È difficile per me comprendere in generale l'uso della forza per imporre le proprie idee: non lo faccio con mio figlio o mia moglie, di certo non lo faccio con i miei amici o conoscenti. Pensare di poter far male a qualcuno, anche sentimentalmente, mi fa star male a mia volta, motivo per cui cerco di essere sempre gentile.
La violenza non è mai giustificata, neanche la religione è un giusto motivo per far male a qualcun altro. Uccidere in nome di un dio, essere succubo di una religione scritto da qualcun altro e obbedire af un libro, è sinonimo della mediocrità della specie umana.
La convivenza pacifica è l'unico obiettivo che l'uomo dovrebbe perseguire, senza distinzione di religione, razza, cultura o qualsiasi altra cosa possa dividerci. Trovo davvero vomitevole la direzione che stiamo prendendo, e sempre più spesso torno a ripetere che servirebbe un reset del creatore di tutto, l'esperimento umano e fallito nel momento stesso in cui l'uomo ha compreso di essere all'apice della catena alimentare.
Siamo certi di essere così speciali o superiori? Mi pare che la strada che stiamo percorrendo ci farà soltanto cadere nelle profondità del nostro fallimento.
Mi verrebbe da dire che l'istruzione e la cultura possono fare la differenza. Poi però chi è colto e orgoglioso della propria cultura inizia a guardare gli altri dall'alto in basso, e si ricomincia da capo. A quanto pare la violenza, come l'arroganza, fanno parte dell'essere umano e non si potranno mai sradicare del tutto.
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