I santi del terzo piano, sono già saliti e sono al cospetto di un dio rossoblù, questa fede laica è sempre messa a dura prova, il diavolo ha quel gravoso compito di dividere, anche se la chiesa è splendente e il pavimento brilla come uno specchio, grazie ai 777 che la rappresentano. Il diavolo dicevo, più le cose appaiono ben fatte, si dà un gran daffare, e per questo campionato di B, ha deciso di mettere in croce un cristo tedesco con i suoi 11 apostoli. Ha iniziato da lontano con il cristo tedesco, non parla l’italiano, fa un pressing tedesco e non un bel catenaccio all’italiana, ha nel belino di attaccare con 5/6 apostoli, così il diavolo suggerisce di volgerci indietro (in questo è specialista). Volgersi indietro è l’arma più perfida, insinua automaticamente il dubbio, quel: però belin... inizia ad affiorare al tempio durante la messa, o mentre si recita il rosario sui social rossoblù, naturalmente il tutto appoggiato, come un perfetto accosto di bigliardo, dal cardinal Zangrillo, che il papa Wender ha scelto come camerlengo, e parte così a Giugno, prima della riconferma del cristo tedesco, la suggestione dell’ex povero cristo Gasperini ora alla DEA, che non è certamente la moglie del dio rossoblù di pallone. In 8 messe siamo a 15 punti, ma son messe dette, per noi fedeli, e il dubbio resta anche se gli apostoli non la buttano dentro, si vuol crocifiggere il cristo tedesco pensando così di raggiungere la salvezza, non la vittoria del campionato, ma la salvezza. Fosse l’anno della misericordia, ci dovremmo andare tutti a confessare e di corsa, e invece ci si compiace del peccato, raccontandoci bugie. In più, il diavolo, non contento, grazie ad opinionisti TV o sui social, travestiti da angeli, un giorno sì e l’altro pure, fomentano il dubbio, basta un pareggio ed è come una sconfitta, ma finirete all’inferno, dove dovrete trasportare massi blucerchiati, da Marassi a Sampierdarena. Vade retro Satana.