri lavori è un po’ complicato e deludente perchè viene limitata la sua vetrina che di questi tempi è anche Fb.
Se ci pensiamo bene, non saremmo mai riusciti a trovare il fotografo più giusto per noi se non avessimo avuto modo di vedere prima i suoi lavori fatti ad altri.
Non si tratta di ego o di voler vincere facile, ma di poter vendere il proprio servizio attraverso l’unico metodo che lo può distinguere dal resto delle persone: la capacità di parlare con le fotografie.
Immaginate di dover raccontare le foto che fate, come fareste a farvi scegliere se non aveste la possibilità di mostrarle?!
In ogni caso, non esiste un giusto o un sbagliato, ma bisogna sempre che anche il fotografo rispetti la nostra scelta qualunque essa sia.
Quindi, più che chiedersi se è giusto pubblicare foto di bambini su fb oppure no, sarebbe più corretto chiederci in che modo vanno condivise le nostre foto.
NON ABUSARE
Probabilmente, il non abusare è la soluzione più corretta.
Non dovremmo mettere le foto dei nostri piccoli solo per il gusto di ricevere una quantità scontata di like, soprattutto perchè non dimentichiamoci che se anche ci vogliono pochi secondi per farlo, risulta comunque una parte di tempo che sprechiamo invece di godercela appieno.
Il nostro bambino non è un oggetto da valorizzare in questo modo e non può e non deve essere il mezzo per pompare il nostro ego nel mondo virtuale.
DISTINGUI LE FOTO IMPOSTATE DA QUELLE REALI
Vogliamo veramente che i momenti più intimi della nostra vita e dei nostri figli vengano condivisi con tutti?
Non siamo mai così legati a un ricordo unico di nostro figlio (la prima parola, il primo sorriso, il primo giorno di scuola) da sentirci abbastanza gelosi da volerlo custodire solo per noi?
La verità è che mentre gli scatti che vengono fatti seriamente e professionalmente risultano più distaccati dalla vita reale, quelli fatti con lo smartphone sono decisamente più intimi, perchè colgono dei momenti di vita che solo noi abbiamo l’occasione di vivere con i nostri piccoli.
Un semplice primo piano di un bambino condiviso su Fb, non sarà mai più intimo della foto dello stesso che apre i regali di Natale.
Esiste differenza fra un sorriso sincero e spontaneo, e uno sforzato in cambio di una caramella.
EVITA LE FOTO DI NUDO
Un problema che poi preoccupa la maggior parte delle mamme è quello legato alla pedofilia, argomento sul quale c’è ancora confusione e sul quale si è creato un certo “allarmismo ignorantello”.
Al mondo, è vero, esistono persone disgustose capaci di farsi pensieri perversi su creature piccole e innocenti, facendo girare certe foto più “ammiccanti” in siti osceni.
Evitiamo dunque di condividere fotografie di nudo, in cui si vedano esplicitamente i genitali, che anche se ovviamente non sono volgari perchè parliamo di bambini, potrebbero attirare l’attenzione di persone meschine.
LIMITA LA PRIVACY
Può far piacere che il nostro parente che vive a 600 km di distanza veda il volto di nostro figlio, ma non è che detto che lo debbano vedere anche gli sconosciuti.
Limitare la privacy può essere un modo per farci sentire più sicuri, avendo il pieno controllo su chi possa vedere ciò che mettiamo in rete.
E’ una di quelle impostazioni che non usiamo mai, e che forse qualcuno nemmeno conosce, ma decisamente utile e non solo in queste situazioni.
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Mi ripagherai del tempo speso a scriverlo!