Wikipedia definisce così il forest gardening...
....è un modo di produrre cibo vegetale in maniera sostenibile e con poca manutenzione, con un sistema agriforestale basato su ecosistemi che incorporano albera da frutta e da noci, arbusti, erbe, rampicanti e piante perenni che danno frutti commestibili per gli uomini. Ricorrendo a piante complementari, queste possono essere combinate in successioni di strati, per creare un habitat boschivo.
Il giardino foresta è un metodo preistorico per assicurarsi il cibo in aree tropicali. Negli anni Ottanta, Robert Hart ha coniato il termine "forest gardening" dopo aver adattato i principi e averli applicati a climi temperati.
In altre parole, un giardino foresta è un bosco commestibile. Immaginate di entrare in un ambiente dominato da alti alberi di ciliegio, noci e castagni. Più in basso, alberi bassi come gelsi e peschi attorno ai quali si attorcigliano vitigni. Andando avanti tra un albero e l'altro ci dobbiamo fare strada tra gli arbusti di ribes e di lamponi, ma stando ben attenti a non calpestare quello che c'è per terra. Tra piante officinali e verdure, spuntano qua e là piante di topinambur e patate, i cui frutti si trovano sotto terra.
Così è come mi immagino io una food forest, che pure in una food forest non ci sono mai stato. Ho conosciuto una persona che è stata in un giardino foresta e l'ha descritta in questo articolo. Da quando lui me l'ha raccontata, non ho mai smesso di sognare di trasformare il mio giardino in una food forest. Visto che però non ho ancora potuto frequentare dei corsi ad hoc, ho cercato di approfondire autonomamente questo tema. Come? Semplice: andando in un bosco e cercando di riprodurne i principi nel mio giardino.
Seminare il compost, non la terra
La terra che si trova nel bosco non è come la terra che c'è nel mio giardino. Non è la terra che troviamo sotto il prato del palazzo condominiale. Non è nè argilloso nè sabbioso, ma è il risultato di legna e foglie che sono marcite e si sono decomposte. In altre parole, alla base del bosco non c'è terra, c'è compost.
Quando sono andato nel bosco a imparare da lui ho scattato la foto che vedete sopra. Le foglie formano un tappeto e sono presenti tanti piccoli cumuli. Questi sono escrementi di lombrico, un elemento che le piante sembrano amare. Tant'è che - ho scoperto - si vendono anche sacchi di humus di lombrico a prezzi piuttosto alti. Pare che sia un ammendante che può essere usato puro senza controindicazioni.
In qualche modo la strategia che il bosco usa per autofertilizzarsi è opposta a quella che usa l'agricoltura tradizionale. Nei campi normali, i nuovi nutrienti si ottengono rivoltando annualmente la terra, con l'aratura. I nutrienti vengono cercati scavando la terra. All'opposto, il bosco trova i nutrienti attraverso il materiale organico che si accumula sopra la terra, non sotto.
C'è chi ha applicato questo principo attraverso diverse tecniche di coltivazione denominate no-dig, ovvero che non prevedono di scavare la terra. La tecnica che più, secondo me, applica questo principio del bosco è quella chiamata "Lasagna gardening".
Lasagna gardening
Invece di fare decomporre il materiale organico in una apposita compostiera e poi trasportare il compost nel punto di semina, con la coltivazione a lasagna si pone il materiale a strati (come fossero gli strati, appunto, di una lasagna) e, mentre questi si stanno decomponendo, si semina al di sopra di essi.
Gli strati fondamentali sono, (dal suolo verso l'alto):
Uno strato di cartone o giornali: questi hanno lo funzione di non permettere alle erbe sottostanti di crescere e sono ricchi di carbonio.
Uno strato "marrone": rami di piccolo e medio diametro, segatura, letame, carta, cartone, paglia, foglie secche. Tutti questi materiali sono ricchi di carbonio.
Uno strato "verde": rifiuti "umidi" della cucina, tagli d'erba freschi e fogliame verde.
Se si vuole seminare o porre a dimorra le piante subito, aggiungere uno strato di terriccio o compost di 4/10 centimetri di spessore. Altrimenti aspettare una stagione.
Si consiglia di alternare uno strato verde e uno marrone per formare fino a 8 strati. Attenzione a non mettere troppi strati marroni (ricchi di carbonio) o troppi strati verdi (ricchi di nitrogeno): un buona regola è di mettere approssimativamente gli stessi volumi degli uni e degli altri materiali.
Il mio primo esperimento
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I fagioli sono germogliati bene e sembrano godere di ottima salute. Hanno bisogno di meno acqua perché il suolo trattiene di più la pioggia. Non ho mai dovuto strappare erbacce, un po' perché la terra non ha radici di infestanti, un po' perché i tanti fagioli lasciano all'ombra tutte le altre piante.
