Galenos in Calabria 🇮🇹🇬🇧

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Sto seguendo con una certa attenzione l'inserimento e le peripezie dei primi 51 medici cubani approdati in Calabria che intanto hanno preso servizio negli ospedali di Polistena, Gioia Tauro, Locri e Melito Porto Salvo.
Davvero mi tocca leggerne di tutti i colori.

Intanto una interpellanza fatta in quel monumento alla assoluta inutilita', covo di ladroni e mazzettari che e' il parlamento europeo.
La Gran Bretagna non dovra' mai benedire abbastanza il fatto che i propri cittadini abbiano scelto di uscire da questa porcheria di Europa.
Comunque c'e' stata l'interpellanza di qualche “illuminato” parlamentare contro la “schiavitu'” di questi medici da parte del loro paese.

Come spesso capita ai giornalisti di Repubblica o de La Stampa che parlano e scrivono di Cuba senza neanche sapere in quale continente si trova, anche questi fenomeni pontificano su Cuba senza sapere nulla della sua sanita', del suo sistema sanitario e del fatto che e' lo stato a pagare la cuenta per la laurea dei galenos.

Poi c'e' stato il Presidente dei medici della Calabria che ha lanciato il suo grido di dolore perche' questi medici andrebbero ad esercitare senza alcun esame fatto nel nostro territorio.
Peccato che in pieno Covid e' uscita una legge in cui i medici potevano esercitare anche in assenza di un esame di specializzazione.

Poi c'e' stato il discorso degli stipendi.
Tenete conto che allo stato italiano un medico costa all'incirca 90 mila euro all'anno, questi medici cubani costano la meta', 4700 euro al mese lordi.
Inizialmente si e' parlato di 1200 euro a loro ed il resto all'agenzia cubana che ha portato i medici in Italia con regolare contratto.
Ranucci su Report parlava dell'intera cifra versata sul conto dei medici e nulla allo stato.
Non ci credo neanche se lo vedo.

Visto che alla fine parliamo di 500 galenos in tutto perche' mai Cuba deve privarsi di tale forza lavoro senza avere nulla in cambio?
Quindi che la Calabria versi direttamente il dovuto allo stato cubano o lo facciano direttamente i medici nulla cambia, giustamente l'isola, come farebbe ogni agenzia interinale, deve avere il suo tornaconto.

Intanto le regione Sicilia, anche lei alla canna del gas per quanto riguarda la disponibilita' di medici, si appresta ad assumere medici argentini, sono sicuro che non ci sara' lo stesso putiferio nato con l'arrivo dei medici cubani in Calabria.
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GALENOS
I am following with some attention the insertion and the vicissitudes of the first 51 Cuban doctors who landed in Calabria who in the meantime have taken up service in the hospitals of Polistena, Gioia Tauro, Locri and Melito Porto Salvo.
I really have to read all the colors.

Meanwhile, an interpellation made in that monument to absolute uselessness, a den of thieves and bribe-takers that is the European Parliament.
Britain should never bless enough that its citizens have chosen to get out of this filth of Europe.
However, there has been an interpellation from some "enlightened" parliamentarian against the "slavery" of these doctors by their country.

As often happens to journalists from Repubblica or La Stampa who speak and write about Cuba without even knowing which continent it is on, these phenomena too pontificate about Cuba without knowing anything about its health, its health system and the fact that it is the state to pay the cuenta for the graduation of the galenos.

Then there was the President of the doctors of Calabria who launched his cry of pain because these doctors would go to practice without any examination done in our territory.
Too bad that in full Covid a law came out in which doctors could practice even in the absence of a specialization exam.

Then there was the question of salaries.
Keep in mind that in the Italian state a doctor costs around 90,000 euros a year, these Cuban doctors cost half that, 4,700 euros gross per month.
Initially there was talk of 1200 euros to them and the rest to the Cuban agency which brought the doctors to Italy with regular contracts.
Ranucci on Report spoke of the entire amount paid to the doctors' account and nothing to the state.
I don't believe it even if I see it.

Seeing that in the end we're talking about 500 galenos in all why should Cuba deprive itself of this workforce without getting anything in return?
So whether Calabria directly pays the amount due to the Cuban state or the doctors do it directly, nothing changes, rightly the island, as any temporary agency would do, must have its own advantage.

Meanwhile, the Sicily region, also at the gas barrel as regards the availability of doctors, is preparing to hire Argentine doctors, I am sure there will not be the same uproar born with the arrival of Cuban doctors in Calabria.