Mondiali

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Vi confesso che seguo questi mondiali di calcio, sciaguratamente
invernali, con molto poco interesse.
Un po' perche' non ci siamo noi, proprio perche' non ci siamo
saltano splendide serate e spaghettate con gli amici di sempre e
per sempre guardando, con la maglia azzurra addosso, le imprese
della nostra nazionale.
Mettiamoci anche che sono in imminente partenza e le priorita'
sono altre, quando rientro alla sera dalla palestra guardo con gli
occhi assonnati la partita che trasmettono ma con trasporto zero.

A farmi passare la voglia c'e' il mare di ipocrisia che circonda questa manifestazione,
Per assegnare ad un paese quasi tutto desertico e con qualche
grattacielo una edizione, per di piu' invernale (in estate ci sono 60
gradi...) del mondiale di calcio lo sceicco di turno ha riempito le
tasche di Platini, Blatter, Sarkozy e di chissa' quanta altra gente,
quanti rappresentanti di oscuri paesi africani che mettevano in
vendita il loro voto al momento di decidere la sede della
manifestazione.

Nulla di nuovo sotto il sole, e' sempre successo ma cosi'
sfacciatamente mai.
Ho letto di 6500 morti nella costruzione degli impianti in Qatar,
mi sembra una cifra assolutamente folle, spero non sia vera perche' davvero anche allo schifo ci deve essere un limite.
Ora questa storia che i capitani delle varie squadre non possono
indossare la fascia coi colori arcobaleno in appoggio al
movimento LGBT, sara' consentita solo quella “No Discrimination”.

Cioe' la Fifa ha ritenuto lecita la mattanza di poveracci per
costruire il tutto ma non sarebbe etico manifestare, anche soltanto
con una fascia al braccio e solo i capitani, a favore di quel
movimento che in fondo non fa del male a nessuno.
Intanto gli iraniani, fischiati dal loro pubblico, prima della partita
con gli inglesi non hanno cantato l'inno nazionale per cio' che sta
accadendo nel loro paese.
Avanti cosi'...