Che Guevara "Granata" 🇮🇹🇬🇧

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Mi sono imbattuto in questa intervista a Mauro Berruto di alcuni anni fa.
Berruto e' stato un grande allenatore della nostra nazionale di Volley, oggi e' deputato credo nel PD, sopratutto e' un grandissimo tifoso del Toro.
Lo conobbi molti anni fa quando venne all'Isef a tenere una lezione sul volley di base.
Racconta un episodio che ha coinvolto il grande amico del Che e di quegli anni eroici in cui i due giravano per il Sudamerica in motocicletta.
Buona lettura

Il Toro di Radice rifece un po’ il miracolo del Toro leggendario del ’49, con una squadra capace di dimostrare al mondo, alle europee soprattutto, che avrebbe potuto rappresentare il nostro paese in maniera eccellente in giro per il mondo. Tant'è che era stata protagonista di un paio di tournée in Sudamerica, dove era arrivato il suo mito. Prima di “Capolavori” ho scritto un romanzo che si chiama “Independiente Sporting”. Questo libro mette insieme un fatto di cronaca vera con un’interpretazione. Il fatto di cronaca risale al 1952, quando Ernesto Guevara, che non era ancora il Che, nel suo viaggio di “formazione” in Sud America, insieme ad Alberto Granado, rompe la motocicletta e dopo essersi imbarcato su una zattera di fortuna raggiunge Leticia, un paese al confine tra Colombia, Perù e Brasile.

In questo villaggio deve guadagnare dei soldi per poter tornare a Bogotà, dove può prendere un aereo verso casa, e per raggiungere tale scopo inizia ad allenare la squadra di calcio del paese, facendo addirittura il portiere. Nel 2006, a Milano ho incontrato Alberto Granado e gli ho chiesto di raccontarmi qualche aneddoto sull’episodio. Ad una mia domanda “Ma voi eravate esperti di calcio?”, lui mi ha risposto: “Fingemmo di avere competenze perché eravamo argentini, quindi si presupponeva che di calcio ne capissimo”. Poi proseguendo, mi dice: “Per darci un tono nella gestione di questa squadra, ci eravamo ispirati a una formazione italiana che aveva fatto una tournée in Sudamerica e che aveva riscosso un grande successo di pubblico”. Lui conclude: “Non so se la conoscerai, era il Torino”. Al che ho detto: “Ok, questa storia è destino che io la debba raccontare”. Difatti, poi è nato il romanzo che parte da questo aneddoto vero che, perfino Ernesto Guevara nelle vesti di allenatore di una squadra di calcio di sciagurati, si ispirava alle gesta del Grande Torino che era arrivato fino in Sudamerica, con la sua fama».
🇬🇧
Which was from the bull

I came across this interview with Mauro Berruto from a few years ago.
Berruto was a great coach of our national volleyball national team, today he is a deputy I believe in the Democratic Party, above all he is a great fan of the Toro.
I met him many years ago when he came to the isf to keep a lesson on the basic volleyball.
He tells an episode that involved the great friend of Che and of those heroic years in which the two went around South America on a motorcycle.
Enjoy the reading

The root bull reflects the miracle of the legendary bull of '49 a little, with a team capable of demonstrating the world, above all, who could have represented our country in an excellent way around the world. So much so that he had been the protagonist of a couple of tours in South America, where his myth had arrived. Before "masterpieces" I wrote a novel called "Independent Sporting". This book brings together a real news with an interpretation. The fact of the news dates back to 1952, when Ernesto Guevara, who was not yet that, on his "training" journey in South America, together with Alberto Granado, breaks the motorcycle and after embarking on a makeshift raft he reaches Leticia, A country on the border between Colombia, Peru and Brazil.

In this village he has to earn money to be able to return to Bogota, where he can take a plane to home, and to reach this purpose he begins to train the country's football team, even doing the goalkeeper. In 2006, in Milan I met Alberto Granado and asked him to tell me some anecdote about the episode. To my question "But were you football experts?", He replied: "We pretended to have skills because we were Argentini, so it was assumed that football is very up of football". Then continuing, he says to me: "To give us a tone in the management of this team, we had inspired us an Italian formation that had made a tour in South America and that had met with great public success". He concludes: "I don't know if you will know it, it was Turin". To which I said: "Ok, this story is a destiny that I have to tell it." In fact, then the novel that starts from this true anecdote was born that, even Ernesto Guevara in the guise of a coach of a football team of unfortunate, was inspired by the deeds of the Grande Torino who had reached South America, with his fame ".