Aumenti folli

Parlavo l'altro giorno con una persona che, a Cuba, lavora in un grande chiosco di frutta e verdura.
Mi raccontava che stanno iniziando tempi ancora piu' complicati perche' pare che lo stato stia seriamente tentando di mettere un freno al draconiano aumento dei prezzi.
In effetti la domanda che maggiormente ho sentito nella calle cubana e': “perche' nessuno fa nulla per mettere un freno a questi aumenti folli?”

In effetti ho avuto la sensazione che i prezzi aumentino ad minchiam, nel senso che una mattina uno che vende carne si alza e decide che da quel giorno la costina costi il 20% in piu'.
Giusto per rimanere in ambito della carne durante il mio ultimo soggiorno, parliamo di 3 settimane, la carne de puerco era passata da 420 a quasi 500 pesos la libbra.
Ripeto, in 3 settimane.

Ora, pare, che lo stato intenda fungere da calmiere (non tenendo conto che il primo ad aumentare i prezzi di tutto e' stato proprio lui) sapete quale sara' la conseguenza?
I prodotti che lo stato tendera' a calmierare non si troveranno piu' nei mercati ma verranno venduti sottobanco.
Vi faccio un esempio raccontatomi da questa persona.

Il boniato si vendeva a 70 pesos la libbra, il boniato che lo scorso anno era cibo per maiali o quasi.
Arriva un ispettore.
Ovviamente non si qualifica ma tutti sanno che mestiere faceva, lo stato impone la vendita del boniato a 16 pesos la libbra, l'ispettore chiede 2 libbre, prezzo totale 32 pesos.
A quel punto si qualifica dicendo che in caso di prezzo differente al proprietario del chiosco sarebbe stata comminata una pesante multa.
Ma se il proprietario del chiosco il boniato lo paga 50 cup come diavolo fa a venderlo a 16?

Quindi ora che lo stato inizia ad imporre dei prezzi state tranquilli che ci sara' parecchia merce che sparira' dei chioschetti e dai
mercati per ritornare a galla...in altro modo.
Capisco la necessita' dello stato di fare cassa con moneta vera, ma se entrate in una tienda in MLC provate ad andare a vedere a quanto viene venduta al kg la carne de res...
Il problema e' che se tutto aumenta allora....tutto aumenta.

Questo a partire dal guajiro che coltiva il prodotto, se il concime e'aumentato e con lui tutto il resto e' chiaro che la verdura sale di prezzo.
Se il mangiare per los puercos, il mais, la soia e tutto il resto e' volato in cielo e' chiaro che poi il suino costi come uno scooter usato, al pie' o defunto.
Quindi?

Io non ho la soluzione, ogni tanto leggo soluzioni esilaranti da parte di qualche italiano che in vita sua non ha mai gestito neanche la cuccia del suo cane, figuriamoci un paese come Cuba.
E' tutto molto complicato, ora Berto Savina ed altri imprenditori seri (non i 4 mutandari che in questi anni si sono improvvisati
faccendieri di sto cazzo) apriranno negozi in cui sara' possibile trovare prodotti italiani, ovviamente in MLC ed a prezzi che non saranno accessibili a tutti.

Perlomeno pero' si trattera', suppongo, di prodotti di qualita', perche' oggi, soldi alla mano, rischi di acquistare porcherie
pagandole come se fossero primizie preziose.
Questo non risolvera' i problemi della gente che non arriva alla seconda settimana ma perlomeno e' qualcosa.
A differenza dei mutandari io non ho soluzioni, e' troppo complicato, spererei pero' che perlomeno i prodotti basici per la popolazione vengano tutelati.

Se non ci fosse il panino al giorno della libreta oggi molta gente non avrebbe accesso neanche al pane visto che si trova a 300/350 cup al sacchetto dove al massimo ci sono 10 paninetti.
Bel casino amici miei, speriamo che si riesca a trovare una quadra a questa situazione che rischia di diventare davvero esplosiva.