Come si può vedere nella foto sotto, i fagioli hanno mostrato una crescita piuttosto rigogliosa e si stanno arrampicando sulla rete metallica che ho attaccato al muro.
A distanza di un quasi un mese da quando ho scattato la foto di cui sotto, però, la crescita è un po' rallentata. Mi domando se questo sia una conseguenza di non avere seguito precisamente le istruzioni. Infatti io ho messo praticamente un solo strato, a prevalenza verde, e poi ho seminato sopra. Probabilmente se avessi aggiunto tutti gli otto strati, alternando i verdi e i marroni, la crescita avrebbe continuato a mostrarsi sostenuta. E' anche vero che quando uno ha preparato un letto rialzato in cui coltivare, la soluzione è facile: basta aggiungere terra dentro alla sponda e zappettare delicatamente il suolo, così che le radici possano raggiungere i nuovi nutrienti. Oggi farò così per stimolare le piante nel loro sviluppo.
imparando dalla foresta maestra
Probabilmente mi ci vorranno un po' di stagioni per perfezionare questa tecnica. Ad ogni modo, sono contento di averla sperimentato per la prima volta e per il prossimo anno ho intenzione di coltivare molto di più "a lasagna". Il suolo del mio orto e giardino, abbandonato per anni, è pieno di erbacce, rovi, radici e scavarlo è faticosissimo. Questo metodo promette di essere un po' lungo all'inizio, nella posa dei vari strati, ma permette di risparmiare la fatica di vangare/zappare/fertilizzare e anche un po' irrigare, perché trattiene molta più acqua rispetto al terreno normale.
Più di tutto, mi entusiasma riuscire con questo metodo a fare un uso migliore delle risorse che ho a disposizione: sparsi in giro per il mio terreno ci sono un sacco di rametti secchi, sfalci d'erba anche. Per non parlare di tutti i cartoni che arrivano a casa quando compriamo su Amazon. Con la coltivazione a lasagna tutti questi elementi possono trovare nuova vita, farci risparmiare dei soldi e fare crescere il nostro cibo. D'altronde, si è mai visto che una foresta sprechi qualcosa?
Spero che potrai godere dei risultati di molto lavoro
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Spero anche io! grazie
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pensi che l'erba del prato tagliata vada bene per un compostaggio di questo genere? Io al momento l'ho messa direttamente sulla terra insieme ad altri scarti di umido, volevo farla decomporre un po' per poi dare un energica zappata e mescolare il tutto, ne otterrò qualche vantaggio?
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Certamente, gli sfalci d'erba del tuo prato vanno benissimo come strati verdi, ricchi di nitrogeno, da alternare a strati marroni, ricchi di carbonio: per questi ultimi vanno bene anche giornali, oltre a rametti e foglie secche.
Per quella che è la mia esperienza, come hai fatto tu va sicuramente bene per fertilizzare: ogni materiale organico che si aggiunge al suolo significa nutrimento, batteri, aria - tutte cose che vanno bene per le radici.
Quello che però ho imparato osservando il bosco è che una condizione fondamentale per il compostaggio è l'ombra e l'umidità: se viceversa gli sfalci si seccano al sole diventano fieno e non si decompongono altrettanto bene.
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Interessante! Quindi devo cercare di mantenere umida la terra che ho "fertilizzato naturalmente" in attesa dell'autunno, quanto prima aggiungerò le foglie secche di leccio come mi hai suggerito e vediamo un po'... Se tutto procede bene non sarà necessario fertilizzare a gennaio! Grazie per le dritte ;)!
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Io, se fossi in te, zapperei dei solchi e li riempirei di foglie secche e sfalci d'erba. Ricoperti di terra (e possibilmente bagnati, se pensi che non lo farà la pioggia), dovrebbero rappresentare un ottimo ambiente di compostaggio (umido e al riparo dal sole) ed essere pronti per la semina la prossima primavera. Io ho fatto così in una parte dell'orto, l'anno scorso, e le zucche piantate sopra hanno mostrato una crescita migliore. Fammi sapere i risultati!
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D'accordo! Proverò a seguire i tuoi consigli, grazie ancora!
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Interessante, tienici aggiornati!
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Lo farò sicuramente!
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I tuoi post insegnano sempre cose utilissime! È una tecnica che sono curiosa di provare!
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Grazie! Facci poi sapere i risultati dei tuoi esperimenti!
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Fantastico. Non ne sapevo proprio nulla e come sempre imparo cose interessanti da te. Grazie :)
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Grazie a te!
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